Ceretta in gravidanza: 5 problemi tragicomici che solo le donne incinte possono capire

Ceretta in gravidanza: 5 problemi tragicomici che solo le donne incinte possono capire
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Anche durante una gravidanza, una donna non vuole affatto rinunciare alla sua femminilità, anzi, in un momento in cui l’autostima si aggira su livelli pericolosamente bassi per via delle tempeste ormonali in corso e degli inevitabili cambiamenti del proprio corpo, qualsiasi cosa che ci faccia ancora sentire donne esteticamente attraenti non può che farci bene.

Ecco perché, anche durante la gestazione, le donne non intendono – giustamente – sacrificare la depilazione, e mostrare gambe pelose che farebbero invidia anche allo yeti. Il problema, però, è che effettuare una eliminazione totale dei peli perfetta non è propriamente semplice, dato l’ingombrante ruolo che la pancia crescente occupa nella riuscita dell’operazione e, come se non bastasse, esistono anche alcune controindicazioni legate all’utilizzo delle diverse metodologie di depilazione, come ad esempio la ceretta in gravidanza.

Cerchiamo di fare un po’ di luce e di chiarezza: anzitutto, è questo è un aspetto decisamente positivo,  durante la gravidanza i peli crescono più lentamente, per via degli ormoni femminili estrogeni che aumentano, a “discapito” degli ormoni maschili, in primis il testosterone, responsabili della crescita dei peli. Tanto che, dopo la gravidanza e l’allattamento, ovvero al verificarsi di un calo degli estrogeni, le neo mamme spesso possono notare un’inversione di tendenza, con la comparsa di qualche nuovo follicolo pilifero.

Se usate la crema depilatoria abitualmente potete continuare a farlo, dato che agisce solo a livello superficiale e non ha un assorbimento sistemico, anche se nel corso dei nove mesi è meglio ridurre al minimo l’utilizzo di sostanze chimiche. Inoltre, anche se si tratta di un prodotto che abbiamo sempre utilizzato, la cute, particolarmente sensibile durante la gravidanza, potrebbe comunque irritarsi.

Per quanto riguarda la ceretta in gravidanza, sarebbe consigliabile optare per quella a freddo, e, in particolar modo negli ultimi mesi, quando è obiettivamente improbo raggiungere punti particolari, rivolgersi a un’estetista, soprattutto se utilizza sostanze naturali nella cera, come miele o limone. Non per scoraggiarvi, ma è importante ricordarvi che, al momento del parto, anche il vostro inguine deve essere perfettamente depilato, e se non provvedete voi lo faranno le ostetriche!

Un’ottima alternativa alla ceretta è l’epilatore elettrico, che estirpa i peli senza traumatizzare i capillari; i modelli di nuova generazione, inoltre, sono in grado di catturare anche i peli più corti, quindi non c’è bisogno di aspettare la ricrescita, come accade invece con la ceretta.

Dopo il parto, se state pensando alla depilazione definitiva, potete optare per la luce pulsata o il laser, metodi simili, dato che utilizzano entrambi l’energia luminosa per colpire la melanina del pelo, carbonizzandolo, e distruggere la matrice, dove sono contenute le cellule germinative del pelo, impedendone così la ricrescita. Laser e luce pulsata sono entrambi metodi validi, approvati dall’ente americano FDA, ma è importante ricordare che per ogni tecnica ci sono macchinari differenti e con potenza diversa, e quelli con potenza più elevata possono essere utilizzati solo da dermatologi e medici estetici. Inoltre, agendo sulla melanina del pelo, entrambi i metodi risultano inefficaci sui peli bianchi o molto chiari; l’alternativa in questo caso è la diatermocoagulazione, con cui si inserisce un ago sottilissimo all’interno dei singoli follicoli piliferi, per trasmettere una piccola scarica elettrica alla matrice, inattivandola. Dato che tratta i peli singolarmente, però, è un metodo indicato solo per aree poco estese.

Insomma, adesso avete le idee più chiare sul tipo di depilazione su cui orientarvi? Scopriamo insieme, intanto, i 5 problemi tragicomici della ceretta in gravidanza!