C’era una volta una principessa bellissima, la pelle bianca e delicata, capelli soffici, leggera come una farfalla… e poi Bibbidi Bobbidi Bu… e vissero tutti felici e cont… Stop! Questa non è di certo una femminista. Tutto questo succedeva una volta quando le principesse si somigliavano tutte, erano brave donnine di casa e avevano la stessa autonomia di un soprammobile.
Una principessa può essere anche una femminista. I tempi sono cambiati e negli anni anche le principesse hanno fatto passi avanti. I loro corpi sono diversi, unici, anche i loro capelli sono più normali. La loro bellezza adesso è particolare.
Emancipazione significa liberarsi da restrizioni e costrizioni tradizionali. Le ragazze iniziano a tirar fuori la voce, ad avere ambizioni più grandi di starsene ferme nel castello ad aspettare che arrivi il principe a salvarle dalla monotonia.
Jasmine si rifiuta di essere data in sposa a un tipo che neanche conosce solamente perché è un sultano, Belle legge libri, Tiana sì che è una femminista: è una donna indipendente. Ognuna ha il suo lieto fine ma questo non dipende da uomo! Forza ragazze, continuate così!
Aurora, La bella addormentata nel bosco
Ultimo posto in classifica per Aurora, la principessa svampita che parla poco e cade in un sonno profondo per quasi tutto il film che la vede protagonista e aspetta così che il principe arrivi a salvarla. Morale: zero scelte personali!
Biancaneve, Biancaneve e i sette nani
Non si aggiudica un bel posto neanche Biancaneve che, costretta a fuggire dalla casa del padre perché lo specchio la considera più bella della regina, riesce a far pena al cacciatore e a scappare nel bosco. Si mette in salvo e si preoccupa di fare le pulizie di Pasqua alla casetta dei sette nani! Morale: non ci siamo proprio!
Cenerentola, Cenerentola
Cenerentola fa la serva in casa sua, la sua massima aspirazione nella vita è partecipare al ballo e piacere al principe. Ovviamente ci riesce solo perché è bellissima e finisce col principe accontentandosi del fatto che l’ha riconosciuta per la scarpetta ma non ricordava neanche il suo viso! Morale: siamo ancora molto lontani dal femminismo!
Ariel, La Sirenetta
Con Ariel iniziamo ad aprire un po’ gli occhi: mette in discussione il padre, è creativa, originale e dimostra di essere un essere pensante anche se alla fine ogni scelta la prende per arrivare da Eric, compresa quella di perdere la voce! Morale: ci avevamo creduto ma… anche no!
Belle, La Bella e la Bestia
Facciamo un passo avanti con Belle che è intelligente, indipendente e ha ambizioni che non hanno a che fare con gli uomini! Si offre alla Bestia per salvare il padre, e la comanda pure! Peccato per il finale che è sempre lo stesso: la bestia diventa un principe, bello, ricco e vissero felici e contenti. Morale: c’è qualcosa che somiglia al femminismo.
Rapunzel, Rapunzel l'intreccio della torre
Il finale è lo stesso anche per Rapunzel ma lei almeno non se ne sta ferma ad aspettare il principe. Studia astronomia, legge, impara a combattere con i suoi lunghi capelli e vuole esplorare il mondo, poi per caso si innamora. Morale: indizi di femminismo.
Jasmine, Aladdin
Applausi per Jasmine quando esclama “io non sono un premio da vincere!”. Questa principessa rifiuta matrimoni combinati, scappa dal palazzo per scoprire cosa c’è fuori, non sceglie il suo uomo in base alla categoria e convince il sultano a cambiare la legge per sposare chi vuole. Morale: brava Jasmine!!
Tiana, La Principessa e il ranocchio
Tiana sogna di aprire un ristorante tutto suo. Lavora duro per riuscire a realizzarlo, è autonoma e indipendente… sì, è vero, poi si innamora di un rospo ma ha comunque ottenuto tutto quello che voleva. Morale: non bisogna mai smettere di sognare!
Merida, Ribelle
Matrimonio combinato? Merida non ci pensa proprio e vince il torneo in cui lei stessa è il premio finale. La sua bellezza è lontana dai soliti stereotipi, ha un fisico normale e una montagna di capelli ricci. Morale: non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace!
Esmeralda, Il Gobbo di Notre Dame
Lei sì che è una vera femminista: discriminata perché zingara, lotta da sempre contro la povertà e le ingiustizie sui più deboli. Ma va anche detto che è seguita in tutto il film dai tre uomini protagonisti che le sbavano dietro. Morale: vero femminismo intersezionale o fregatura?
Megara, Hercules
Megara è stata da sempre ingiustamente sottovalutata perché non rientra nei canoni della dolce principessina. Lei è sarcastica, ironica, cinica. “Beh, sai come dicono gli uomini, pensano – no – significa – sì – e perdersi significa – prendimi sono tuo! -“: saggia donna. Morale: pensiero femminista.
Pocahontas, Pocahontas
Scala la classifica Pocahontas snobbando gli uomini, scegliendo il suo destino. Non viene salvata da nessuno ma succede il contrario, è forte e coraggiosa. Morale: caro principe non è sempre facile ottenere quello che si vuole!
Elsa, Frozen
Niente principe stavolta, l’amore di Elsa è per la sorella. Stanca di tutto fugge per non sentire più le critiche degli altri e scopre finalmente la felicità, si sente libera. Torna a casa per restare accanto alla sorella perché quando ha perso tutto ha lasciato andare via anche la paura. Morale: let it go… let it go.
Mulan, Mulan
Secondo posto per Mulan che stravolge le tradizioni e dimostra che le donne sanno fare le stesse cose degli uomini e meritano quindi lo stesso onore e lo stesso rispetto. Sempre aperta alle sfide. Morale: il genere è una costruzione sociale.
Moana, Oceania
Moana è la massima espressione di femminismo tra le principesse del mondo Disney. Moana vuole arrivare dove nessuno è mai arrivato, diventare leader e salvare il suo villaggio. Niente principi e matrimoni ma un bel lavoro di squadra. Morale: se una donna avanza, tutte le donne avanzano!
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