Quella dell’aborto spontaneo è senz’altro una delle esperienze più terribili e devastanti che sconvolgono non solo la vita di una donna, ma anche di una coppia: il progetto di completare la famiglia con l’arrivo di un bebè viene di colpo spazzato via per un tragico scherzo del destino, in cui nessuno dei due genitori ha colpa né poteri, purtroppo, per fare niente. Il senso di impotenza e di vuoto annientano letteralmente, lasciando solo mille interrogativi, domande a cui è impossibile dare una risposta, una su tutte, forse la più tremenda: “Perché è successo proprio a me?“.
Se lo deve essere domandato mille volte anche Dianne Yudelson, fotografa statunitense che ha provato sulla propria pelle l’atroce esperienza, dato che lei e il marito, nel corso degli anni, hanno perso ben 11 bambini proprio a causa di aborti spontanei.
Di ogni bambino perduto, Dianne ha conservato ecografie, vestitini, giochi e test di gravidanza, gelosamente custoditi, come lei stessa spiega sul suo sito, per anni in una grande scatola bianca chiusa in un armadio. Fino a che una coppia di amici si trova nella stessa, drammatica situazione e Dianne capisce che, in fondo, la sua sfortunata esperienza può in qualche modo essere d’aiuto, o di conforto, alle altre coppie di genitori che in tutto il mondo piangono la perdita del proprio bambino mai nato.
Così, dopo aver rinchiuso quegli strazianti ricordi per dieci anni, Dianne decide di trovare la forza, e il coraggio, per ritirare fuori quell’immenso dolore e mostrarlo al mondo intero, attraverso il suo lavoro: realizza così una toccante gallery fotografica che chiama, significativamente, “Lost“.
Il tutto, come lei stessa spiega, nella speranza di far capire alle donne che condividono con lei questo triste evento di non essere sole, e che non devono comunque abbandonarsi al dolore, lasciarsi sopraffare da questa perdita che fa soffrire, come ogni altra perdita nella vita di una persona, pur conservando per sempre l’amorevole ricordo, perché, in fondo,
“È normale riservare al proprio bambino perduto un pezzo di cuore per sempre” .
Il messaggio di Dianne è però rivolto anche a chi non ha vissuto in prima persona l’esperienza di un aborto spontaneo, per aiutare a prendere consapevolezza, almeno in minima parte, di quanto sia doloroso questo passaggio di elaborazione della perdita, e quanto forse non riesca mai ad esaurirsi del tutto.
La gallery ha ricevuto commenti molto positivi da parte di tutte le donne che hanno attraversato questo difficile momento, ma anche gli uomini non sono rimasti immuni dalla sconvolgente, toccante delicatezza delle immagini.
Quelle che vi mostriamo sono foto che arrivano dritte al cuore, mostrando senza filtri tutto l’amore e il dolore provato da questa mamma coraggiosa. Dianne le ha realizzate in bianco e nero per lasciare, lei stessa dice, incontaminata tutta la purezza delle loro brevi vite, proprio come il loro ricordo vive incontaminato nel suo cuore, e ha dato ad ognuna il nome che aveva scelto per il proprio bebè.
Questa è la gallery completa presa dal suo sito dianneyudelson.com.
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