Un simbolo di forza di volontà, coraggio e soprattutto vita: ecco come si presentano le quattordici donne che hanno preso parte al progetto della fotografa inglese 39enne Ami Barwell. Donne con corpi e sguardi totalmente diversi uno dall’altro ma con un’importante cosa in comune: l’essere ancora in vita dopo aver combattuto duramente il cancro al seno con una dolorosa mastectomia. E Mastectomy non è quindi solo il nome con cui la fotografa ha voluto racchiudere tutte quelle immagini ma è un vero e proprio simbolo di chi ce l’ha fatta, nonostante il duro percorso e le cicatrici indelebili sulla propria pelle.
Non c’è vergogna dietro gli occhi di queste donne, nessun imbarazzo o disagio nel posare senza veli davanti alla macchina fotografica di Ami Barwell ma solo una felicità immensa di poter ancora essere ancora al mondo e di far parte di un progetto ben più grande di semplici fotografie scattate per diletto. Gli scatti raffiguranti queste coraggiose guerriere verranno infatti utilizzati per la campagna Stand Up To Cancer, una raccolta fondi indetta dalla fondazione Cancer Research UK e l’emittente televisiva britannica Channel 4 per inaugurare il mese di ottobre 2017 dedicato alla prevenzione del tumore al seno.
Anonima, 47 anni, West Midlands
Spero che prendendo parte a questo progetto per Stand Up To Cancer, la gente veda cosa c’è dietro le nostre operazioni chirurgiche. Restiamo delle persone normali con famiglie e lavori che vivono la loro vita al meglio.
Gillian Trim, 55 anni, Londra
Voglio mostrare a tutte quelle donne che stanno vivendo il loro percorso attraverso il cancro che è possibile superarlo, non è semplice, ma con il tempo e l’accettazione potrete passarci sopra. Siamo ancora sexy e bellissime. Questa è anche una cosa che avrei sempre voluto fare, una fotografia per celebrare il mio percorso e un promemoria per ricordarmi quanto mi sono promessa di essere forte.
Lucy Verinder, 44 anni, Wakefield, West Yorkshire
Questo progetto per Stand Up To Cancer mostra alle donne che il mondo non finisce dopo un’operazione di rimozione di un seno (o di entrambi). La vita va avanti.
Joanna Reynolds, 46 anni, Newcastle upon Tyne
Molte persone che conosco sia in ambito personale che professionale provano resistenza nei confronti del loro corpo dopo essersi sottoposte a una chirurgia per rimuovere il tumore al seno e il successivo trattamento. Voglio mostrare a queste donne che possono ancora celebrare il loro corpo anche dopo il tumore.
Jan Poole, 50 anni, Hereford, West Midlands
Mi sono emozionata e so che questo messaggio mostrato alle persone sarà positivo e darà loro la speranza di lottare e di rimanere loro stessi positivi.
Anonima, 53 anni, North Yorkshire
Voglio mostrare a tutti quanti che va bene vivere senza un seno oppure senza due. Non è stata una mia scelta ma ho scelto di fare il meglio per vivere la mia vita.
Deborah Williams, 53 anni, Droitwich Spa, Worcestershire
Mel Johnston, 46 anni, Merseyside
Sono fiera di far parte di questo progetto. Stand Up To Cancer è un modo per dimostrare che il cancro non ha vinto e penso che Ami abbia catturato perfettamente questo bellissimo messaggio. Ho voluto far parte di questo progetto anche perché quando si parla di nuove esperienze, la parola “no” non fa parte del mio vocabolario. Da quando ho avuto il cancro ho voluto abbracciare ogni opportunità che mi si è posta davanti e voglio davvero vivere al massimo la mia vita. Ma voglio anche demistificare le cicatrici avute dalla mastectomia. Sono ancora una donna e voglio mostrare che il mio seno non definisce la mia sessualità o il mio genere d’appartenenza. Sono ancora me stessa anche senza una parte del mio corpo.
Fiona O'Donnell, 44 anni, Northampton
Sono davvero orgogliosa di queste fotografie. Se riuscirò a salvare anche solo una vita prendendo parte a questo progetto, allora avrò davvero conquistato qualcosa.
Deborah Williams, 53 anni, Droitwich Spa, Worcestershire
Condividendo pubblicamente le mie fotografie spero di accrescere la consapevolezza riguardante il tumore al seno. Non importa quanto sia spaventosa come malattia, noi rimaniamo delle donne bellissime. Mi sento potente e dico a me stessa: “Non è qualcosa di cui devi avere paura o di cui vergognarti ma qualcosa da celebrare!“
Sharon Brunt, 46 anni, Bath
Penso che tutti noi vogliamo sentirci utili e se attraversare un percorso come il cancro è stato terrificante per me e per quelli che mi sono stati vicino, è invece bellissimo quando ti danno l’opportunità di fare qualcosa di positivo con la tua esperienza.
Caroline Harper, 59 anni, Brancaster
La principale fonte d’ispirazione per Ami Barwell è stata la madre, Sue: la donna, infatti, nel 1993, all’età di 69 anni, è stata colpita dal tumore al seno. Dopo una mastectomia, la madre della fotografa si è sottoposta anche a una radioterapia e infine, dopo una ricomparsa del tumore nel 2011, anche a una chemioterapia.
È stato assolutamente devastante sapere che mia madre avesse un tumore al seno. Ho voluto realizzare questo progetto per sensibilizzare e mostrare la lotta di queste donne le quali rimangono bellissime anche senza il seno.
Stand Up To Cancer è un modo per unire le persone, per ribellarsi e rialzarsi davanti al tumore al seno. Le fotografie mostrano che nonostante quello che hanno dovuto passare, queste donne sono davvero forti.
Ha spiegato Ami Barwell riguardo il suo progetto fotografico, come riportato dall’Indipendent Day.
Joanna Reynolds, 46 anni, Newcastle upon Tyn
Gillian Trim, 55 anni, Londra
Anonima, 54 anni, Newcastle
Sono fiera delle mie cicatrici, significa che sono una sopravvissuta ed è anche un promemoria per fare cose anche quando non penso di esserne in grado. Se ricevete una lettera per fare una mammografia, non ignoratela. Non so dove sarei ora se non l’avessi fatta.
Clare, 48 anni, del North Lincolnshire
Voglio fare parte in questo progetto che aiuta a prendere consapevolezza sul rischio di tumore al seno. Voglio mostrare che scegliere di vivere senza una ricostruzione del seno è una scelta positiva.
Sharon Brunt, 46 anni, Bath
Debbie Barron, 46 anni, York
Non ho mai indossato le protesi perché non mi sentivo bene con esse. Ero in vacanza con la mia famiglia quando ho visto le foto per la prima volta. Mi sono profondamente emozionata. Mi ero preoccupata come mai mi ero immaginata di preoccuparmi; difficilmente mi piacciono le foto che mi ritraggono. Al contrario, ho amato le foto di Ami. Per la prima volta dal trattamento, mi sono sentita femminile e attraente. Prima di vedere queste immagini, mi preoccupavo nell’indossare un costume da bagno. Queste fotografie mi hanno dato la spinta che mi serviva per vedermi sotto un’altra prospettiva positiva. Per la gioia dei miei bambini, sono riuscita ad andare a nuotare con loro per il resto della vacanza.
Deborah Williams, 53 anni, Droitwich Spa, Worcestershire
Gillian Trim, 55 anni, Londra
Mel Johnston, 46 anni, Merseyside
Caroline Harper, 59 anni, Brancaster
Voglio che le altre donne sappiano che la ricostruzione del seno non è l’unica opzione e mi piace la libertà di avere un seno piatto.
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