Partito nel marzo 2016 dal social cinese Weibo, l’ A4 Waist Challenge ha (purtroppo) preso piede in gran parte del mondo nel giro di pochissimo tempo, aiutato dalle condivisioni via Web e dal passaparola che lo hanno reso un fenomeno virale. La folle sfida di (presunta) bellezza non consiste in altro se non posizionare un foglio di carta di dimensione A4, corrispondente a 21 centimetri di larghezza, sul proprio punto vita, per vedere se quest’ultimo riesca a “scomparire” dietro il rettangolo di carta. Se questo accade, ciò significa, almeno secondo la contorta logica delle ideatrici della sfida, che siete magre, in caso contrario -sempre secondo loro, ovviamente- sarebbe consigliabile una dieta. Una follia che non ha nessun criterio scientifico, naturalmente, e non ha fondamenta credibili, ma che sfrutta soltanto l’immensa insicurezza di molte giovanissime rispetto al proprio aspetto fisico, e la facilità con cui queste possono esser manipolate, suggerendo ideali fittizi e per nulla salutari di bellezza. Come è possibile che il punto vita venga nascosto da appena 21 centimetri di foglio? Infatti non lo è, almeno nella maggior parte dei casi, tanto che le sole che sono riuscite a superare l’assurda competizione sono proprio le adolescenti asiatiche, dotate, com’è risaputo, di una corporatura fisica decisamente minuta, per natura.
Se quindi, magari incuriosite, avete provato anche voi la #A4 Waist Challenge senza superarla, non dovete affatto preoccuparvi: non è indice di sovrappeso, che in ogni caso deve essere valutato e tenuto sotto controllo con l’aiuto di un medico, non certo con follie di questo genere, che rischiano solo di fomentare fenomeni gravi come l’anoressia o la bulimia.
Le uniche risposte intelligenti alla sfida sono arrivate, proprio via social, da alcune ragazze che, fortunatamente, dimostrano di non lasciarsi suggestionare e ci tengono a sottolineare -dato che sembra essercene ancora bisogno- che la bellezza di un corpo femminile non sta nel mostrare le ossa, e comunque non va giudicata grazie a un foglio di carta. Bravissime!
Chiara e i Suoi Scatti per Uscire Finalmente "Dal Buco Nero dell'Anoressia"
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Partita dal social cinese Weibo, la sfida è diventata virale
Migliaia di ragazze hanno deciso di testare la propria magrezza
Il vostro punto vita misura 21 cm? Allora siete magre
Dalla cina la folle sfida beauty si è estesa in tutto il mondo
Tutte alla ricerca di un'assurda e inesistente perfezione fisica
Un vero e proprio schiaffo alle lotte contro anoressia e disturbi alimentari
E la A4 Challenge non è l'unica folle sfida estetica...
... ci sono anche la #Bellybutton Challenge e l' #IPhone6knees
Per fortuna, però, ecco alcune risposte intelligenti
Charlotte Howard ha risposto così sul suo profilo Instagram alla assurda sfida del foglio A4.
Un video per rispondere alla folle sfida
Questa ragazza ha invece postato un video dove si vede del nastro adesivo sulla sua pancia, a comporre la scritta #NoPaperThin, ossia no alla magrezza di carta.
La risposta di Daniela Rincon
La ragazza ha mostrato un cartello con scritto “Perché tutto ciò che sono non si misura con una sfida” e l’hashtag “Il mio corpo non è una sfida”.
Ecco come ha risposto Valentina Varror
Un’altra ragazza che ha dato l’unica risposta intelligente possibile alla sfida dell’A4: “Valgo davvero quanto un pezzo di carta? Io voglio le vere curve!”
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