Come in un film: "Mi stavo suicidando quando è arrivata quella telefonata"

Non potevo non rispondere a questa domanda.

Avevo 13 anni ed ero al campo estivo e la ragazza più carina che avessi mai visto si avvicinò a me e mi disse: “Il nero ti sta proprio bene“. Non sapevo il perché.

Cominciammo a scriverci e diventammo amici, ci scambiammo i nostri nomi di AIM (quello era il periodo) e restammo in contatto per un po’.

Durante le superiori entrambi cademmo nel “radar” di altre persone, ma vi posso assicurare che non passava giorno senza che io pensassi a quella ragazza.

Anche ora non sono sicuro di sapere il perché – semplicemente qualcosa di lei era rimasto con me.

Durante il mio ultimo anno di università diverse questioni scolastiche scossero la mia vita e finì presto in depressione.

Volevo risolvere la questione togliendomi la vita, così scrissi un biglietto e andai nel posto in cui volevo che ogni cosa finisse.

Una cosa come 5 o 10 secondi prima che mi suicidassi, il mio telefono squillò.

Guardai da chi provenisse la telefonata – non potevo morire senza saperlo.

Era un numero sconosciuto perciò risposi ed era lei.

Le chiesi cosa volesse e lei mi rispose che aveva percepito di dovermi chiamare.

A quel punto era un anno dall’ultima volta che ci eravamo parlati e in quel momento mi chiamò.

Per farla breve, insistette, le dissi tutto e mi parlò. Intendo dire mi disse letteralmente: “Cosa? Non lo fare“. E così fu.

Mi fece promettere che l’avrei chiamata il giorno dopo e che saremmo usciti insieme.

Quella notte cominciai a scrivere le parole con cui, dieci anni prima, volevo dichiararmi.

Insomma in sintesi, se non vi ho annoiato con le precedenti parole, la mia prima cotta mi chiamò dal nulla al momento giusto per prevenire il mio suicidio e io dieci anni dopo l’ho sposata.