Bisturi da incubo: i più estremi interventi di chirurgia plastica

Bisturi da incubo: i più estremi interventi di chirurgia plastica
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Capita a tutte le persone di avere una giornata no. Una di quelle in cui la nostra immagine allo specchio ci appare orribile e magari vorremmo essere… altro.

Per alcune persone, invece, questa è una condizione perenne che sfocia in una vera e propria patologia. Si chiama dismorfia ed è il disturbo del comportamento che spinge l’individuo ad avere una percezione distorta del proprio corpo,o di una particolare parte del proprio, la cui “deformità” rispetto alla norma gli appare talmente grave da essere percepita e additata dalle persone che lo circondano. Banalmente, stiamo parlando dell’ossessione per un difetto fisico che non esiste.

Forme più o meno gravi di dismorfia sembrano diventare sempre più diffuse in tutto il mondo e hanno come conseguenza diretta l’aumento di interventi di chirurgia estetica sempre più estremi – dagli esiti disastrosi- che più che correggere un difetto non fanno altro che modificare in modo innaturale e insano il corpo dei pazienti che vi si sottopongono.

Del resto – come ci ha insegnato la serie Nip&Tuck, ispirata alla realtà – le richieste di alcuni pazienti a volte non sono solo estreme, ma decisamente folli.

Da chi vuole assomigliare ad una bambola in carne ed ossa a chi si vuole trasformare in un gatto a due zampe, dalla donna che aspira ad avere il seno più grande del mondo, a chi gira il mondo per trovare qualcuno che gli innesti un terzo seno.

Interventi che non hanno nulla in comune con un ricorso sano e consapevole alla chirurgia estetica, con cui i professionisti di tutto il mondo si confrontano quotidianamente.

Ecco la nostra gallery dedicata agli interventi di chirurgia estetica più estremi di sempre.