Se la parità dei generi nella società moderna dovrebbe essere ormai un dato di fatto, in verità è tutt’altro che così.
C’è chi, infatti, in altre parti del mondo, vive sotto una dottrina fortemente maschilista e reputa ancora la donna come un essere inferiore rispetto all’uomo. Assurdo ma, purtroppo, reale.
Esistono addirittura dei luoghi strettamente proibiti alle donne, alcuni per religione, altri per tradizione… Fatto sta che, se sei donna, l’acceso ti è automaticamente negato.
Scopriamo insieme i luoghi del mondo proibiti alle donne.
Tempio di Ayyappan, India
Il tempio di Ayyappan, situato nello Stato di Kerala, in India, vieta l’ingresso a tutte le donne di età compresa fra i 6 e i 60 anni (periodo, In India, per il quale la donna viene ritenuta fertile).
Il motivo di tale ragione si annida nell’antica religione induista e nello stesso Dio Ayyappan venerato in suddetto tempio: la divinità sarebbe un “bramhachari”, ovvero ha fatto voto di castità.
Per questo motivo, la presenza femminile in questo tempio viene vista inappropriata.
Monte Athos, Grecia
Il Monte Athos, presenta un divieto di accesso antico, che non si applica solo alle donne ma si estende anche agli animali domestici di sesso femminile.
Una credenza sostiene che la presenza delle femmine inibisca il percorso verso l’illuminazione spirituale dei monaci che vi abitano.
Il Monte Athos è conosciuto come una “montagna sacra”, infatti è autogovernata e accessibile solo tramite traghetto.
Arabia Saudita
Entrare in Arabia Saudita non è difficoltoso solo per il sesso femminile, ma per chiunque: per accedervi, le donne devono presentare una specifica domanda e devono essere accompagnate da un parente di sesso maschile.
Anche qualora si attenga il via libera per entrarci, vivere in Arabia Saudita può essere davvero difficoltoso per una donna poiché avrà bisogno di un uomo per fare tutto.
Inoltre, in questo stato alle donne non è consentito guidare.
Burning Tree Club, USA
Il Burning Tree Club è un enorme campo da golf situato nel Maryland, negli USA.
In passato, è stato costruito come luogo per le relazioni di politica negli Stati Uniti, per questo motivo ogni membro della Suprema Corte Federale ne è un membro ufficiale.
Purtroppo, per le donne non è possibile accedervi.
Monte Omine, Giappone
Il Monte Omine, situato in Giappone, è patrimonio dell’Unesco dal 2004.
Purtroppo solo gli uomini possono percorrere i sentieri che conducono al tempio buddista.
Le donne rappresentano una distrazione per i pellegrini religiosi che dovrebbero essere immersi nel rigido raccoglimento.
Haji Ali Dargah, India
Torniamo nuovamente in India: Il Haji Ali Dargah è uno dei monumenti più rappresentativi di Mumbai, dedicato ad un santo del quindicesimo secolo.
Le autorità spiegano che è completamente anti-islamico permettere alle donne di visitare le tombe.
Venne emesso un permesso che consentì al sesso femminile di entrare, ma fu revocato nel 2012.
Tour de France e Giro d'Italia
A nessuna donna è permesso di partecipare né al Tour de France, né al Giro d’Italia.
Per il sesso femminile hanno creato delle competizioni sportive parallele simili… Purtroppo, come spesso succede, se ne parla sempre poco e risultano così molto meno celebri delle gare maschili.
Stadi di calcio, Iran
Alle donne iraniane non è possibile accedere ad alcun tipo di stadio di calcio. A ricordarlo sono gli innumerevoli cartelli fuori dalle strutture sportive.
Un celebre caso di protesta fu quello della giovane ventiduenne Shakiba. La ragazza, il 13 maggio 2016, si travestì da uomo, riuscendo così ad entrare, evadendo i controlli della polizia locale.
Templi Indù in India e Indonesia
Nei templi Indù in India e Indonesia è vietata la visita alle donne che si trovano in periodo mestruale.
Le donne mestruate infatti sono considerate impure e in alcuni paesi il divieto è ormai oggetto di contestazione ma, purtroppo, ancora attivo.
Basti pensare che qualche secolo fa, le donne mestruate non potevano avvicinarsi all’altare nemmeno nelle chiese cattoliche.
Seggi elettorali, Città del Vaticano
Alle donne non è possibile accedere, né votare ai seggi elettorali della Città del Vaticano, questo perché l’arduo compito di eleggere il nuovo Pontefice è dei cardinali (tutti uomini).
Isola Okinoshima, Giappone
Si tratta di un’isola (grande circa un chilometro quadrato) situata nel tratto di mare che separa il Giappone dalla Corea del Sud.
L’entrata all’isola Okinoshima è proibita alla donne poiché risulterebbe la sede di una divinità, per questo motivo l’intero territorio è considerato un immenso santuario.
La cosa davvero buffa è che, nonostante il divieto di accesso per le donne, il tempo che l’isola ospita è dedicato ad una dea, più precisamente la dea del mare Tagorihime.
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