Questa donna si è fatta fare un servizio fotografico di... divorzio

Un ultimo ritocco al trucco, rigorosamente matte e waterproof per resistere a flash e eventuali lacrime di commozione e la sposa è pronta a vivere (e immortalare) il “giorno più bello della sua vita”. Stavolta, però, la fotografa Angela Josephine ha un compito decisamente inedito: la sua cliente, infatti, dopo anni di sopportazione, menzogne e tradimenti, ha finalmente trovato il coraggio di dire basta e, per suggellare il sospirato addio al marito, le ha chiesto di realizzare un servizio fotografico di divorzio.
La bizzarra (ma a suo modo divertente) idea è venuta a Catherine Meisenburg, che ha conosciuto l’ex consorte, da cui ha avuto tre figli, quando aveva appena 14 anni. Ora, a 24, per questioni che a noi restano giustamente sconosciute, ha solo voglia di dimenticare. E, per questo, ha tutta la nostra comprensione e, a dirla tutta, anche la nostra simpatia.
L’idea in sé è carina, se fosse stata non solo dettata dalla rabbia, ma anche da un po’ di autoironia e di voglia di prendersi in giro.
E ci stanno, ovvio, i sentimenti negativi capiamo le foto strappate, la torta presa a bastonate e addirittura il dito medio, che pure non abbiamo trovato esattamente di buon gusto. Ma l’idea carina crolla come un castello di carte quando il servizio fotografico di divorzio diventa un pretesto per posare in una provocante tutina in latex, quasi a riproporre la trita dicotomia per cui una ragazza, se non è sposa, è… in latex. Peccato che quello che poteva essere un esempio per altre signore ferite ed umiliate si sia trasformato alla fine nella reiterazione del solito cliché. Ma perché noi donne ci facciamo male da sole?
Articolo originale pubblicato il 11 Agosto 2016
Laureata in comunicazione d'impresa , ho una qualifica di grafica, una in multimedia e tanta passione per la scrittura. La mia tavolozza è il dizionario dei sinonimi. Amo giocare con le parole e, fortunatamente, lo faccio anche per...
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