La vita in una comunità hippie nel 2017

La vita in una comunità hippie nel 2017
valentina riccardi
Foto 1 di 17
Ingrandisci

Di solito pensiamo a Ibiza come all’isola dello svago, del divertimento sfrenato, dell’eccesso.

Ce la immaginiamo come traboccante di gioventù in cerca di effimere fughe dalla realtà di tutti i giorni, di locali che vivono di notte, di cockatil consumati uno dopo l’altro e di Vip che affollano le discoteche più esclusive, pronti a concedersi all’occhio indiscreto dei paparazzi regalando qualche frivolo gossip estivo su un topless o su un flirt celebre.

Eppure l’isola delle Baleari, a conoscerla meglio, a scoprirla in maniera più approfondita, regala ben altro; paesaggi incontaminati e naturalmente verdeggianti, aree inesplorate e selvagge, posti dove si respira tutt’altra atmosfera da quella delirante della movida.

30

Proprio lì, in quelle zone di Ibiza pressoché sconosciute ai vacanzieri che vivono più di notte che di giorno, vive una nutrita comunità hippie. Intendiamoci, se vi aspettate di trovare uomini con lunghe barbe e fanciulle con coroncine di margherite sui capelli e larghissimi pantaloni a zampa, sappiate che quelli di Ibiza sono assolutamente lontani dall’iconografia classica dei figli dei fiori anni Settanta. Quelli immortalati dalla fotografa Valentina Riccardi nel suo progetto Tales of an Island sono un gruppo di hippie “moderno”, se così vogliamo definirlo, donne, uomini, bambini, famiglie intere che hanno scelto di recuperare la propria comunione spirituale e fisica con la natura.

In questi scatti, raccolti anche sul sito ufficiale della fotografa nata a Bruxelles e da anni residente a Ibiza, emerge un profondo senso di armonia, di equilibrio, un connubio perfetto con l’ambiente circostante. E, in fondo, è proprio questo che appartiene allo spirito hippie.