
Chi sono e come sono oggi "Le ragazze del '68"

Che cos’è stato il 1968? E che cos’è stato il femminismo? Chi erano le ragazze del ’68? Per rispondere a questi quesiti basta guardare la domenica sera su Rai 3 “Le ragazze del ’68” appunto, un approfondimento storico su queste donne che hanno impresso ben più di un’orma in quelle che sono state le conquiste femminili di quegli anni turbolenti. Il Post ha dedicato loro un articolo, che prende le mosse in realtà dal ’66, ossia dall’occupazione della Facoltà di Sociologia a Trento, mentre al liceo Parini di Milano – una vera e propria palestra per gli intellettuali dell’epoca, pubblicò il saggio dal titolo “Un dibattito sulla posizione della donna nella nostra società, cercando di esaminare i problemi del matrimonio, del lavoro femminile e del sesso”.
Le ragazze del ’68 furono espressione di quel sentimento, di quel mood: ottenuto venti anni prima il diritto di voto, ci si concentrava sul ruolo della donna, che era ancora relegato a quello di moglie e madre – si tenga presente che è solo nel 1979 che una donna arriva a ricoprire una delle tre maggiori cariche dello stato e quella donna era Nilde Iotti. Naturalmente, come accadeva in altre parti del mondo, il dibattito sulla femminilità divenne un dibattito sulla sessualità.
Le donne iniziarono a reclamare sempre più il diritto a decidere del proprio corpo, il che significava non solo il diritto alla contraccezione e alla libera scelta, ma anche poter decidere di non contrarre il matrimonio, decidere della propria carriera, reclamare un salario equo rispetto ai colleghi maschi. Si era un po’ in ritardo rispetto ad altri Paesi del mondo – fu la Francia illuminista, per esempio, a inventare e a pubblicizzare fortemente la contraccezione femminile. Ma in quegli anni, furono gettate le basi che portarono alla legge sull’aborto, sul divorzio, contro il matrimonio riparatore. E questi sono i volti di quel fermento, ieri e oggi.
Era una ballerina, che a 23 anni esordì in televisione.
Lasciò Giurisprudenza per prestare servizio civile in un’ospedale psichiatrico Basaglia. Tornò poi a studiare, ebbe un figlio, andò a Londra in autostop e divenne senatrice.
Contestatrice studentesca, abitò in una comune anarchica. Ebbe una figlia. Si occupa ancora di femminismo.
Contestatrice e giornalista, si è occupata in particolare della condizione femminile.
Fu cantante e partecipò anche al Festival di Sanremo. Aveva un gruppo interamente composto da donne.
Infermiera, reclamò da sempre una condizione di uguaglianza per i pazienti. È stata missionaria in Mozambico con il compagno. Ha 4 figli ma non si è mai sposata. Oggi aiuta le giovani partorienti.
È stata campionessa di lancio del disco e giornalista. Ha fondato una residenza creativa per artisti.
Contestatrice, abbandonò il movimento studentesco quando diventò violento. È diventata una manager sempre dalla parte delle donne.
Lavoratrice fin da giovanissima, ha sposato l’uomo che da ragazzino si era innamorato di lei.
Si è occupata e si occupa di teatro e meditazione. Ha fondato una comune, in cui crebbe il figlio di nome Amore.
Insegnante e volontaria, si è occupata di cambiamento culturale.
È stata un’architetta e un’erborista. Ha fatto parte di collettivi femministi e nel Partito Radicale. Ha contribuito a eliminare l'”invisibilità” delle lesbiche. L’anno scorso ha sposato la compagna con l’unione civile.
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