Più di 100. 109 quelle di cui abbiamo raccolto le storie qui. 116 in tutto. Un numero destinato a crescere. Un numero che fa un rumore assordante, che ti colpisce dritto allo stomaco, come un pugno. Un numero che non può, e non deve, passare sotto silenzio.
Tante sono le donne massacrate in questo 2016 che ancora deve terminare in Italia. L’ultima a Milano, il 24 Novembre, proprio il giorno prima della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne.
Mogli, madri, figlie, sorelle, uccise nella maggior parte dei casi da chi avrebbe dovuto amarle e rispettarle di più: mariti, figli, ex compagni.
Perché esistono uomini che non accettano la fine di una relazione e considerano la donna come un “oggetto” di loro proprietà? Cosa scatta nella mente di un marito devoto per porre fine alla vita della donna che era sua compagna da moltissimi anni?
Non lo sapremo mai. Ma di certo sappiamo che l’amore, quello vero, non ha niente a che fare con la violenza. Sappiamo che l’amore non uccide: neppure se tradito, abbandonato, rifiutato. Sappiamo anche che queste morti, queste troppe vite spezzate, fanno inevitabilmente rumore, ma che la violenza non si esaurisce in qualcosa di meramente fisico, i maltrattamenti, gli atteggiamenti violenti, sono anche quelli psicologici.
E lì il numero subirebbe un’impennata vertiginosa e ingiustificabile. Le donne vittima di violenza, sono anche Tiziana Cantone, morta suicida sotto il peso di insulti che mai avrebbero raggiunto il protagonista maschio di un video hard, e tutte le vittime, spinte a togliersi la vita da una vessazione psicologica che resta impunita.
E poi ci sono le donne sfigurate da uomini che hanno deciso che se non possono avere la loro bellezza, nessun altro l’avrà. Come Carla Caiazzo, trentottenne napoletana bruciata viva a Pozzuoli dal suo ex e padre della bimba che portava in grembo e che non ce l’ha fatta. Lei ha scritto al Presidente Mattarella chiedendo “una legge che riconosca l’omicidio di identità”. Quella strappa a lei dalle fiamme, a Lucia Annibali – interpretata da Cristina Capotondi nel film tv “Io ci sono” – e a tante altre donne.
Sara, Isabella, Luana, Anna… sono troppi i nomi di queste donne che meritano di essere ricordate, una per una. Per molte la “colpa” è stata solamente voler terminare una relazione o aver scatenato una banalissima lite familiare. Per tutte follie umana che non ha nessuna giustificazione. Mai.
Parlando di loro oggi vuol dire non dimenticarle e dire BASTA, per loro che non lo possono più fare, per noi, per gli uomini che sono uomini e non bestie da macello.
L’amore non uccide. MAI.
24 Novembre, Elisabeth Huayta, 29 anni
Seveso (MB) – La giovane di origini peruviane è stata strangolata dal marito, il farmacista, Fernando Vincenzi, 56 anni, davanti ai due figli della coppia. Quando le forze dell’ordine hanno bussato alla porta della coppia, l’omicida aveva appena nascosto il cadavere della moglie dietro un mobile.
20 Novembre, Anna Manuguerra, 60 anni
Nubia (TP) – Anna è stata uccisa dall’ex marito, il carpentiere Antonio Madone, con cui condivideva ancora l’appartamento, nonostante spesso lei preferisse andare a dormire dall’anziana madre proprio per non stare con lui. Antonio l’ha ammazzata a coltellate.
17 Novembre, Maria Melziade, 75 anni
Canosa di Puglia (BT) – Rimasta uccisa in un agguato per furto al rientro dalla gioielleria di famiglia, “Mary”, inaugurata nel 1966. Maria è stata colpita al volto e alla testa dall’aggressore che ha rubato pochi soldi, dopo che lei gli aveva aperto la porta, convinta che a bussare fosse il marito. L’ha ritrovata lui, riversa in una pozza di sangue.
17 novembre, Pamela Canzonieri, 39 anni
13 Novembre, Rosamaria Radicci, 71 anni
Palese (BA) – Soffocata con una mano sulla bocca, poi strangolata a mani nude e infine soffocata di nuovo con un sacchetto chiuso con del nastro adesivo attorno alla sua testa. Ancora ignoto il colpevole, anche se gli inquirenti sono propensi a pensare che sia qualcuno di sua conoscenza. Uno dei motivi? Rosamaria era in pantofole e – stando a quanto dicono i conoscenti – non si sarebbe mai presentata così ad uno sconosciuto.
10 Novembre, Angela Doppiu, 66 anni
Sassari – Il panettiere in pensione Nicola Amadu, 69 anni, non accettava la separazione che Angela aveva chiesto. L’ha massacrata di botte e poi bruciata viva. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, le ha sferrato due pugni, poi l’ha presa a calci quando lei è caduta a terra. Quindi è andato nel capanno degli attrezzi, ha preso una tanica di benzina da cinque litri e l’ha svuotato addosso alla moglie. Angela, addetta alle pulizie part-time, nel tentativo di scappare, ha raggiunto la porta di casa della villetta. Ma il marito l’ha raggiunta e le ha dato fuoco. È morta carbonizzata.
9 Novembre, Maria Rita Tomasoni, 52 anni
Novara (NO) – Colpita con almeno 26 coltellate nella sua abitazione, nel quartiere Bicocca. Così è morta Marita, pensionata invalida. Lei e il marito, Daniele Pasquali, 54 anni, addetto alle pulizie, avevano in casa 10 mila euro, un “tesoretto” che è stato trafugato dopo l’omicidio.
8 Novembre, Miranda Sarto, 82 anni
Porto Viro (RO)- La ex sarta è stata uccisa e poi data alle fiamme, sostengono gli inquirenti per far sparire le tracce del delitto, il cui responsabile è ancora ignoto. Sul corpo di Miranda ci sono profonde ferite da arma da taglio, alle braccia ma soprattutto alla testa. Non ci sono segni di effrazione alle porte della casa dove viveva con il nuovo compagno, di dieci anni più giovane.
2 Novembre, Teresa Castellone, 91 anni
Villaricca (NA) – Teresa è stata trovata a letto, i polsi e le gambe legate con del nastro adesivo. Per non farla urlare il suo carnefice ha usato altro nastro adesivo per chiuderle la bocca con uno straccio. A trovarla il genero, che provava inutilmente a chiamarla.
2 Novembre, Martina Agrosi, 14 anni
Cornigliano (GE) – Uccisa dal papà, Mauro Agrosi, 49 anni, tecnico di computer nel reparto mobile del Ponente genovese. Le ha sparato mentre dormiva, ma non è stata la sola vittima…
2 Novembre, Giada Agrosi, 10 anni
Cornigliano (GE) – La furia di Mauro si è accanita anche sulla figlia minore, la piccola Giada, anche lei uccisa durante il sonno. Il papà ha messo, a lei e alla sorella, un cuscino sulla testa.
2 Novembre, Rosanna Prete, 49 anni
Cornigliano (GE) – Neppure Rosanna si è salvata dalla furia omicida di Mauro Agrosi, ed è stata uccisa assieme alle sue bambine. L’assassino ha chiamato il 113 alle sei e mezza del mattino per auto denunciarsi, poi si è tolto la vita puntando la stessa pistola contro sé stesso.
24 Ottobre, Aisha Bentifour, 64 anni
Milano – A uccidere la donna delle pulizie, è stato il figlio, Hocine Bonacci, con piccoli precedenti penali, esattamente come il fratello, Ahcene. L’ha aggredita tra la sala da pranzo e l’uscio della camera, e le ha ripetutamente sbattuto la testa contro il pavimento di marmo del trilocale al quarto piano del condominio popolare in cui abitavano. Al momento dell’arresto da parte dei carabinieri l’assassino era completamente sporco di sangue.
22 Ottobre, Nona Movila, 42 anni
Montecerboli (PI) – Sgozzata con un coltellaccio dal marito, da cui si stava separando, che l’ha raggiunta nell’appartamento in cui lavorava come badante. Subito dopo Petru Cornel Movila, 50 anni, camionista, si è tagliato le vene. Una mattanza consumata sotto gli occhi innocenti del figlio della coppia, di 7 anni appena, che Nona aveva portato con sé al lavoro. Movila era arrivato a Montecerboli da pochi mesi, per stare con Nona, che lì viveva con tre dei cinque figli. Dopo l’omicidio-suicidio il bambino è scappato rifugiandosi dai vicini e, quando è stato ritrovato dai carabinieri, non ha pronunciato una sola parola. A trovare Nona e il marito la collega badante giunta per dare il cambio, alle 18:30.
20 Ottobre, Natalina Montanaro, 72 anni
Torino – Francesco Fronda, 69 anni, ha ucciso la moglie a martellate e poi si è impiccato. Era finito sul lastrico e ha deciso di farla finita. A trovare i corpi il figlio della coppia, che ha scoperto anche il biglietto di spiegazioni lasciato dal padre. Natalina era all’oscuro dei debiti contratti dal marito per pagare il matrimonio della figlia, 30 mila euro.
19 Ottobre, Stefania Formicola, 28 anni
Sant’Antimo (NA) – Stefania aveva persino lasciato una lettera, una sorta di testamento, perché il marito, Carmine d’Aponte, 33 anni, era stato violento nei suoi confronti diverse volte, ma lei non lo aveva mai denunciato. Neppure la nascita dei due figli lo aveva calmato e alla fine lei aveva deciso di separarsi da lui e di andare ad abitare dai genitori. Dove lui l’ha raggiunta, freddandola con un colpo di pistola poco fuori dalla casa; dal carcere lui ha detto: “Non volevo uccidere Stefania, le ho solo fatto vedere l’arma che portavo perché avevo paura di mio suocero, lei voleva sfilarmela dalle mani e così è accaduta la disgrazia. La mattina ci eravamo dati anche un bacio. Io l’amavo”.
16 Ottobre, Patrizia Gallo, 52 anni
San Pietro in Casale (BO) – Mauro Di Martino 36 anni, ha confessato l’omicidio di sua madre Patrizia, accoltellata a morte in casa. 87 fendenti, con una lama da 25 centimetri, l’aorta recisa in tre punti. Non ha fatto neppure in tempo a difendersi. Aveva riaccolto in casa il figlio da otto mesi, dopo che lui aveva scontato cinque anni di reclusione, ma voleva mandarlo di nuovo in comunità per la sua tossicodipendenza. Nel momento dell’omicidio era sotto l’effetto della cocaina. “L’ho uccisa perché non la sopportavo più”, ha detto.
14 Ottobre, Nadia Arcudi, 35 anni
Rodero (CO) – La maestra elementare di Stabio, piccolo comune del Canton Ticino a poca distanza dal confine con l’Italia, è stata uccisa dal cognato, Michele Egli, 42 anni. Il suo corpo era stato trovato domenica 16 ottobre in una zona boschiva di Rodero. Egli in un primo momento ha dichiarato di aver trovato Nadia già morta in casa e di averla solo portata nel bosco, ma in un secondo momento ha confessato l’omicidio, anche se resta tuttora ignoto il movente.
11 Ottobre, Santina Lodi, 70 anni
Torino (TO)- Anche Santina è stata uccisa dal marito, Ruggiero Lodola, 70 anni, che, dopo l’omicidio, è sceso al bar a bere una birra. Solo in un secondo momento ha chiamato 112 e 118, dichiarando di aver trovato il cadavere della moglie, ma gli inquirenti non hanno creduto alla sua versione. Santina presentava una profonda ferita alla testa, ma non c’erano segni di colluttazione nell’abitazione, né effrazioni. Alla fine Lodola ha confessato, ammettendo che da tempo nella coppia c’erano dissapori.
8 Ottobre, Olga Shugai, 35 anni
Ghemme (NO) – Un omicidio di una violenza inaudita quello della ragazza di origine ucraina. Ad ucciderla brutalmente lo stalliere trentaduenne , Eugen Fanel Cimpeanu, rumeno. L’ha sgozzata aggredendola alle spalle; Olga è morta all’istante, senza nemmeno rendersi conto di quanto stava accadendo.
6 Ottobre, Lamiae Chriqi, 28 anni
Sammommè (PT) – A dare alle fiamme la povera ragazza marocchina, appiccando il fuoco ad una bombola di gas, Hussain Afzal, pachistano, 28 anni, forse respinto per il suo corteggiamento. Lamiae, sposata, è morta da sola, bruciata, nonostante i suoi disperati tentativi di chiedere aiuto alla polizia al telefono.
6 Ottobre, Olga Matei, 46 anni
Riccione (RN) – Olga è stata strangolata da Michele Castaldi, 54 anni di origini campane, suo ex marito, che poi, dopo l’omicidio, è fuggito a Cesena tentando poi il suicidio attraverso l’ingestione di farmaci. Il movente dell’omicidio di Olga, mamma di una bambina di 10 anni, è la gelosia.
25 Settembre, Natalina Carnelli, 82 anni
Milano – A trovare Natalina è stata la badante, accanto all’anziana la figlia 61enne, Silvia Pasotto, dirigente medico dell’Ast di Milano, priva di conoscenza, che aveva ingerito lo stesso cocktail di farmaci con cui ha ucciso la madre. Dopo la morte del marito e l’aggravarsi delle condizioni di salute della madre, Silvia aveva, forse, avuto un vero e proprio crollo psicologico.
15 Settembre, Giulia Ballestri, 40 anni
Ravenna – Ad uccidere Giulia è stato il marito, lo stimato dermatologo Matteo Cagnoni di 51 anni che, dopo l’omicidio, ha tentato la fuga verso l’estero assieme ai tre figli della coppia. È stato fermato a Firenze.
10 Settembre, Elisa Pavarani, 39 anni
Parma – Anche in questo caso è un ex compagno il colpevole del delitto: Luigi Colla, 42 anni, saldatore, non si rassegnava alla fine della relazione. Elisa aveva accettato di incontrarlo un’ultima volta nel suo appartamento, e lì lui l’ha uccisa con quattro coltellate, poi ha coperto il corpo con un lenzuolo.
29 Agosto, Pashke Babaj, 67 anni
Caramagna Piemonte (CN) – È stato Paulin Babaj, il marito 70enne, anch’egli albanese, ad uccidere a coltellate Pashke, che con lui viveva in Italia dal 1991. Il movente del delitto è la gelosia: Paulin sospettava che la moglie lo avesse tradito in passato e che continuasse a farlo.
29 Agosto, Carmela Aparo, 64 anni
Seregno (MB)- Attilio Berlingeri, 56 anni, pregiudicato con una lunga scia di precedenti penali alle spalle ha freddato con due colpi di pistola la ex compagna, con cui era finita da più di un anno. Dentro a una borsa di carta sul sedile del passeggero dell’auto usata per la fuga, i militari hanno trovato il revolver usato per sparare: nel tamburo c’erano cinque bossoli e una pallottola inesplosa. La pistola si è inceppata durante l’omicidio.
26 Agosto, Gianna del Gaudio, 63 anni
Seriate (BG) – Ancora mistero sulla morte dell’insegnante trovata morta nella sua casa. I sospetti si sono concentrati sin da subito sul marito, Antonio Tizzani, 68 anni, ma l’ex ferroviere ha sempre difeso la propria innocenza, parlando di un “uomo incappucciato” che avrebbe commesso il delitto. Su porte e finestre non ci sono però segni di effrazione, dunque chi è entrato era qualcuno che la conosceva bene. Introvabile anche l’arma del delitto, un coltello.
22 Agosto, Maddalena Pavesi, 83 anni
Carpi (MO) – Da tempo Maddalena era malata di Alzheimer, così Pierino Corradini 85 anni, pensionato e suo marito da oltre sessant’anni, alla fine ha deciso che per lui gestire la donna con cui aveva trascorso la vita era diventato insostenibile, e le ha sparato tre colpi, usando un’arma regolarmente detenuta. Poi ha telefonato alle figlie.
12 Agosto, Barbara Fontana, 47 anni
San Pietro in Casale (BO) – Impiegata in uno studio notarile di giorno, Barbara, separata, aveva un alter ego notturno, Arianna, il nome che usava sui siti a luci rosse. Ma proprio questa doppia vita potrebbe esserle costata cara: accusato del suo omicidio è infatti Claudio Villani, pluripregiudicato 56 enne, aggressore seriale di prostitute, che le aveva dato appuntamento dopo averla contattata su un sito Internet. Barbara non si è neppure difesa, questo fa pensare che il killer l’abbia drogata.
3 Agosto, Rosaria Lentini, 59 anni
Caserta – Rosy è stata uccisa con 12 coltellate alla schiena nel camper dove viveva di stenti con il marito, Nicola Piscitelli, 55 anni. Dopo l’ennesimo litigio l’uomo l’ha uccisa e poi è andato a costituirsi dai carabinieri.
3 Agosto, Vania Vannucchi, 46 anni
Lucca – Anche Vania è stata vittima di un uomo che non accettava la fine della loro relazione. Pasquale Russo, sposato e padre di tre figli, con la scusa di restituirle il cellulare sottratto, le ha dato appuntamento in una piazzola seminascosta in una zona appartata dell’ex ospedale lucchese Campo di Marte, oggi un centro della Asl per analisi e visite mediche. Con se Russo ha portato una tanica di benzina che ha rovesciato addosso alla donna che diceva di amare, e le ha dato fuoco.
3 Luglio, Marina Zuccarello, 55 anni
Misterbianco (CT)- Agostino Siciliano, 28 anni, laureato e residente a Taranto, ex fidanzato della figlia più piccola della di Marina, è accusato del suo omicidio, perché lei gli aveva detto di stare alla larga dalla figlia. L’ha uccisa sgozzandola, poi ha confessato davanti ai militari. A trovare il corpo della povera Marina il marito, Salvatore Palazzolo, 65 anni
26 Luglio, Giuseppina Minatel, 76 anni
Pegli (GE) – Da quando Marco, il figlio 44enne, annegato nel lago di Voltri nel 2012, non c’era più, Giuseppina, ex insegnante di scuola elementare, e suo marito, Giuseppe Sfragaro, 77 anni, ex consulente legale per una ditta del porto, non facevano che litigare, soprattutto per la gelosia di lui. Alla fine l’ha strangolata nel sonno, nonostante la povera donna abbia cercato di difendersi.
22 Luglio, Gisella Purpura, 41 anni
Novara – Anche Gisella è stata accoltellata, mentre rientrava a casa dopo l’ennesima lite con il marito, Bilel Ilahi, tunisino di 28 anni, da cui si stava separando. È morta in ospedale, mentre l’assassino veniva arrestato dalle forze dell’ordine.
26 Luglio, Loretta Gisotti, 54 anni
Laveno Mombello (VA) – Roberto Scapolo, 45 anni, agente di commercio nel settore ottico, si è presentato ai carabinieri dicendo di aver appena ucciso la moglie, diplomata in make-up artist professional. L’ha uccisa a martellate, e subito dopo l’ha strangolata per accertarsi che fosse morta. La coppia stava caricando le valigie in auto per partire per le vacanze in Toscana quando Loretta avrebbe rimproverato il marito dicendogli “Ma guarda come hai caricato le valigie, non potevi stare più attento?”
15 Luglio, Maria Licari, 70 anni
Villagrazia di Carini (PA) – Da anni, raccontano i parenti, Giovanni Baiada, ottantenne, picchiava e vessava Maria. Fino a quando l’ha uccisa con un colpo letale alla testa. Nonostante si dichiarasse innocente, i RIS hanno trovato, grazie al luminor, tracce di sangue che l’uomo avrebbe cercato di far sparire.
12 luglio, Catia dell'Omarino, 41 anni
Sansepolcro (AR) – È stato Piter Polerini, 24 anni aretino, ad uccidere a martellate Catia, dopo una prestazione sessuale che lui avrebbe rifiutato di pagare. Catia è stata trovata ai margini del torrente Afra, al Ponte del Diavolo.
10 Luglio, Diana Gogoroia, 36 anni
Torino – Ad uccidere Diana, donna delle pulizie di origine moldava, è stato suo marito, Antonio Missud, 51 anni, italiano, rimasto disoccupato: l’ha sgozzata prima di impiccarsi a un armadio nel soggiorno. Forse proprio nel risentimento per aver perso il suo lavoro sta il movente.
8 Luglio, T.N., 58 anni
Acri (CS)- . È stato Angelo Brogno, 78 anni, l’anziano di cui da una decina di giorni lei, badante bulgara, si prendeva cura, a massacrarla a coltellate. L’omicidio è seguito a un tentativo di violenza, cui T.N. si era sottratta e che aveva minacciato di denunciare
29 Giugno, Mariela Josefina Santos Cruz, 27 anni/ Gilberto Manoel Da Silva, 45 anni
Firenze – La transessuale brasiliana Gilberto, conosciuta come Kimberly, è stata pugnalata assieme all’amica Mariela. Ad ucciderle è stato Mirco Alessi, operaio 42enne separato e padre di un ragazzo, che ha confessato: da tempo i due avevano una relazione stabile ma, stando a quanto raccontato dall’omicida, lei gli avrebbe fatto continue richieste di denaro, minacciando di rendere pubblico il loro rapporto.
28 Giugno, Manuela Preceruti, 44 anni
Dorno (PV) – A uccidere Manuela, dopo un violentissimo litigio, è stato il convivente, Roberto Garini, 51 anni, infermiere, suo compagno da un anno. Dopo l’ennesima discussione, Manuela si era chiusa in casa, ma lui ha sfondato la porta e ha sparato a lei e alla figlia di lei, che si è salvata fingendosi morta.
27 Giugno, Bernadette Fella, 55 anni
Modena – Bernadette è stata strangolata dall’ex convivente, Armando Canò, 50 anni, che ha confessato il delitto. Già in passato si era reso colpevole di maltrattamenti verso la compagna.
23 Giugno, Simona Rossi, 50 anni
Piacenza – La maestra d’asilo è stata freddata dal marito, Davide Giuliani, titolare di un’armeria, che poi ha puntato l’arma contro se stesso. Ignoti i motivi del delitto-suicidio, dato che tutti li descrivevano come una “coppia perfetta”.
22 Giugno, Paola Borghi, 65 anni
Roma – Dopo un lungo interrogatorio, Lorenzo Borghi, 24 anni, ha confessato: è stato lui a uccidere Paola, sua madre, una ex dipendente Asl, perché, ha detto, non voleva rivelargli il nome del padre. L’ha soffocata con un cuscino.
19 Giugno, Maria Ungueranu, 9 anni
San Salvatore Telesino (BN) – Atroce il destino della piccola Maria, che ancora doveva compiere dieci anni: è stata violentata e poi affogata. Tra i sospettati c’è Daniel Petru Ciocan, un rumeno di 21 anni, amico di famiglia e ultimo ad aver visto la bimba in vita.
19 Giugno, Bruna Innocenti, 93 anni
Firenze – Ad uccidere l’anziana è stato il figlio, Carlo Davitti, 73 anni, che, andato a trovarla alla residenza assistenziale presso cui si era trasferita da poco, le ha sparato sulla terrazza, prima di uccidere anche se stesso.
18 Giugno, Virginia Quaranta, 32 anni
Lecce – Inizialmente ritenuta una morte naturale, quello di Virginia si è rivelato un omicidio solo in un secondo momento, di cui è accusato un collega psicologo cinquantenne con cui la ragazza aveva intrecciato una relazione clandestina.
15 Giugno, Angelina Fusco, 56 annni
Palma Campania (NA) – L’insegnante di scuola media è stata vittima del marito, Aniello Lamberti, noto ortopedico dell’ospedale di Nola. Lui le ha sparato, poi si è lanciato nel vuoto dal terzo piano della palazzina di sua proprietà.
14 Giugno, Fernando Thiago Batista, 30 anni
Roma – La transessuale brasiliana è stata uccisa a colpi di spranga. Ancora ignoto l’assassino.
14 Giugno, Ester Johnson, 36 anni
Benevento – La prostituta nigeriana madre di un ragazzo di 13 anni è stata uccisa a colpi di pistola e poi lasciata sui binari, fino a quando un macchinista ha notato il corpo. Anche per lei non si ha ancora il nome del responsabile, anche se si pensa appartenga al suo giro di clienti.
12 Giugno, Micaela Masella, 43 anni
Milano – L’ex compagno Giuseppe Pellicanò, pubblicitario 50enne, è accusato di aver staccato il tubo del gas della cucina per farla finita insieme a lei e alle loro due figlie piccole. L’esplosione che ha distrutto la palazzina uccidendo Micaela ha tolto la vita anche a due fidanzati marchigiani che abitavano nel bilocale adiacente, Riccardo Maglianesi e Chiara Magnamassa, entrambi 27enni. Ferite ma salve le due bambine di Micaela, di sette e undici anni.
11 Giugno, Maria Adeodata Losa, 87 anni
Sogno di Torre de’ Busi (LC) – L’anziana è stata uccisa da due coltellate dal suo vicino di casa, Roberto Guzzetti, 59 anni, che spesso andava a fare visita a Maria Adeodata e alla sorella più anziana, Leonilda, 96 anni, inferma e costretta a letto. Ad incastrarlo quattro impronte, due digitali e due palmari, che i carabinieri della scientifica hanno rilevato sulla tovaglia cerata sporca del sangue di Maria Adeodata.
10 Giugno, Rosa Grossi, 88 anni
Campoverde (LT) – A uccidere Rosa è stato suo figlio Giovanni Zanoli, 63 anni, nonostante inizialmente abbia tentato di inscenare una rapina. A scatenare la sua furia una lite per motivi banalissimi.
9 Giugno, Alessandra Maffezzoli, 46 anni
Pastrengo (VE) – Jean Luc Falchetto, l’ex convivente, ha confessato ai carabinieri di aver ucciso Alessandra, insegnante di scuola elementare, madre di due figli di 18 e 16 anni avuti da un precedente matrimonio. L’ha colpita con sette pugnalate che non le hanno lasciato scampo.
8 Giugno, Michela Di Baldo, 29 anni
Spilimbergo (PD) – Manuel Venier, 37 anni, ex guardia giurata, non accettava che Michela potesse ricominciare una nuova vita senza di lui. Così l’ha uccisa con 4 colpi di pistola, utilizzando un cuscino per ammortizzare il rumore degli spari. Poi si è suicidato con la stessa arma. I corpi sono stati trovati sul pavimento della cucina. Si erano lasciati da pochissimi giorni.
7 Giugno, Lavdije Kruja, 41 anni
Isole Serafini (PC) – Dea, così la chiamavano gli amici, era arrivata in Italia circa dieci anni prima con il marito, da cui poi si era separata. Il pomeriggio del 30 maggio, l’ultimo in cui è stata vista in vita, è uscita per andare a San Colombano al Lambro, dove era attesa per un colloquio di lavoro. Invece quel pomeriggio Dea ha incontrato il suo assassino. Qualcuno l’ha strangolata e gettata nel Po.
7 Giugno, Federica De Luca, 30 anni
Taranto – L’arbitro di pallavolo e madre di un bambino di 4 anni è stata uccisa dal marito, dal quale voleva separarsi, Luigi Alfarano, di venti anni più grande. L’uomo ha poi compiuto il gesto peggiore, uccidendo anche il figlioletto, prima di spararsi.
1 Giugno, Kamaljit Kaur, 63 anni
San Felice (MO) – Kamaljit è stata uccisa da un vicino di casa, Enrico Guerzoni, 58 anni, operaio che abitava al piano terra della palazzina in cui viveva anche la donna, con cui, secondo i vicini, in passato c’erano stati dissapori.
30 Maggio, Maria Teresa Meo, 40 anni
Cassina de’ Pecchi (MI) – Ha provato disperatamente a difendersi, Maria, mentre il marito la accoltellava. Giulio Carafa, 45 anni, ha poi usato lo stesso coltello per togliersi la vita.
29 Maggio, Isabella Panzella, 69 anni
Pertosa (SA) – Il corpo senza vita di Isabella è stato ritrovato lungo la Statale 19: era al centro della strada, con una ferita alla testa, con evidenti segni di strangolamento, indossava una tuta ed era scalza. Gli inquirenti hanno puntato l’obiettivo su un parente della donna, che avrebbe anche avuto dei complici.
29 Maggio, Sara di Pietrantonio, 22 anni
Roma – Ne ha parlato la cronaca nera per giorni: Sara è stata inseguita, speronata, poi strangolata e infine bruciata dall’ex fidanzato, Antonio Paduano, che non sopportava la fine della storia e il fatto che lei avesse ripreso a frequentare un compagno di scuola. Dopo un incontro chiarificatore davanti alla madre di lei, il ragazzo ha pedinato l’auto di Sara, l’ha speronata per convincerla a scendere, poi l’ha inseguita per ucciderla.
27 Maggio, Danielle Claudine Chatelain, 72 ann
Perugia – Dopo ore di interrogatorio Renata Kette, pregiudicata albanese di 53 anni 16 anni in galera alle spalle per rapine e droga, ha confessato l’omicidio di Danielle: quest’ultima voleva cacciarla di casa, dopo che le era stato assegnato un alloggio dal comune. Le due avevano continuato a vivere insieme anche dopo la morte, avvenuta in febbraio, della figlia dell’anziana, Sara, 48 anni, di cui la Kette era la compagna.
22 Maggio, Anna Recalcati, 69 anni
Latina – Anna è stata uccisa dal marito, Ernesto Cardosi, 72 anni, che le ha sparato un colpo a bruciapelo in testa lasciandola sul letto, prima di sedersi ad aspettare sul divano. A dare l’allarme alle forze dell’ordine il figlio della coppia. Ignaro il movente che spinto Cardosi all’omicidio.
17 Maggio, Deborah Desiree Fuso, 25 anni
Magnago (MI) – Arturo Saraceno, l’ operaio di 32 anni a cui l’11 agosto avrebbe detto “sì”, le ha tirato la prima coltellata mentre erano ancora all’interno della mansarda dove convivevano da sei anni. Lei ha provato a fuggire, ma lui l’ha rincorsa, colpendola fino a ucciderla. Tutto è partito da una banalissima lite, dove i due cercavano di chiarire delle questioni in sospeso prima del matrimonio.
15 Maggio, Natalia Gorbati, 38 anni
Roma – È stato lo stesso l’assassino, Ghenadie Gontea, un moldavo di 41 anni, marito della sorella di Natalia, ad aprire la porta ai carabinieri, subito dopo averli chiamati per dire cosa aveva fatto. Natalia, a Roma solo temporaneamente per sostituire la sorella, tornata in Moldavia, è stata uccisa con un coltello e poi presa a martellate.
15 Maggio, Michela Noli, 31 anni
Firenze – 47 coltellate hanno ucciso la povera Michela. Ad infliggergliele il marito, Mattia Di Teodoro, da cui si era separata circa un mese prima. Lui l’ha contattata con una scusa, ma una volta in macchina l’ha uccisa, poi si è suicidato. A casa di Mattia è stato trovato un biglietto in cui lui chiedeva scusa ai genitori e ai suoceri.
12 Maggio, Mariangela Mancini, 33 anni
Borgorose (RI) – Mariangela era scomparsa da Borgorose ed è stata ritrovata morta in un bosco nella frazione di Spedino con gli indumenti asciutti, nonostante la notte della sua sparizione avesse piovuto abbondantemente. Una circostanza che spingerebbe a pensare che il suo corpo sia stato posizionato lì solo in un secondo momento. L’autopsia ha accertato che la giovane è morta strangolata.
30 Aprile, Mariana Szekeres, 19 annni
Palma Campania (SA) – Mariana si prostituiva, era una escort di alto bordo; il suo cadavere è stato ritrovato seminudo, i segni di uno strangolamento ben evidenti. La giovane giaceva senza vita nello stesso posto in cui, 5 mesi prima, era stata ritrovata la 34enne Alina Roxana Ripa, che nel maggio del 2015 era giunta in Italia dalla cittadina romena Gala. Ancora ignoto il colpevole.
26 Aprile, Slavica Kostic, 38 anni
Trieste – La badante della ragazza serba residente a Trieste è stato rinvenuto in una cava sul Carso, dove era stata sepolta dopo essere stata uccisa dal marito, il 61enne Dragoslav Kostic, reo confesso. Gli inquirenti ipotizzano che l’origine del delitto sia stata una contesa sull’appartamento di Trieste, che Kostic aveva acquistato ma risultava intestato a Slavica.
21 Aprile, Annalisa Bartolini, 67 anni
Firenze – Annalisa è stata trovata morta nella sua abitazione di via Svizzera, alla periferia sud di Firenze: è stata strangolata a mani nude. Tre giorni più tardi il marito, Luigi Benelli, è stato trovato impiccato in una sua proprietà fuori città. Accanto al corpo un biglietto in cui confessava di aver ucciso la moglie: “Perdonatemi”.
20 Aprile, Assunta Finizio, 50 anni
Roma – Assunta è stata uccisa da quattro colpi di pistola, in un bar dove si era fermata a prendere un caffè. A premere il grilletto il marito, August Nuccetelli, 51 anni. Lei lo voleva lasciare dopo che lo aveva cacciato di casa in seguito a un tradimento.
16 Aprile, Emila Casarin, 66 anni
Borbiago di Mira (VE) – A sparare ad Emilia è stato il suo compagno da trent’anni, Gianfranco Pavan, 75 anni, condannato da un tumore alle ossa. A tragedia compiuta, nel corso della telefonata fatta a una parente, Pavan avrebbe detto di avere ucciso «per sbaglio» la povera donna. Ma nessuno saprà mai la verità: si è sparato anche lui.
13 Aprile, Liliana Bartolini, 51 anni
Miravalle di Molinella (BO) – Liliana è stata uccisa dal marito, Andrea Balboni, tassista di 52 anni, che ha fornito però agli inquirenti una versione dei fatti secondo cui il delitto sarebbe stato un incidente, in seguito ad una lite scoppiata perché Liliana lo aveva aggredito per una sua relazione clandestina. Ma tale versione risulta non essere compatibile con il tipo di ferite presenti sul corpo della povera Liliana.
11 Aprile, Valentina Tarallo, 29 anni
Ginevra (Svizzera) – Si era trasferita in Svizzera da un paio d’anni, Valentina, per seguire un dottorato di Fisiologia cellulare e metabolismo. Era l’orgoglio dei suoi genitori, che ad oggi non hanno ancora un nome del responsabile della sua morte. Il principale sospettato è un senegalese di 36 anni, Djiby Ba espulso dall’Italia nel 2014 per maltrattamenti alla moglie italiana: qualche vicino di casa ha detto di aver visto nei pressi dell’appartamento della ragazza un uomo che sembra corrispondergli. Forse i due avevano intrecciato una relazione che Valentina, però, aveva poi interrotto.
11 Aprile, Fiorella Radaelli, 66 anni
Barlassina (MB) – Fiorella è stata uccisa dal marito Giuseppe Gallina, 70 anni, bancario in pensione: l’ha sgozzata e poi ha tentato di impiccarsi al balcone al primo piano della sua villetta a schiera, Ma la corda si è spezzata, e lui è precipitato nel vuoto, morendo. A trovarli una parente andata a far loro visita. La coppia, molto riservata, litigava spesso perché Fiorella aveva il vizio del gioco d’azzardo.
10 Aprile, Liliana Mimou, 27 anni
Limbiate (MI) – La parrucchiera è stata strangolata dall’ex fidanzato, Davide Perseo, dopo un violento litigio. La ragazza aveva paura da tempo dell’ex compagno, e lo aveva anche confidato alle amiche. A carico dell’assassino non c’erano denunce di violenza, anche se negli archivi della forze dell’ordine risultano due interventi dopo liti violente tra lui e Liliana. Il primo, all’esterno del negozio di parrucchiera dove lavorava la giovane, nel marzo 2015; il secondo, un mese dopo, durante una discussione violentissima, proprio nel parcheggio dove si è consumato l’omicidio.
9 Aprile, Moira Giacomelli, 43 anni
Villa di Tirano (SO )- Del brutale omicidio di Moira è accusato Enrico Ferrari, 70 anni, reo confesso, arrestato per i numerosi fendenti inferti alla vedova di suo figlio Simone, morto per un infarto a soli 40 anni. Moira è stata colpita in casa del suocero, dove si era fermata, prima di iniziare il turno di notte alla casa di riposo del paese, per prendere un po’ di abiti per sé e per i due figlioletti di sei e quattro anni rimasti da sua madre. Lui l’ha uccisa perché, dice, Moira non voleva più fargli vedere i nipotini.
7 Aprile, Franca Ranghino, 81 anni
Vercelli – Franca è stata massacrata di botte dalla figlia, Cristina Carenzo, 45 anni, commercialista molto nota a Vercelli. Le prime indagini raccontano un rapporto problematico tra la Carenzo e la madre, che pare soffrisse di un lieve disagio psichico: le due vivevano insieme dal giugno dell’anno scorso, nella casa dove prima l’assassina abitava col marito, poi trasferitosi ad Albisola insieme alla figlia.
5 Aprile, Elena Salmaso, 73 anni
Ferrara – Francesco De Scisciolo, 74 anni, ex ingegnere dell’Utf e Ufficio Dogane, pensionato originario di Lecce ma ben conosciuto in città per la sua attività nell’Unitalsi, ha ucciso la donna che è stata sua moglie per quarant’anni: una ferita inferta alla gola con un coltello mentre lei dormiva. Poi è andato a costituirsi dai carabinieri.
5 Aprile, Monica De Rossi, 47 anni
Grisignano di Zocco (VC) – Uccisa a coltellate dall’ex fidanzato. È morta così Monica, titolare di un’agenzia immobiliare che portava il suo nome, madre di tre figli (due di 26 e 22 anni avuti dal marito e un ragazzo di 16 anni, avuto da un altro compagno). Ad ucciderla Davide Tomasi, personal trainer di 38 anni, con cui la donna aveva avuto una breve relazione. Lui l’aveva contattata con la scusa che aveva bisogno di trovare casa ma, proprio nella villetta che Monica gli stava mostrando, si è consumata la tragedia.
31 Marzo, Sabina Iuliana Chis, 29 anni
Capaccio (SA) – Per gli inquirenti ad uccidere l’ex prostituta di origine romena è stato Costantin Barbu, 29 anni, compagno di Sabina e come lei di origine romena. Che si è poi impiccato con una corda alla doccia del bagno. Secondo una prima ricostruzione, Barbu e Sabina, che aveva due figli in Romania accuditi dalla madre, hanno litigato tutta la notte. Da tempo i due erano ai ferri corti, molto probabilmente a causa delle difficoltà economiche che stavano attraversando. A morire nell’incendio appiccato alla casa vacanze di Torre del Mare, però, è stato anche il figlioletto della coppia, Sebastiano Alessio, di appena due mesi.
19 Marzo, Rosa Landi, 59 anni
Sestri Ponente (GE) – Voleva lasciare il marito, Ciro Vitiello, 65 anni, perché non sopportava più le sue scappatelle. Non ha fatto in tempo, però, perché Vitiello, dipendente in un’agenzia di pompe funebri, le ha sparato cinque colpi di pistola al culmine dell’ennesima lite, dopo cena.
19 Marzo, Laura Germignani, 67 anni
Novara – Maurizio Calderini, 69 anni, il marito, uno degli avvocati civilisti più noti di Novara, è il responsabile del delitto. Da una prima ricostruzione fatta avrebbe sparato alla moglie per poi rivolgere l’arma, un fucile da caccia regolarmente denunciato, contro se stesso. Nel 2013 la coppia aveva perso il figlio Marco, 35 anni, per leucemia.
6 Marzo, Mirella Guth, 64 anni
Verona – Mirella è stata uccisa dal marito, che ha ferito gravemente anche il figlio 37enne, Davide Righetti, nato autistico. Giancarlo, 64 anni, pensionato, ha poi tentato di uccidersi.
3 Marzo, Mariana Caraus, 24 anni
Cavino di San Giorgio delle Pertiche – A uccidere la bellissima Mariana è stato l’ex fidanzato, il 33enne Karl Christian Neumeyer, tedesco, arrivato da Monaco di Baviera con una auto, presa a noleggio, un mazzo di mimose e una semiautomatica. Anche lui non sopportava la fine della loro storia, durata tre anni. Le ha sparato poi ha rivolto l’arma contro se stesso.
1 Marzo, Gisella Nano,58 anni
Roma – A uccidere l’ insegnante di danza di una scuola jazz è stato il marito, Carlo Revetria, 64 anni, ex colonnello in pensione. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l’ufficiale in pensione avrebbe strangolato la moglie, per poi colpirla con un vaso in testa e ucciderla Poi la telefonata ai carabinieri, prima di impiccarsi.
26 Febbraio, Maria Askarov, 51 anni, e Rodica Monteanu, 31 anni
Fenil del Turco (RO) – Fatta inginocchiare e giustiziata sotto gli occhi dei figli dall’ex marito, Afrim Begu, 42enne muratore albanese da cui Rodica, operaia in una fabbrica di confezioni, si era separata, tornando a vivere con la madre, Maria Askarov. L’assassino non ha avuto pietà per la ex moglie e per la ex suocera. Dopo il doppio omicidio si è tolto la vita. I figli di 11 e 2 anni e l’altro figlio di Maria Askarov, di 17 anni, si sono nascosti in bagno.
23 Febbraio, Anna Maria Luci, 55 anni
Molochio (RC) – È stato Salvatore Morabito, pensionato, 65 anni, suo marito da moltissimi anni, a premere il grilletto di un fucile da caccia contro Anna Maria, dopo una lite per banali motivi.
20 Febbraio, Marianna Luberto, 7 mesi
Cosenza – Il delitto più atroce che si possa immaginare è stato compiuto da Giovanna Leonetti, 37 anni, biologa. La Leonetti soffriva di depressione post partum e, dopo aver ucciso Marianna, ha tentato di suicidarsi ingerendo dei barbiturici.
13 Febbraio, Ernestina Bianca Chiari, 73 anni
Cremona – Un altro marito che si trasforma in carnefice. Quello di Ernestina è Libero Marini, 77 anni, che le ha tolto la vita con una coltellata alla gola.
13 Febbraio 2013, Larisa Elena, 12 anni, e Mirela Balan, 41 anni
Albaredo d’Adige (VR) – La sola colpa della piccola Larisa è stata quella di vedere il fratello 20enne, Andrei Filip, uccidere la mamma Mirela. Da tempo i rapporti tra mamma e figlio erano tesi: Mirela voleva che Andrei se ne andasse di casa. Fino al degenero, in cui il ragazzo ha ucciso entrambe le donne.
2 Febbraio, Marinella Pellegrinelli, 55 anni
Brescia – Paolo Piraccini, 57 anni, titolare di una pizzeria da asporto, il marito di Marinella, l’ha uccisa dopo una lite a coltellate. Poi ha chiamato il cognato: “Ho ucciso Marinella. Adesso vado ad ammazzarmi” gli ha detto. È morto in uno scontro frontale contro un tir.
1 Febbraio, Luana Finocchiaro, 41 anni
Misterbianco (CT) – Madre di due bambini avuti dal marito e di un altro, avuto dall’ultimo compagno, Vincenzo di Mauro, 37 anni, Luana è stata strangolata proprio da quest’ultimo. Di Mauro, nel 2000, era stato arrestato e condannato a 11 anni per un omicidio dettato dalla gelosia, e nel 2012 di nuovo per delle lesioni a carico di Luana.
27 Gennaio, Anna Giordanelli, 53 anni
Cetraro (CS) – Anna, medico di base, sposata e madre di tre figli, è stata aggredita e uccisa dall’ex cognato, Paolo Di Profio, 46 anni, infermiere, mentre faceva jogging. Il movente del delitto sarebbe legato alla fine del matrimonio di Di Profio con la sorella di Anna, che l’uomo non accettava e di cui riteneva responsabile Anna.
22 Gennaio, Nerina Zennaro Molinari, 87 anni
Trieste – Nerina è stata uccisa da Tiziano Castellani, 42 anni, ex rappresentante di aspirapolvere dimessosi qualche anno fa dopo una serie di truffe messe a segno ai danni di anziani. Castellani è accusato di aver ucciso Nerina colpendola con un battitappeti per derubarla dei pochi soldi che teneva in casa, poi ha inscenato il finto suicidio di Nerina tagliando il tubo del gas.
22 Gennaio, Patrizia Alvigini, 54 anni
Recco (GE) – Luca Gervino, 27 anni, è il responsabile della morte di sua madre. Patrizia è stata strangolata: lo proverebbero le profonde ecchimosi riscontrate sul collo.
15 Gennaio, Isabella Noventa, 55 anni
Albignasego (PD) – Si è parlato a lungo in tv e sui giornali della scomparsa di Isabella, e molte volte è stato intervistato Freddi Sorgato, maestro di ballo e fidanzato con la donna. Ma, con la complicità della sorella Debora e dell’amica Manuela Cacco, è stato proprio lui ad uccidere Isabella. Il corpo della povera donna, però, non è stato ancora recuperato.
13 Gennaio, Gloria Rosboch, 49 anni
Castellamonte (TO) – Sparita il 13 gennaio, Gloria è stata ritrovata cadavere il 19. Ad ucciderla, soffocandola, per gli inquirenti è stato Gabriele Defilippi, 22 anni, ex alunno di Gloria già indagato per una truffa da 187mila euro nei confronti della donna, con la complicità di Roberto Obert, 54 anni, ex commerciante, amante e complice di Defilippi. I due, però, si accusano a vicenda.
12 Gennaio, Nelly Pagnussat, 78 anni
Mestre (VE) – Nelly è stata uccisa a martellate dal vicino di casa, Riccardo Torta, 68 anni, un uomo con problemi psichici che aveva già ucciso in passato, e che, dopo l’arresto, non ha detto una parola per spiegare quanto successo.
11 Gennaio, Nadia Guessons, 45 anni
Cremona – Saddike Chabli, 57 anni, il marito da cui Nadia voleva separarsi, l’ha strangolata nel sonno. Nonostante i vicini parlassero di una coppia serena, già nel 2012 Nadia aveva sporto denuncia per maltrattamenti.
9 Gennaio, Ashley Olsen, 35 anni
Firenze – Questa bella ragazza americana, da quattro anni in Italia, è stata strangolata. Non dal fidanzato, Federico Fiorentini, come gli inquirenti in un primo tempo pensavano, ma da Cheik Tidiane Diaw, 27 anni, incontrato occasionalmente.
8 Gennaio, Bonaria Sanna, 80 anni
Sassari – A uccidere la pensionata è stato il nipote, Tore Usai, 35 anni, disoccupato con precedenti per reati legati alla droga, che ha confessato. L’ipotesi di incidente domestico, raccontata in u primo momento dall’uomo, è durata poco: secondo i primi accertamenti, quando Usai ha dato l’allarme la zia era morta da qualche ora. La storia della caduta accidentale ha perso credibilità e si è rafforzata così la tesi dell’omicidio, confermata dalla Scientifica.
8 Gennaio, Marina, 30 anni e Katia Havriluk, 4 anni
Licola (NA) – Atroce il delitto compiuto da Volodymir Havrylyuk, 44 anni, ucraino, che ha massacrato Marina, sua moglie, e la figlioletta Katia, di 4 anni, sordomuta, a colpi d’ascia. L’omicida è poi morto all’ospedale di Pozzuoli poche ore dopo il ricovero. Forse un messaggio ricevuto da Marina all’alba il movente dell’omicidio.
4 Gennaio, Gemma Majerotto, 68 anni
Milano – Dieci giorni di agonia, ma alla fine Gemma non ce l’ha fatta a sopravvivere all’aggressione del figlio, Giovanni Bonelli, ingegnere di 35 anni, sposato e padre di due bambini. Già la vigilia di Natale aveva tentato di strangolare la madre, e solo l’intervento del padre era riuscita a salvarla. Ma nulla, purtroppo, è servito a salvarla nel secondo tentativo fatto dall’uomo, ospite da qualche giorno in casa dei genitori per via della sua insonnia.
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