Il magazine canadese Now Toronto ha recentemente pubblicato la seconda edizione di Body Issue – Love Your Body (Ama il tuo Corpo) col quale, in occasione del nuovo anno, ha voluto dare un messaggio molto particolare e del tutto condivisibile ai suoi lettori.
Con il nuovo anno di solito tutti cercano di spingerti a essere qualcosa di nuovo: metterti a dieta, andare in palestra… Ma nessuno pensa che il tuo ‘vecchio te’ potrebbe già andare bene così com’è,
è l’idea degli autori del progetto. Che hanno coinvolto 12 persone, ciascuna con una storia incredibile che coinvolge il loro corpo in termini di diversità.
Abbiamo chiesto a dodici persone di spogliarsi – proseguono gli ideatori – per fungere da ispirazione a tutti attraverso le proprie storie, le proprie trasformazioni e l’accettazione del proprio corpo indipendentemente dalle forme, dalle taglie, dagli orientamenti e dal colore.
A scattare le foto è stata Tanja-Tiziana alla quale le 12 persone coinvolte si sono mostrate senza veli.
Magari – hanno concluso gli autori – invece di puntare all’esclusivo miglioramento fisico, nel 2016 dovremmo concentrarci sul cambiamento dei nostri atteggiamenti e dei nostri comportamenti relativi alla diversità e all’accettazione di noi stessi.
Non possiamo che applaudire. E condividere. Promettendo a noi stesse di provarci (davvero).
Maggiore funzionalità
Bo Hedges, capitano della squadra di basket su sedia a rotelle canadese:
“Non mi alleno per essere più sexy, mi alleno per avere una maggiore funzionalità in campo e nella vita quotidiana”.
L'empatia
Stephen Bowles, batterista: “Prima, attraversando la strada, mi arrabbiavo se qualcuno davanti a me procedeva lentamente. Ora mi rendo conto che non so cosa porti gli altri a questo e dovrei essere grato del fatto che esistano”.
Fare la differenza
Akio Maroon, attivista per i diritti umani: “Essere fermata dai poliziotti è difficile per me perché non so mai se quello sarà il mio ultimo istante di vita, la mia ultima opportunità per chiamare la mia famiglia. Ogni giorno potrebbe essere l’ultimo solo per il colore della mia pelle”
Migliorare l'autostima
Adam Benn, personal trainer: “Ero un bimbo sovrappeso perciò la maggior parte delle mie esperienze è stata definita dall’essere grasso e brutto. Anche fare questa foto è traumatico”.
Celebrare la bellezza
Tiq e Kim Katrin Milan, giornalisti bannati da Facebook per aver pubblicato questa foto: “Non esiste rappresentanza di coppie nere queer che si amino e celebrino la bellezza dei loro corpi”.
Andare a testa alta
Xica Ducharme, ballerina di burlesque e assistente di volo che si è scagliata contro le discriminazioni razziali e di genere: “Non importa quanto cercheranno di abbattermi. Io starò qui, nuda, di fronte a loro con un ventaglio per rinfrescarmi dopo i miei sforzi. Mi faccio bella. in piedi a testa alta”.
Un punto di forza
Katie Sly, scrittrice: “Il mio corpo è stato posseduto in molte occasioni da persone contro la mia volontà. E io mi sono ripresa il mio corpo. Puoi farmi fare ciò che riesci a farmi fare, ma io sarò ancora qui, in questo corpo, totalmente nuda”.
Imparare ad amarsi
Chiamaka Umeh, Esther Jun e Rebecca Perry della Next Stage Theatre Fest di Toronto: “Mia figlia – dice Jun – ama la mia pancia così com’è, non conosce niente di diverso. Forse potrei imparare ad amarla così come fa lei”.
Dare una voce ai profughi
Biko Beauttah, attivista e profuga, transgender: “Per molti lo status di rifugiato è la prima situazione in cui non si ha paura di essere colpiti dai ribelli, sbranati dagli animali, picchiati o violentati. Ho ascoltato le loro storie e ho promesso che avrei dato voce ai rifugiati, i più vulnerabili tra noi”.
Cosa ne pensi?