Cosa ci nasconde davvero la nostra società? Qual è il lato oscuro dei nostri giorni? È difficile rispondere a queste domande ma di sicuro non è impossibile immaginare l’altro lato della medaglia, sfruttando appieno la nostra immaginazione o il buon senso critico. Osservando attentamente la gallery che stiamo per mostrarvi, vi renderete conto che c’è chi realizza vere e proprie opere d’arte cercando di rispondere a questi quesiti.
Uno di questi è Igor Morski, pittore polacco, classe ’60, crea vere e proprie iniziative digitali di forte matrice surrealista-dadaista, dando spazio, soprattutto alle angosce e alle contraddizioni della società contemporanea.
Personaggio eclettico e avanguardista, Morski, è il fautore di una nuova corrente culturale e artistica che promuove un mondo visionario che a detta sua, purtroppo, potrebbe rilevarsi come la realtà civile alla quale stiamo andando incontro.
Il concetto di Surrealismo, infatti, sta nel ridisegnare la vita sottosopra, al contrario e quindi oltre le apparenze. Per questo motivo, il pittore, pone lo sguardo verso un mondo alternativo, misterioso, ipotetico che è metà tra l’utopia è la possibilità. Oggi giorno non è difficile analizzare come il progresso in senso negativo, abbia schiavizzato un po’ tutti. Basti pensare a quanto sia opprimente uno smartphone. Violentemente invadente nella nostra vita, internet, ad esempio è diventato un motore di non-interazione. Ovviamente, non bisogna fare di tutta l’erba un fascio. E chi non ha mai pensato che il “Dio Denaro” abbia preso il posto di quei vecchi e sani valori di una volta? Collezioniamo migliaia di maschere per mostrarci agli altri davvero appagati in una società nella quale conta sempre più spesso l’interesse economico e nella quale forse siamo tutti un po’ più soli. Probabilmente questo è quanto vorrebbe comunicarci Morski che auspica a un domani più reattivo, libero, più democratico e meno opprimente.
Il mondo esterno ci fornisce continuamente dei messaggi nascosti. Siamo in grado di percepirli ? Non lo sappiamo, ma di sicuro grazie a questa gallery contenente 25 immagini dell’autore, avremo qualche input in più per riflettere.
E voi cosa preferite? Realtà o immaginazione (che poi… non sono così tanto distanti tra di loro)?
Cosa ne pensi?