L’accettazione di sé, del proprio corpo, imperfezioni comprese, è una delle battaglie interiori più complesse che ognuno deve affrontare. Lo ripetiamo spesso, capita a tutte di lasciarsi bloccare dai “difetti”, veri o presunti che siano, da un chilo di troppo sulla pancia, dalle tracce di buccia d’arancia sulle cosce, e nascondersi sembra la soluzione decisamente più facile rispetto al mostrarsi, al non lasciarsi vincere da complessi e paura dei giudizi.

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Per fortuna, però, ci sono meravigliosi esempi come Sara Geurst, che aveva solo 10 anni quando le fu diagnosticata la Dermatosparaxis, o sindrome di Ehlers-Danlos, una patologia che colpisce il tessuto connettivo rendendo il corpo incapace di produrre collagene. La conseguenza più evidente della sindrome è un invecchiamento precoce della pelle, e proprio per questo Sara, che oggi ha 27 anni, mostra quello che potrebbe essere il corpo di un’anziana.

Eppure la ragazza non si è mai fatta abbattere dal suo handicap, e anzi dalla sua condizione ha trovato la forza per sensibilizzare il pubblico, e per educare le altre persone all’amore per il proprio corpo, qualunque esso sia.

Sara lavora come modella, e già nel 2015 ha preso parte alla campagna Love Your Lines, che promuoveva proprio l’accettazione delle imperfezioni, e il suo video, girato per Barcroft TV, ha ricevuto moltissime visualizzazioni.

Certo la vita non è stata semplice, per questa ragazza che ha lasciato il Minnesota per trasferirsi a Los Angeles, e che nel giro di pochissimi anni ha dovuto necessariamente imparare a convivere con rughe e pelle cadente, ma la consapevolezza del proprio valore le ha dato anche un’autostima incredibile, che l’ha aiutata a superare le avversità e gli sguardi critici della gente.

La mia pelle era la mia più grande insicurezza, ma ora penso sia la cosa più bella. Ogni imperfezione ti appartiene, e racconta la tua storia, chi sei, e le battaglie che ogni giorno devi affrontare.

Il pregiudizio, però, è sempre presente, e Sara lo sa perfettamente:

Incontrerai sempre persone che cercheranno di farti sentire a disagio – ha scritto in un post Instagram  – Sei diversa. Le persone non sanno come comportarsi o reagire con una persona che non è uguale alla massa. Non sono abituati a qualcuno che esce dal coro. Così, anziché rafforzare la tua unicità, cercheranno di affossarti, di farti sentire strano. Vi dico una cosa sola: fottetevene.

Sara, come detto, ha deciso di mettere la propria esperienza personale al servizio delle altre donne, per trasmettere un messaggio di accettazione di sé anche laddove la propria bellezza non corrisponda necessariamente agli “stereotipi” sociali; oggi lei dice di sentirsi assolutamente in pace con il proprio corpo e bella, come ha spiegato in un’intervista per Health:

Mi sento bella perché sono unica, ma se me lo avessi chiesto tre o quattro anni fa, sarei stata coperta di magliette e probabilmente mi sarei rifiutata di parlarne.

Ha confessato la ragazza, dimostrando quanto il percorso per raggiungere l’accettazione non sia stato facile, ma di come, alla fine, ci sia riuscita.

Complimenti Sara, hai davvero tutta la nostra ammirazione più profonda!

La sindrome di Sara, 27 anni: “Non mi nascondo più, perché sono bella”
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