Venerdì sera. Una compagnia di ragazzi e ragazze seduta al tavolo di un pub. Sembrerebbe il momento ideale per fare quattro chiacchiere fra amici, staccare la spina dalla routine quotidiana e rilassarsi un po’. Eppure tutti controllano continuamente lo smartphone, rispondono ai frequenti (ed incessanti) messaggi su Whatsapp, danno un’occhiata agli stati degli “amici” su Facebook. Nessuno parla o lo fa senza prestare attenzione agli altri e senza guardali negli occhi.
E la coppia al ristorante? Ognuno immerso nel suo smartphone? La mamma che chatta in metro mentre il bambino cerca di raccontarle qualcosa?
Quante volte vi è capitato di osservare o vivere una scena di questo tipo? A casa, in pizzeria, sull’autobus, sulla spiaggia, a letto: nessun luogo viene risparmiato dall’invadenza della vita virtuale su quella reale!
Gli scatti virali del fotografo BabyCakes Romero intitolati “The death of conversation” ve lo dimostreranno: a causa delle distrazioni “social” degli smartphone, siamo diventati sempre più isolati gli uni dagli altri! Lo smartphone avrebbe dovuto essere uno strumento in grado di mettere in relazione le persone, sopratutto quelle più lontane. Invece è diventato un ostacolo per le relazioni con le persone vicine, creando una pericolosa distanza fra persone che condividono la realtà quotidiana. Sicure che grazie ai social non corriamo il rischio di diventare proprio anti-sociali?
Cosa ne pensi?