Queste 20 immagini dimostrano che la depressione non ha faccia

Queste 20 immagini dimostrano che la depressione non ha faccia
Fonte: instagram @Rayna Gawel/aosstrowska
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Quanti volti ha la depressione? Se state pensando che la risposta sia “uno solo”, vi sbagliate di grosso.

Perché questo male oscuro, che attanaglia nel profondo moltissime persone, distruggendone l’anima a poco a poco, scavando all’interno, logorandole, togliendo loro la vita, è subdolo e bastardo come solo qualcosa di veramente perfido sa essere; è invisibile, silenzioso e spesso mascherato dietro un’apparente normalità, fatta di sorrisi, di desideri di apparire al meglio, di avere un aspetto ben curato, un trucco impeccabile e una pettinatura ordinata.

Banalizzare, riducendo la patologia a un facile stereotipo, è l’errore più grande che si possa fare; perché chi è depresso non solo non ve lo dice, ma spesso non ve lo dà neppure a vedere. Non dovete aspettarvi di vedere sempre e solo persone che si trascinano stancamente per casa, vivendo perennemente in pigiama e trascurando in maniera evidente la propria igiene personale, così come non si deve pensare che solo chi soffre, chi ha subito un dramma personale, chi ha perso il lavoro o abbia attraversato un divorzio – tanto per fare degli esempi – sia un potenziale soggetto a rischio.

La depressione può colpire anche le persone all’apparenza più fortunate, chi ha una bella casa, un lavoro appagante, una famiglia serena; il perché è difficile da spiegare, ma il rischio c’è, proprio perché la depressione ha mille volti, mille sfumature e sfaccettature diverse che spesso riescono a sfuggire persino alle persone più vicine, ai genitori, ai partner, ai fratelli o ai figli.

Sempre più persone affette da depressione hanno scelto di mettersi in primo piano,  coraggiosamente, per mostrare tutte le facce possibili del loro male, così frequentemente difficile da riconoscere. Così, anche i social hanno cercato di diffondere un messaggio di consapevolezza rispetto al tema, con un hashtag, #faceofdepression, che, a partire dal settembre 2017 – in occasione della Giornata di prevenzione del suicidio, che si celebra il 10 –  sta mostrando la vera natura della depressione.

Molti, infatti, sono coloro che ogni anno si tolgono la vita, spesso proprio a causa del male oscuro che li attanaglia: addirittura 800.000 le persone che ogni anno si suicidano, circa 20 milioni, invece, coloro che tentano il suicidio. Solo nel nostro paese, come sottolineato da Monica Prete, presidente dell’organizzazione di volontariato Telefono Amico Italia, che anche nel 2019 ha in programma diverse iniziative in occasione della giornata, “ogni anno si ricevono circa mille segnalazioni da parte di persone che pensano al suicidio o temono che un proprio caro possa suicidarsi”.

Sono dati davvero agghiaccianti.

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Impossibile dimenticare anche l’immagine postata da Talinda Bentley, moglie di Chester Bennington, che ritraeva il cantante dei Linkin Park sorridente accanto ai figli appena pochi giorni prima di togliersi la vita.

La depressione è un male oscuro, difficilissimo da riconoscere e queste persone ci stanno dicendo di non sottovalutare nulla, neppure i sorrisi, perché possono nascondere qualcosa di molto più terribile.