"Spettatori della morte": la pena di morte vista da chi la osserva

"Spettatori della morte": la pena di morte vista da chi la osserva
Fonte: Ebrahim Noroozi
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Per noi che siamo italiani e che abbiamo studiato Cesare Beccaria a scuola, la pena di morte appare qualcosa fuori dal mondo. Beccaria spiegava la disumanità di questa pratica ma anche la sua inutilità, poiché essa non costituisce assolutamente un deterrente per ogni genere di crimine. Ma ci sono dei Paesi al mondo in cui la pena di morte non solo è praticata, ma di volta in volta richiama degli spettatori. Uno di questi Paesi è l’Iran, dal quale proviene il fotografo Ebrahim Noroozi, vincitore nella categoria “Fotoracconti” al Nikon Contest 2012-13, come illustra Panorama.

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Il fotoracconto di Noroozi riguardava la pena di morte, le impiccagioni in Iran, e si intitola “Death Observers”. La mattina presto, persone di tutte le età e di tutte le classi sociali si recano in pubblica piazza per vedere le impiccagioni. Noorozi ha ritratto queste persone il 28 giugno 2012: sul patibolo tre uomini colpevoli di stupro e traffico di droga. Comunque la si pensi, in questo Paese, il patibolo è previsto anche per reati che noi considereremmo lievi, come quelli economici o la prostituzione, oppure che non sono reati in senso assoluto, come l’adulterio e l’omosessualità.