La lezione dell'abito da sposa di Brigitte e il discorso di nozze di Macron

Non è "solo" una meravigliosa storia d'amore, ma è una storia del migliore femminismo, contro ogni convenzione.

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Si sono sposati il 20 ottobre 2007, lui aveva 29 anni, lei 53.
La storia d’amore tra Emmanuel Macron e Brigitte Trogneux è, ora, una di quelle “favole reali” che ci dicono che, davvero, l’amore può essere più forte di tutto.
Alla sua origine, probabilmente, sarebbe stata una di quelle storie che avrebbero fatto storcere il naso anche a molti dei suoi sostenitori dell’ultima ora. Perché ok l’amore vero che tutto vince e trionfa sulle convenzioni, ma come ci si pone di fronte allo scandalo, alla comprensibile ostilità dei genitori di un ragazzo minorenne che sceglie di sposare la sua professoressa, già sposata e con tre figli poco meno che adolescenti?

In questa storia c’è l’amore maturo di un ragazzo che ha saputo riconoscere il suo amore e lottare per lui, ma c’è, soprattutto, l’amore di una donna che, tra i due, era quella che aveva più da perdere, in termini di affetti (Brigitte per Macron si è separata dal padre dei suoi tre figli), di carriera (perché le convenzioni giustificano un ragazzo “plagiato” da una donna adulta per cui, al contrario, il passo da “coraggiosa” a “poco di buono” è breve) e di chi poteva non capire e, probabilmente, in più di un caso non ha capito.

Sono 20 anni che sono pronta a qualsiasi cosa per lui

Dice Brigitte al fianco dell’ora presidente francese.
Già, pronta a qualsiasi cosa, come quando comunicò ai suoi figli la sua scelta:

Se non vado, non avrò vissuto la mia vita

Facile, ora, innamorarsi di questa storia d’amore, ma i veri coraggiosi sono coloro che se ne sono innamorati allora, quando innamorarsene richiedeva una libertà di pensiero che è per pochi.

A maggior ragione, le immagini di Brigitte, sposa 53enne con tacco a spillo e un abito corto anticonvenzionale come lei, accanto al suo emozionatissimo sposo 29enne, non sono solo le immagini di un grande amore, ma anche quelle di una femminista che insegna a tutte le donne a fare la cosa più difficile:

Sapersi ascoltare, saper distinguere ciò che è un impulso rinunciabile e ciò che è radicato nel nostro profondo tanto da definirci, e seguire se stesse. Anteponendo il rispetto di sé alle convenzioni e alle aspettative altrui, figli compresi, come solo modo per essere felici e rendere felici anche coloro che staranno al nostro fianco. Come unica possibilità di non sprecare una vita.

E poi c’è il discorso di lui durante i festeggiamenti che racconta il dolore, la fatica e, soprattutto, la tenacia di chi ha saputo scegliersi e pagare il prezzo delle proprie scelte e che ora mette il punto a tutti i giudizi, le convenzioni e dice semplicemente: noi siamo noi e così sarà sempre.

Ieri come oggi:

Lei sarà con me

Come ha detto l’8 marzo 2017, durante la Festa della Donna, quando l’ha voluta sul palco, accanto a lui. Ancora.

Fonte video: France 3

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