Essere in sovrappeso non è facile, per niente. Nonostante viviamo in una società tecnologicamente moderna, alcune correnti di pensiero rimangono comunque le stesse, incentrate sul pregiudizio e sulle offese gratuite senza curarsi dei sentimenti e delle emozioni di coloro che ne sono bersaglio.
Ma il bullismo non vince sempre; se da un lato ci sono persone dall’anima fragile che, immerse nella più totale disperazione, arrivano a commettere gesti molto gravi e irreparabili, come il suicidio, l’altro lato della medaglia è composto da persone più coraggiose che non fanno del pregiudizio e delle prese in giro la loro tomba (anche se alcune sono forti solo all’apparenza).
Per le donne in sovrappeso la moda è (quasi sempre) un sogno lontano. Non sono nuovi gli stereotipi di bellezza magri e ossuti che ci propongono le diverse case di moda, dalle passerelle alle copertine delle riviste più importanti.
In questi ultimi anni, però, questo mondo così apparentemente troppo attaccato agli stereotipi ha aperto le sue porte anche alle donne curvy, donando loro la possibilità di farsi valere e di dimostrare al pubblico di tutto il mondo che sì, anche loro possono diventare delle modelle.
Un esempio è Sophia Adams, una 23enne londinese che, nel 2015, ha dato uno schiaffo morale a chi in passato la bullizzava. Come ha fatto? Il web l’ha aiutata a dimostrare a tutti che non bisogna avere (obbligatoriamente) un corpo perfetto per essere o sentirsi belle.
E, insieme alle sue nuove colleghe, si è presa una rivincita anche contro il brand concorrente Victoria’s Secret.
Ecco la sua storia, come è riuscita a diventare una modella di biancheria intima e come si è presa gioco delle colleghe più “ossute”. Sfogliate la gallery!
Sophia Adams è un'apprendista poliziotta del nord ovest di Londra
Prima di diventare apprendista poliziotta, Sophia aveva provato ad avere un posto tutto suo nel mondo della moda
Durante la sua adolescenza, "a causa" del suo sovrappeso, Sophia era spesso soggetta a offese gratuite: i bulli la chiamavano "balena"
Nel 2015, Sophia venne selezionata tra le dieci finaliste del concorso "Star in Bra"
Dopo un make over e un servizio fotografico, le fotografie delle dieci finaliste sono state votate online per una settimana
Vinse Sophia, che divenne testimonial del brand di lingérie per donne plus-size "Curvy Kate", raccontando poi il suo obiettivo principale:
Ero incredula quando ho scoperto che avevo vinto. Non sono riuscita a dire nulla per i primi 5 minuti. La cosa principale che voglio fare è inviare un messaggio positivo alle donne facendo capire che le forme e le curve sono belle e che dobbiamo volerci bene per quelle che siamo, anche se la società impone un ideale di bellezza diverso. – commenta nel sito ufficiale del brand
Eccola con alcune delle ragazze del concorso in una parodia della campagna "Perfect Body" di Victoria's Secret
Curvy Kate è un brand molto apprezzato perché non sceglie donne famose e già professioniste ma si concentra maggiormente su volti nuovi e più credibili. Quando Victoria’s Secret lanciò la campagna “The Perfect Body” fecero una parodia utilizzando come sottotitolo “Every body is beautiful”, per contrapporsi a un’idea di perfezione stabilita dal brand concorrente, come racconta il Daily Mail.
Quando si aggiudicò il titolo di testimonial, Sophia rivelò apertamente di non avere alcuna esperienza nel mondo della moda
La modella curvy ammise inoltre che non si aspettava di vincere e che ripeteva a se stessa di non crearsi illusioni inutili
Il messaggio di Sophia alle aspiranti candidate di "Star in Bra"
Durante la stessa intervista fatta per il brand, la modella curvy volle lanciare un messaggio positivo a tutte le ragazze intenzionate a candidarsi:
Il messaggio che voglio lanciare alle donne che vogliono entrare a far parte di Star in Bra è semplicemente quello di essere se stesse e avere più fiducia in se stesse. Non c’è cosa più bella di una donna che sta bene nella propria pelle.
Cosa ne pensi?