
14 cose che non sai sui peli pubici

Chi non ha mai riflettuto su cosa fare dei propri peli pubici? Depilare o non depilare: questo è il problema. Ed è un bel problema, perché, a quanto pare, questa fastidiosa peluria che ci portiamo dietro fin dal nostro pubarca – il periodo premestruale che comporta la comparsa dei primi peluzzi – sarebbe anche protettiva. Devono averlo subodorato le donne degli anni ’70, le figlie dei fiori che attraverso la loro rivoluzione sessuale ribadivano: «I peli sono erotici».
Ma non è così oggi, e la questione è soprattutto estetica. Tuttavia, in passato, i peli pubici hanno anche rappresentato una sorta di trofeo, tanto che non possederne significava per una donna dover correre ai ripari… con una parrucca. Il fascino dei tempi andati: tutto cambia, soprattutto quando parliamo dei canoni estetici e quel che è certo è che la nostra linea bikini va sempre più assottigliandosi. Ma tant’è: s’ei piace, ei lice, come scriveva Torquato Tasso.
I peli pubici in realtà sono protettivi: proteggono le parti intime dalla frizione quando camminiamo e durante l’attività sessuale.
Nel basso Medioevo iniziò a diffondersi un tipo di parrucca pubica chiamata merkin. Serviva a evitare il diffondersi dei pidocchi, in particolare tra le prostitute. Anche gli uomini la indossavano, ma solo quando a teatro recitavano in scene di nudo femminile.
Depilandosi la zona pubica si incorre in peli incarniti e brufoletti che rischiano di diventare ascessi. Ma ci sono metodi anche naturali per prevenire il tutto. Il nostro migliore amico può essere il guanto di crine.
Gira da molti anni su social questa immagine, con alcune varianti. Ma suscita sempre un sorriso consapevole.
Sono in commercio delle forme per depilarsi il pube in maniera quanto meno originale. Ce ne sono dei tipi più disparati, anche se noi alla fine preferiamo questa a cuore.
È sempre meglio depilarsi – non solo la zona pubica – dopo le mestruazioni. I peli cresceranno meno in fretta: dipende tutto dall’andamento ormonale nel nostro organismo.
Come tutti sanno, i peli – tutti, anche quelli sotto le ascelle – trattengono gli odori. Per questo sono importanti vettori di seduzione per via olfattiva.
Kate Winslet, nel girare il film “A voce alta – The Reader”, ha dovuto indossare una parrucca per la vagina. L’ha dichiarato lei stessa in un’intervista: il film era ambientato negli ann’50 e c’erano delle scene di nudo che sarebbero parse anacronistiche con una donna completamente depilata.
I peli pubici ci proteggono anche dai raggi solari.
Pare che in epoca vittoriana, gli uomini conservavano ciuffi di peli pubici delle loro amanti. Alcuni ne facevano sfoggio sui loro cappelli.
I peli pubici non solo diventano bianchi ad alcune donne, ma possono anche diradarsi. Accade già verso i 40 anni, ma il fenomeno assume proporzioni ragguardevoli verso la menopausa.
Quando andiamo in bici, i peli pubici fanno da “cuscinetto”, evitandoci fastidiose irritazioni. La loro funzione è infatti anche protettiva.
In un episodio di “Sex & the City”, Samantha Jones (interpretata da Kim Cattrall) si faceva depilare il pube da uno dei suoi amanti. La depilazione era a forma di saetta. Ma poi Samantha scopriva che altre innumerevoli donne avevano la stessa depilazione. In un altro episodio invece, Samantha si faceva prendere dalla disperazione perché la sua vagina stava incanutendo, decidendo tragicamente di tingerla come si fa con la propria testa.
Esiste. Si tratta di un olio districante per i peli pubici. Niente più nodi, niente più lacrime. Ma di che peli stiamo parlando? Diciamo che serve per lasciarli morbidi e in ordine.
Cosa ne pensi?