Adolescenti oggi: 13 scatti che raccontano i millenials

Adolescenti oggi: 13 scatti che raccontano i millenials
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Iacopo Pasqui ha scelto di raccontare una generazione attraverso gli scatti della sua macchina fotografica, con i quali ha voluto di mostrare i millennials, quei ragazzi nati a cavallo degli anni 2000. L’opera si chiama “1999” ed è un lavoro fotografico impattante oltre che significativo del quale abbiamo sentito il bisogno di condividere gli intenti, l’esito e ancor di più la bellezza.

Con millennials, fin troppo spesso, si appone un’etichetta discriminatoria addosso ai ragazzi conosciuti come generazione social, i figli della dirompenza digitale. Pasqui ha lavorato a stretto contatto con un gruppo di adolescenti, impegnandosi a smussare quei luoghi comuni da demolire, quei miti da sfatare, ma ancor di più per far rilucere le identità da rivendicare.

I ragazzi coinvolti si chiamano Alessio, Chicca, Flavio, Francesco, Irene e Rebecca. Si sono messi a disposizione offrendo – ognuno a modo suo – valori, sogni, illusioni, ma ancor di più l’essenza di ciò che sono. Un esperimento fotografico che si è trasformato in un vero e proprio viaggio alla scoperta di un mondo che si mette in mostra, ma che non si vuole far conoscere, complice lo schermo di un telefono o di un computer, che protegge e mette al riparo dal contatto umano.

Ma sono così tecnologici i millennials? In realtà secondo Pasqui sono meno tecnologici di quanto si possa immaginare, non si negano droghe leggere occasionalmente e affrontano la sessualità in modo consapevole. Non ostentano e non hanno bisogno di eccessi portati all’estremo per distinguersi. L’immagine che sono riusciti a offrire, con spontaneità e sincerità, di questo frammento di una generazione risulta smart, ma il termine è inteso come intelligente, brillante e capace.

Le fotografie che abbiamo scelto di condividere con voi non sono corredate da didascalie oppure titoli, noi abbiamo estrapolato alcuni estratti dall’intervista rilasciata da Iacopo Pasqui all’Huffington Post, per raccontavi qualcosa in più su questo progetto fotografico e – ancor di più – per farvi conoscere da vicino questi giovani sorprendenti.