Quante volte l’abbiamo detto: si molla tutto e si va a vivere in campagna, come in una canzone di Toto Cutugno. O come in quel film con Billy Crystal, che si ritrova a fare il mandriano. C’è chi l’ha fatto davvero. Chi ha abbandonato modernità e consumismo per vivere in comunione completa con la natura. Non si tratta di eroi, ma solo di persone che hanno fatto una scelta ben precisa. Esattamente come il fotografo Antoine Bruy ha deciso di dedicare a queste persone un suo fotoprogetto dal titolo “Scrubsland”.
Bruy ha viaggiato molto in autostop tra il 2010 e il 2013, incontrando alcuni tra coloro che se ne sono andati “Into the wild”. Nei suoi scatti, di una bellezza primordiale, diamo una parziale risposta alla domanda: si può vivere senza progresso scientifico, senza tecnologia? Sì, e le persone ritratte nel fotoprogetto sembrano anche felici. Forse la semplicità è la chiave di tutto, ma più probabilmente c’è chi ha la forza di vivere così e chi non durerebbe un giorno. Voi ve la sentireste?
Il momento del risveglio
Jean, nella sua stanza nella campagna spagnola.
In mezzo al verde
Vincent, ex studente.
Insieme agli animali, come i cavalli
Jost con il suo cavallo.
Passeggiare tra gli alberi
Sabine, ex insegnante.
In cucina
Una ragazza giovane. Ci chiediamo come si possa vivere lontani dal progresso, soprattutto se si è donne e quindi rinunciare a certe comodità, tra cui ad esempio gli assorbenti.
Persone di tutte le età
Un’anziana.
La legna per riscaldarsi e cucinare
La legna è fondamentale per poter vivere lontano dalla tecnologia.
Riappacificarsi con la natura
Molte delle case sono improvvisate.
La meditazione
Vicino alla natura si può sentire come tutto sia collegato.
Semplicità
La vita semplice di chi ha deciso di vivere in comunione con la natura.
A tu per tu con una pecorella
Olivier, sta medicando una pecora.
Cosa ne pensi?