La dieta senza glutine di 12 star non celiache. Fa davvero bene (o dimagrire)?

Si tratta di una moda, alla cui base c’è una disinformazione di fondo.

Il glutine è erroneamente associato con i carboidrati, che pure devono essere presenti in una dieta bilanciata (tanto che neppure i celiaci se ne privano).

Che la dieta senza glutine non sia salutare se non è necessaria, ovvero per le persone che non soffrono di celiachia o sensibilità al glutine, lo attesta uno studio di Harvard, presentato a un convegno dell’American Heart Association in corso a Portland. Ma in realtà, qualsiasi medico e qualsiasi etichetta dei valori nutrizionali ve lo può dire.

Dalla ricerca emerge che chi mangia cibi con glutine ha un rischio di diabete inferiore del 13% rispetto a chi si priva forzatamente del glutine.

Questo perché i cibi senza glutine hanno indici glicemici decisamente più elevati.

Tant’è vero che qualunque celiaco sa bene che uno dei rischi correlati alla sua patologia è proprio il diabete.

Il rischio, in alcuni casi, è anche quello di incorrere nell’ortoressia.

L’ortoressia è la sindrome nervosa che può colpire le persone ossessionate da un regime alimentare sano, fino a spingerle a eliminare cibi essenziali per una dieta equilibrata.

Lo studio è stato condotto per 30 anni su circa 200mila persone.

Naturalmente, non bisogna confondersi con coloro che hanno fatto della dieta senza glutine una necessità, perché celiaci.

Qualsiasi dieta deve avere valori nutrizionali bilanciati. Spesso non è un cibo il problema, ma il suo abuso (o la sua assenza) all’interno del nostro regime alimentare.

E soprattutto, no alle diete fai da te. È fondamentale che qualsiasi dieta sia assegnata e seguita da un nutrizionista e da un dietologo.