Il diario di Anna Frank resta uno di quei libri che ogni essere umano, adulto o bambino, dovrebbe leggere almeno una volta nella vita.
Lei, diventata il simbolo di un orrore del nostro recente passato che ancora adesso fatichiamo a comprendere davvero, è la voce non solo di ogni singolo bambino che ha vissuto sulla propria pelle la tragedia della guerra e la follia nazista, ma di ogni essere umano che nei campi di concentramento ha trovato la prigionia, l’agonia, o la morte; le pagine del suo diario sono diventate la testimonianza vivida e drammaticamente reale di vite distrutte, spazzate via, sconvolte. Anna ha vissuto, assieme alla famiglia e ad altri rifugiati ebrei, per due anni nascosta in una stanza segreta sul retro della casa dove abitava dopo il trasferimento ad Amsterdam, fino all’arresto da parte della Gestapo dell’intero gruppo di clandestini, avvenuto il 4 agosto 1944.
Appena sedicenne, morì nel campo di concentramento di Bergen- Belsen, dove era stata portata assieme alla sorella Margot, per tifo esantematico, nel 1945, pochi mesi prima della fine della guerra con la conseguente distruzione di tutti i lager nazisti. Come lei, milioni di altri bambini trovarono la propria fine in quei campi, allontanati dalla famiglia, denutriti, alcuni persino usati per degli esperimenti dagli scienziati del Reich.
La tragedia terribile di Anna e della sua famiglia annientata dalla pazzia di Hitler e dei suoi seguaci dovrebbe essere sufficiente per indurci, ancora oggi, a riflettere sulle atrocità di cui gli esseri (in)umani siano capaci, e la sua storia, giunta fino a noi proprio grazie alle pagine di quel quadernetto a quadretti bianchi e rossi, meriterebbe solo rispetto e silenzio. Invece, incredibilmente, sul Web circolano centinaia di meme che la vedono protagonista, accompagnati da frasi che mettono i brividi. Naturalmente tutte le battute (che di divertente non hanno nulla) sono a tema “forni” (un orrido riferimento ai campi di concentramento) e “nascondino” (legato al periodo di clandestinità vissuto da Anna), e sono a dir poco raccapriccianti. Pare che questi meme, purtroppo, non siano neppure un caso isolato, dato che esisteva persino una pagina Facebook creata ad hoc per offendere la memoria della ragazzina.
Quando finisce la stupidità e comincia la cattiveria? Stabilire un limite è complesso, anche perché molto spesso le due cose sono intimamente collegate fra loro. Quel che è certo è che questi meme non solo sono di pessimo gusto, sono profondamente offensivi, imbarazzanti e di una malignità gratuita.
Abbiamo voluto raccoglierli in questa gallery contrapponendoli ad alcune delle frasi più belle tratte dal diario, perché, come spesso accade, la cattiveria e l’ignoranza si combattono solo con la gentilezza e la cultura.
Chiunque è felice, renderà felice anche gli altri
Giochiamo a nascondino? Sicuro, contate su di me!
La verità è tanto più difficile da sentire quanto più a lungo la si è taciuta.’
Anna ci ha lasciato frasi bellissime nel suo diario
Campionessa di nascondino. 6 luglio 1942 – 4 agosto 1944.
Una cosa però l’ho imparata: per conoscere bene la gente bisogna averci litigato seriamente almeno una volta.
Solo allora puoi giudicarne il carattere.’
I meme che la deridono sono a dir poco raccapriccianti
Anna Frank, record mondiale di nascondino 1942 – 1944.
Viviamo tutti con l’obiettivo di essere felici; le nostre vite sono diverse, eppure uguali.
Anna è morta appena sedicenne
Quella volta al campo eravamo così cotti!
A dispetto di tutto quanto credo ancora che la gente abbia davvero un buon cuore.
Il suo diario resta uno dei libri più belli di sempre
Cosa stai cucinando? Oh, è la mia famiglia.
I genitori possono solo dare ai figli buoni consigli o indirizzarli sulla buona strada, ma la formazione definitiva della personalità di una persona è nelle mani della persona stessa.
Tutti dovrebbero leggerlo almeno una volta nella vita
Possiamo fare una festa, ma dobbiamo fare molto piano.
È davvero meraviglioso che io non abbia lasciato perdere tutti i miei ideali perché sembrano assurdi e impossibili da realizzare.
Eppure me li tengo stretti perché, malgrado tutto, credo ancora che la gente sia veramente buona di cuore. Semplicemente non posso fondare le mie speranze sulla confusione, sulla miseria e sulla morte. Vedo il mondo che si trasforma gradualmente in una terra inospitale; sento avvicinarsi il tuono che distruggerà anche noi; posso percepire le sofferenze di milioni di persone; ma, se guardo il cielo lassù, penso che tutto tornerà al suo posto, che anche questa crudeltà avrà fine e che ritorneranno la pace e la tranquillità.
Cosa ne pensi?