Ogni anno, ormai lo sappiamo, la moda ci riserva delle grosse sorprese, fra grandi ritorni, più o meno graditi, e novità spesso piuttosto discutibili, e le settimane della moda che si tengono nelle più importanti città mondiali sono senza dubbio l’occasione giusta per far conoscere al grande pubblico quelle che saranno le tendenze, apprezzate o no, delle prossime stagioni, firmate dai più prestigiosi nomi del fashion.
Così, nella settimana che si è appena conclusa tutti i riflettori sono stati puntati sulle passerelle milanesi, dove il 22 febbraio 2017 si è aperta la Fashion Week che ha fatto scoprire le collezioni per l’Autunno/Inverno 2017-2018. In linea generale, la sette giorni di Milano, in cui naturalmente hanno sfilato le maggiori griffe del panorama internazionale e a cui, inutile dirlo, hanno partecipato tutte le più famose influencer e fashion blogger del momento, “capitanate” dalla immancabile Chiara Ferragni, ha mostrato un deciso ritorno all’opulenza dopo un periodo “minimalista” del fashion.
Spazio dunque alle tendenze dal gusto vagamente barocco, agli abiti dal lusso estremo, esagerati nei colori e nelle proporzioni, alle scarpe con pelliccia, dalle fantasie a scacchi piuttosto inquietanti, o dalle trasparenze eccessive. Senza voler risultare troppo cattive, diciamo pure che, visti alcuni degli abiti proposti, se qualcuno mascherato per il Carnevale avesse sfilato sulle passerelle sarebbe passato del tutto inosservato!
Insomma nel tentativo di voler sorprendere a tutti i costi forse, ogni tanto, qualche stilista ha calcato volontariamente un po’ troppo la mano, finendo dritto di diritto nella immancabile compilation degli “orrori fashion”.
Dalla “donna di Neanderthal” di Prada all’abito ispirato al riciclo di Moschino, questa volta a finire nel mirino del cattivo gusto sono stati davvero in tanti, da testa… a piedi. Anche alcune delle calzature proposte, infatti, fanno davvero correre un brivido lungo la schiena!
Ecco una gallery dove abbiamo raccolto la nostra personale carrellata di “obbrobri” provenienti dalla settimana della moda milanese. È vero che de gustibus non disputandum est, ma forse non sarebbe meglio tornare ad apprezzare di più la filosofia del less is more?
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