“Certi amori non finiscono”, cantava una famosa canzone. Ma certi amori finiscono eccome, invece. E spesso finiscono male, con fiumi di lacrime e recriminazioni. E una casa piena di oggetti che ti ricordano lui, o lei, e che per questo diventano dolorosi anche solo da guardare.
Love storage è un progetto divertente, dolce e un po’ malinconico, che con grande ironia ha debuttato il giorno di San Valentino. Avete presente il classico gesto di raccogliere in una scatola tutti gli oggetti di cui sopra e nasconderla in un angolo buio del garage/bruciarla/buttarla nel cassonetto? Love storage ha fatto di meglio. Dal sito:
Love Storage è un progetto di scatole di ex.
Dai, le scatole degli ex. Quelle in cui, alla fine di una relazione, mettiamo tutti gli oggetti che ci siamo scambiati durante due mesi, tre anni, una notte insieme. Dove mettiamo i dischi, i calzini, a volte i libri, i braccialetti. Abbiamo deciso di raccontarle solo tramite 5 oggetti e pochi altri elementi: una canzone, la città, qualcosa che si vuole dire. Tutto in forma anonima, ovviamente. Vogliamo condividere ex storie d’amore – non fare gossip.
Questo è quanto dicono i creatori del progetto. In pratica: vuoi fare un gesto liberatorio, lasciarti alle spalle una storia d’amore finita male? Metti in una scatola cinque oggetti significativi, racconta la loro storia e inviala. Per noi lettori è una meraviglia, storie d’amore tenere e disastrose in pillole dal gusto amarognolo. Ma spesso divertente. Ogni racconto ha un titolo, il titolo di una canzone scelta da chi invia la propria scatola. Ovviamente si tratta di brani significativi, brani che sono stati importanti per i protagonisti di quella storia.
Il progetto è nato da Lucia Moschella e Flavio Nuccitelli (nel sito vediamo anche le loro scatole, ovviamente però senza racconto scritto). Ogni volta che si incontravano parlavano dei loro ex. Così è iniziato Love Storage, un prodotto piacevole alla lettura quanto alla vista (le immagini degli oggetti, disposti su un tavolo e fotografati dall’alto, sono Instagram livello master). Ecco cosa ci dicono Lucia e Flavio del loro progetto:
Le storie d’amore si vivono, si consumano, e poi s’inscatolano. Love Storage è il posto in cui sono gli oggetti a raccontare i vostri giorni insieme. Senza filtro, giudizio e nomi. Per il puro gusto di raccontare delle storie d’amore. È finita? Scoperchia la tua scatola e raccontacela.
Pubblichiamo le foto delle scatole pubblicate finora, ognuna con un breve estratto di ogni storia. Buona lettura!
"Unchained Melody", The Righteous Brothers
“Nessuno avrebbe scommesso un centesimo sulla nostra storia, eravamo così diversi: ‘Non ci comprenderemo mai del tutto ma potremo assai più che comprenderci’, diceva la nostra citazione preferita trovata in un Bacio Perugina. E invece arrivammo allo scambio delle promesse e al posto dei fiori lui mi portò dei melograni”.
"Verranno a chiederti del nostro amore", Fabrizio De André
“Io ero la ‘comunista’ della scuola, lui andava in discoteca e vestiva Burberry. In pratica mi fece scoprire il lato O.C. della vita. Cambiai molto, diversi non mi riconoscevano più. La storia finì per giovinezza, e per la gelosia un po’ pressante di lui”.
"Man down", Rihanna
“Domani, domani: era tutto domani. Non ha mai concluso mezza cosa di quelle che diceva. Come ho fatto a stare con lui? C’era qualcosa in questo fatto che eravamo così diversi. Nel fatto che mi avesse scelto, anche se non ero tanto ‘artista’ come lui. A volte ti fa stare bene. A volte no”.
"I wanna dance with somebody", Whitney Houston
“Avere un ragazzo a distanza è abbastanza impegnativo, avere un ragazzo dall’altra parte del mondo con sei ore di fuso orario è veramente uno strazio. Però, l’intensità con cui leggi i messaggi che ti arrivano, o quella scarica che ti parte quando esci dal gate all’aeroporto, sono immense. È stato bello, bellissimo, molto complicato. Lo rifarei diecimila volte, ma sono contento che sia finita”.
"Io voglio vivere", Nomadi
“Lui ha rappresentato la mia storia adolescenziale. Io 15, lui 17. Siamo cresciuti insieme in questo viaggio lungo sette anni. Un amore vissuto in gran parte a distanza, ma ricordo che cercavamo di vivere fino in fondo ogni attimo che ci era concesso”.
"Iris", Goo goo dolls
“Il pinguino era suo, un giorno venne a dormire da me e lo tirò fuori dallo zaino. Ridemmo. Il giorno dopo, quando se lo dimenticò, le dissi che l’avrei voluto tenere, perché mi faceva pensare a lei quando non dormivamo insieme.
… Eravamo piccoli”.
"Ultimo amore", Vinicio Capossela
“Ultima conversazione, casa sua: parlando del futuro, dice un secco: ‘Vai fuori’, e io, cinematograficamente, mi avvio alla porta. Lui, invece, intendeva ‘Vai all’estero’. Scoppiammo a ridere, nonostante io lo stessi lasciando. Siamo gli amici più assurdi che esistano al mondo”.
"Krafty", New Order
“I suoi avevano un negozio di artigianato etnico. Ci lavorammo insieme, per un mese dell’estate 2005. O meglio: lei ci lavorava. Io, anche se facevo la mia parte, volevo solo stare con lei. I primi sguardi, il primo bacio, i primi soldi guadagnati e spesi male. Tutte cose che sono rimaste. Come il legno di Bali: a distanza di quasi 10 anni, la mia stanza è un tempio balinese.”
"Canzone", Lucio Dalla
“Aveva piovuto ed eravamo a casa tua, non avevo un vestito che fosse asciutto. Mi hai consigliato di farmi una doccia calda per non prendere un raffreddore. Appena esco dalla doccia, circa mezz’ora dopo, guardando verso il tuo letto ho notato i miei vestiti e quel biglietto. ‘Per te amore mio’. Me li avevi asciugati con il phon”.
"Singapore", I nuovi angeli
“Ci siamo conosciuti in un viaggio in macchina, da Caserta a Torino. Lei di Torino, io di Palermo. Avevo iniziato a fumare da poco. Il sapore delle sigarette era del tutto nuovo, i pacchetti erano iconici, li si esibiva come un distintivo”.
"Paranoid android", Radiohead
“Ancora oggi non ho dubbi che sarebbe potuta essere la ragazza con cui trascorrere tutta la vita. Ci siamo incontrati in un momento sbagliato e dovevamo lasciarci liberi di andare. Io a Londra ci sono stato 8 mesi, poi sono tornato, lei dopo Bolzano si è trasferita a Lione, è ancora lì”.
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