“Sono 35 anni che faccio ridere e oggi non c’è nessuno che mi fa sorridere. Però vado avanti”.
Nelle parole di Marco Della Noce c’erano tutta la tristezza, l’amarezza, per un destino che, dopo anni di successo e di fama, l’ha abbandonato relegandolo nel peggiore degli incubi, costretto a dormire in auto e tenuto forzatamente separato dai suoi figli. Ma c’era anche tutta la dignità, nelle parole dell’ex comico di Zelig, di chi non vuole suscitare del facile pietismo né si lascia passivamente andare al vittimismo che, in una situazione del genere, verrebbe facile. C’era ancora, là in fondo, l’ottimismo e la positività che, a ben pensarci, sono il motivo stesso per cui esistono i comici, e anche se la luce in fondo al tunnel sembra ancora lontana, Marco non ha perso la voglia di lottare. Se non per sé, almeno per i suoi tre ragazzi.
Oggi la sua situazione, se non proprio risolta, è almeno migliorata, è riuscito a recuperare almeno la possibilità di avere un tetto sotto la testa, e a recuperare la stima dei suoi figli, nonostante i rapporti con la ex moglie rimangano invece piuttosto freddi, per usare un eufemismo.
Qualcosa è ripartito – ha spiegato nell’ottobre 2018 al quotidiano La Verità – È come se dicessi al mio ambiente che sono pronto. L’associazione di Di Sabato mi ha trovato dei contratti da testimonial. Poi c’è Zelig Tv di Giancarlo Bozzo. Al mio show, Stars, incentrato sulla storia di un comico, c’erano parecchi ospiti a sorpresa. Antonio Ricci ha mandato un video così elogiativo che mi ha commosso…
Oggi Marco ha venduto l’appartamento dove viveva con la ex moglie per comprarne uno più piccolo, e ha capito, ha detto, che si può vivere anche con 1300 euro al mese. Inoltre è tornato al lavoro, in alcune puntate di Zelig Time, spettacolo condotto da Federico Basso e Davide Paniate sul canale 63 del digitale terrestre, e ha iniziato a occuparsi di volontariato, grazie a Key Emotion, associazione che aiuta le persone a ricreare gli equilibri perduti.
Praticamente cerco di dare una mano a chi oggi sta vivendo la mia stesa drammatica esperienza di due anni fa – ha spiegato al Giorno – Ho imparato anche a dare il giusto valore alle parole. Key Emotion è la prima e unica realtà esistente in Italia che ha come obiettivo principale l’educazione dell’individuo alla corretta comunicazione familiare, al ritrovamento dell’equilibro personale attraverso un metodo studiato da Francesco Chesi, educatore e formatore nell’ambito della famiglia.
Con i ragazzi, prosegue il comico
organizzo serate ed incontri con gli studenti delle scuole per ridare loro sicurezza ed autostima. Ho anche scritto la prefazione a “Evviva il fallimento”, il libro scritto dal fondatore dell’associazione. Un impegno che rivolgo anche all’associazione Papà Separati Lombardia Onlus: loro rappresentano i nuovi poveri della nostra società. Mogli pretenziose e l’accanimento dei giudici creano spesso delle situazioni veramente drammatiche. Ne so qualcosa per tutto quello che ho passato. Per questo cerco di dare una mano all’associazione che raggruppa tantissimi genitori.
Lo conoscevamo come il meccanico Ferrari che ha portato lustro e celebrità a un’intera categoria professionale, tanto che gli operai della scuderia di Maranello lo definiscono “uno di noi”; poi, come spesso accade, arriva una separazione conflittuale, gli alimenti da pagare e la conseguente crisi economica che non lascia scampo, perché dopo tutto, come dice lui, “I comici mica sono indispensabili“.
Dalle stelle alle stalle, è un destino purtroppo comune a molti personaggi del mondo dello spettacolo: chi perché tradito da qualche persona di fiducia, chi per investimenti sbagliati o per un vizio troppo forte per il gioco, gli “ex famosi” ridotti sul lastrico negli anni sono stati davvero tanti. Non a caso, nell’85 fu istituita la legge Bacchelli dal primo governo Craxi, un fondo creato a favore di cittadini illustri che si trovassero in stato di particolare necessità, i quali potevano così usufruire di contributi vitalizi per il loro sostentamento. Alda Merini, Alida Valli, Gavino Ledda, Umberto Bindi sono sono alcuni dei nomi che, nel tempo, hanno usufruito della legge creata ad hoc per gli artisti caduti in disgrazia.
Quella di Marco Della Noce, però, è stata qualcosa che andava al di là dell’essere una battaglia per i personaggi noti che hanno incontrato un destino avverso; è stata una battaglia, soprattutto, condotta in nome di tutti quei padri distrutti, devastati da separazioni dove spesso il buon senso, la civiltà e il rispetto latitano tristemente, e si punta a farsi la guerra per vendette o ripicche piuttosto che agire di comune accordo in primis per il bene dei figli. La battaglia di tutti quei padri che non vedono i figli non perché non vogliano, ma perché non possono.
Come abbiamo detto, però, la lista dei Vip finiti nel baratro della povertà è davvero lunga…
È ripartito
Con un nuovo lavoro e una nuova casa il comico sta lentamente tornando alla normalità.
Si può vivere anche con 1.300 euro, andando in pizzeria una volta al mese. Si impara ad apprezzare altre cose.
Ha dichiarato.
Era il meccanico Ferrari di Zelig
Marco era uno dei volti noti del cabaret comico di Canale 5, soprattutto con il personaggio del meccanico Ferrari. Oggi è costretto a vivere nell’indigenza, a causa di una separazione conflittuale, come ha raccontato al Corriere.
“Mi è successo quello che capita a molti altri papà – dice il comico – Durante una separazione conflittuale sono rimasto senza lavoro, ho avuto il pignoramento dei miei compensi e lo sfratto dall’ufficiale giudiziario, quindi sono più di venti giorni che non ho casa [è stato costretto a lasciare la casa di Lissone dove viveva, ndr.]. E non posso neanche più vedere i miei figli, perché non ho un luogo dove portarli...”
Ho fatto ridere per 35 anni, ora nessuno mi fa sorridere
Marco spiegava come sia riuscito a finire in povertà.
“Per gli alimenti guardano il 740, io ero partito da 3.500 euro al mese per due bambini. Poi, dopo i primi problemi economici, ho fatto ricorso al giudice, che mi ha ridotto prima a 2.500, e adesso devo dare 1.500 euro al mese. Ma la crisi ha colpito anche il mondo dello spettacolo, facevo molte meno serate e io non riuscivo a rispettare il mensile. Così davo quello che potevo ogni mese: 600, 800, 1.200 euro. Per questo motivo, poi, la madre dei mie figli ha chiesto il pignoramento dei miei compensi alla Rai e all’agenzia dove lavoravo. Per di più, quando hai la partita Iva, non tutelano il quinto dello stipendio, ma ti portano via tutto“.
Ha trovato la solidarietà in molte persone
“Senza vergogna, anche se ci ho messo un po’, ho iniziato a raccontare la mia storia, anche per i papà che non possono parlare. Oggi mi appoggio all’associazione ‘Papà Separati in Lombardia’“.
Nella sua vita recente, anche la lotta contro la depressione, per cui è attualmente in cura all’ospedale milanese di Niguarda.
“Io soffro di questa visibilità – dice – Vorrei che la gente cominciasse a capire che chi lavora nello spettacolo non è il Fabrizio Corona della situazione. Ci sono quelli che guadagnano, ma noi non nascondiamo niente. Siamo gente che lavora con il cuore“.
Marco ha però trovato la solidarietà di moltissime persone comuni, che hanno deciso di aiutarlo.
“Forse perché li ho fatti ridere nel passato. […] I miei amici del bar mi hanno visto dormire in auto e mi hanno pagato una notte in albergo. Mi fanno mangiare gratis nel bar, ma un giorno restituirò i soldi, non voglio essere un peso per nessuno…“.
Ha di nuovo un tetto sulla testa
Lui stesso aveva fatto sapere a Spy, secondo quanto riportato nel gennaio 2018 dall’Ansa, di aver migliorato la propria situazione:
Sono felice perché adesso ho di nuovo un tetto sulla testa, ho ripreso a lavorare e sto curando la depressione in cui sono sprofondato lo scorso autunno. Ma il regalo di Natale più bello è stato recuperare l’affetto dei miei tre figli: abbiamo passato le feste insieme e ho spiegato loro tutto quello che è successo in questi mesi. Con la mia ex moglie c’è invece il silenzio assoluto.
Gli altri vip sul lastrico: Claudio Lippi
Ma la schiera di vip che vivono o hanno vissuto in condizioni di indigenza è lunga. Fra loro c’è Claudio Lippi, ora protagonista di Tale & Quale show condotto da Carlo Conti, che ha confessato di essere stato raggirato dal suo manager, di cui si è fidato eccessivamente, che gli avrebbe portato via mezzo milione di euro.
“Non ho più una casa, ho 7.000 euro sul conto” aveva detto il conduttore in un’intervista radiofonica nel 2016.
Leopoldo Mastelloni
Qualche tempo fa l’attore e cantante si era sfogato così: “Dopo 50 anni di lavoro e di contributi prendo 625 euro di pensione al mese. Se non avessi degli amici che mi aiutano a pagare l’affitto, prenderei 40 pillole di sonnifero e me andrei via: ci penso sempre più spesso a farla finita“.
Wilma Goich
La cantante nel 2008 ha confessato di essere finita sul lastrico a causa degli usurai: una coppia è stata condannata nel 2014 per aver prestato 10.000 euro alla cantante applicando un tasso di interesse del 240%. La Goich aveva chiesto il prestito per aiutare la figlia.
Isabella Biagini
Diventata famosa negli anni Settanta, l’attrice romana, morta nell’aprile 2018, aveva fatto sapere in tv di vivere con una pensione di 700 euro, e in un’intervista aveva detto “Mi alleno a fare la barbona. Vivo su una panchina con il mio cane perché sono stata raggirata. Ho venduto la mia casa ma i soldi mi sono stati sottratti“. È stata spesso ospite nella trasmissione di Barbara D’Urso per raccontare la sua storia e mostrare le condizioni in cui viveva.
Franco Califano
Anche il cantautore, negli ultimi anni prima della morte, nel 2013, era caduto in disgrazia, tanto da invocare l’aiuto dello Stato con la legge Bacchelli.
Laura Antonelli
L’attrice, morta in solitudine e in povertà a Ladispoli il 22 giugno del 2015, viveva, come raccontato dall’amico Lino Banfi, con una pensione di 510 euro al mese.
Marco Baldini
Il conduttore radiofonico amico di Fiorello è finito sul lastrico per la passione smodata per il gioco d’azzardo. Nel 2015 ha confessato di aver tentato il suicidio e, dal marzo 2017, conduce la trasmissione Baldini a 90 sulla radio digitale di Tuttomercatoweb.com.
“Linus mi prestò 100 milioni di lire e non li ho mai restituiti“, ha confessato Baldini nel corso de La Confessione a Peter Gomez, nel febbraio 2018.
Luciana Turina
La cantante e conduttrice degli anni Settanta ha rivelato di essere stata dimenticata da tutti, di non avere più un casa e di essersi trasferita a Palermo perché non poteva più permettersi di vivere a Roma. “Ho anche pensato al suicidio. Prendo 503 di pensione al mese che arrivano a 613“.
Dora Moroni
La valletta storica di Corrado ha avuto un terribile incidente d’auto, per cui è stata in coma, subendo anche varie operazioni, a cui si sono aggiunte le difficoltà economiche. Anche lei ha chiesto il sostegno della legge Bacchelli per gli artisti in difficoltà.
Alvaro Vitali
L’indimenticabile Pierino ha detto al Corriere:
Noi artisti quando siamo al centro dell’attenzione e lavoriamo guadagniamo tanti soldi, e si sa più si guadagna e più si spende. Purtroppo però non pensiamo a metterli da parte nel momento in cui si lavora e io ora che non lavoro più come prima ho finito i soldi.
Maurizio Ferrini
Anche il comico reso celebre dall’interpretazione della signora Coriandoli non ha passato un periodo positivo, ma assicura di aver superato tutto grazie alla fede:
Sono rimasto solo perché ho detto parecchi no. Ho sofferto la fame e sono stato abbandonato. Poche persone mi hanno aiutato, devo tanto alla religione: dopo averne provate tante sono tornato alle rive del Tevere, al cattolicesimo. Io sono come la Germania: più la picchi più ritorna forte.
Veronika Logan
L’ex attrice di Vivere ha detto di essere passata da 6000 euro al mese a 6-700, tanto da aver dovuto rinunciare a tata e donna delle pulizie per occuparsi di tutto in prima persona.
Marco Predolin
Durante il GF Vip, da cui fu espulso per una bestemmia, il conduttore ammise di aver “sperperato tanti soldi, ma ho sempre lavorato e non me ne vergogno” e di non sentirsi “tranquillo dal punto di vista economico”.
Barbara Bouchet
A Domenica Live l’ex attrice di commedie sexy anni ’70 ha ammesso di vivere con una pensione da 511 euro mensili, aggiungendo anche “mio figlio è molto più ricco di me”.
La Bouchet è mamma dello chef Alessandro Borghese.
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