Vi ricordate i bambini di Anne Geddes? Ecco come sono diventati

Vi ricordate i bambini di Anne Geddes? Ecco come sono diventati
Fonte: web
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Come dimenticare i dolcissimi bambini di Anne Geddes. Negli anni ’90 dominavano su ogni superficie esistente. Erano sui quaderni, sulle lenzuola, nei quadretti, su astucci e diari, poster e gigantografie.

Tutti possedevano qualcosa raffigurante quei teneri bimbetti. La fotografa Anne Geddes tutt’ora immortala pargoli provenienti da tutto il mondo, nelle location e nei travestimenti più allegri e colorati. I suoi bambini sono stati girasoli sbocciati dentro vasi, bambini trovati sotto un cavolo, meravigliose farfalline, apette, coccinelle, fragoline, un’innumerevole variante di animaletti e fiorellini.

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Non si possono dimenticare gli scatti in bianco e nero, realizzati con i bambini più piccoli, appena pochi giorni e un’emozione unica al solo sguardo. Dall’inizio della sua carriera ne sono passati di pargoletti, un’infinità, fotografati giorno dopo giorno. E, a circa 20 anni passati dai primi scatti, una nostalgica Anne ha lanciato una campagna per poterli ritrovare tutti.

Nel 2016, sul suo profilo Facebook, ha infatti dato il via alla ricerca dei suoi bimbi sperduti, al richiamo di “Baby, look at you now/Tesoro, guardati ora” sperando di ricevere notizie sul loro futuro da grandi e augurandosi che sia radioso e felice. E sono tantissimi i bambini, oggi cresciuti, che hanno risposto e stanno continuando a rispondere al suo appello. Il risultato della ricerca è una campagna omonima che ha accostato i bambini di ieri e gli adulti che sono diventati, in un “prima e dopo” davvero ad alto tasso di dolcezza.