Gli scienziati hanno ufficialmente l’allarme e questa volta non si tratta della trama di un film catastrofico sulla fine del mondo: di questo passo la Terra come la conosciamo oggi potrebbe subire gravi e inarrestabili mutamenti, con conseguenze – com’è facile immaginare – devastanti per l’intero ecosistema, compreso l’uomo, ovviamente. Vengono clamorosamente smentite le previsioni fatte durante l’ultima conferenza sul clima che si è tenuta a Parigi, la Cop21, durante la quale si era detto che le temperature attuali non si sarebbero mai dovute alzare di più di 2 gradi: i ricercatori parlano di un aumento di ben 4 gradi, dovuto al riscaldamento globale, che causerà un innalzamento del livello del mare di ben 9 metri.
Se detta così la cosa vi sembra piuttosto astratta, vediamo nel concreto quali saranno le drammatiche conseguenze di tutto questo: lo studio, pubblicato su ClimateCentral, ha stabilito, ad esempio per quanto riguarda il nostro paese, che entro i prossimi 200 anni molte delle nostre zone costiere potrebbero letteralmente non esistere più, inghiottite dal mare. A rischiare sono soprattutto le città costiere, ma anche buona parte delle zone della Pianura Padana.
Insomma nel 2200 o poco più molte delle nostre città potrebbero fare la fine di Atlantide, sommersa dalle onde.
Proprio su Climate Central è possibile individuare le zone maggiormente a rischio a livello globale. Che fare per scongiurare un tale, apocalittico scenario? Sicuramente dovremo impegnarci a ridurre le emissioni di gas serra e il riscaldamento globale, ma anche questo, purtroppo, potrebbe non rivelarsi sufficiente, dato che anche gli accordi internazionali attualmente esistenti in materia potrebbero non bastare.
Lo scenario, quindi, non è diverso dalla campagna di qualche tempo fa del Wwf , chiamata “Città surreali” e che mostra, molto provocatoriamente, delle foto incredibili delle nostre più importanti città completamente sconvolte dai mutamenti climatici, con animali esotici che si aggirano nei pressi dei monumenti storici più conosciuti e strade sommerse.
Ci sembra una data lontana, certo, ma non lo è affatto e, mentre guardiamo questa sconvolgente gallery, dovremmo ricordarci che quello, se non interveniamo, sarà il mondo che consegneremo, un giorno, ai nostri nipoti.
Ecco un confronto del nostro paese con inquinamento incontrollato e controllato
Ma vediamo nel dettaglio, alcune zone e città.
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