Arte erotica: 15 statue e pitture antiche che fanno impallidire la pornografia moderna

Sono rappresentazioni esplicite, che non lasciano nulla all’immaginazione ma, attenzione, vietato gridare allo scandalo o parlare di pornografia.
Il sesso e l’erotismo nell’antichità , presso le popolazioni più differenti, non sono mai stati argomenti da censurare e queste immagini non rappresentano di certo i predecessori di giornaletti porno, filmografia di quart’ordine o di YouPorn.
Presso i popoli della Mesopotamia (circa 3000 a.C.), il sesso era strettamente associato alla fertilità e ai rituali religiosi atti a propiziarla. Il culto della “ierogamia”, per esempio, prevedeva che il re-sacerdote, rappresentante terreno della divinità , si unisse con una sacerdotessa, simbolo della divinità femminile.
È cosa nota, del resto, che al di là dei suoi legami con la religione – pensiamo per esempio al culto del dio Priapo, ben rappresentato anche a Pompei ed Ercolano -, nell’antica Grecia e a Roma, la sessualità fosse strettamente legata anche alla sfera educativa. Che fosse usanza che i ragazzini fossero educati alla vita adulta, culturalmente, socialmente e anche sessualmente parlando, da adulti dello stesso sesso non è un mistero (si pensi a Saffo e alla comunità fondata dalla poetessa sull’isola di Lesbo, in onore di Afrodite). Così come le unioni extraconiugali e la stessa prostituzione erano assolutamente praticate senza scandalo alcuno.
Va detto, per onore di cronaca, che tale approccio libertino riguardava per lo più l’uomo e non era invece contemplato per la donna e il discorso, anche a livello artistico, in ogni caso sarebbe più ampio. Ma non è questa la sede.
Senza entrare poi nel merito di come questo approccio sia cambiato, di fatto, con l’avvento del cristianesimo, un capitolo a parte andrebbe poi aperto sulle culture orientali, dove l’erotismo è sempre stato intrecciato in maniera fitta sia con la religione, sia con l’educazione.
In questa gallery, per esempio, è interessante vedere le statue, davvero esplicite, rappresentate sui templi di Khajuraho in India, dove campeggiano orge e scene lascive che, per alcuni, rappresenterebbero i piaceri terreni che è necessario abbandonare per accedere alla sfera divina, mentre per altri si collocano nella tradizione tantrica che sostiene che, per raggiungere il Nirvana, sia necessario sperimentare gli stessi.
Lasciamo quindi da parte censure e inutili perbenismi e godiamoci questa gallery dedicata alle sculture erotiche dell’antichità .
Articolo originale pubblicato il 14 Ottobre 2015
Giornalista professionista, sono la direttrice responsabile di Roba da Donne. 🔥 'Rompere le uova' è la mia newsletter sul diritto a (non) avere figli. 🔥 Sono firmataria del Manifesto #ANCHEAME e co-founder del movimento om...
Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere news e aggiornamenti su tematiche legate a femminismo, empowerment, diversity e inclusione.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
La tua iscrizione è andata a buon fine. Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila i seguenti campi:
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Cosa ne pensi?