Il mondo è sotto shock dopo la terribile strage di Nizza. Il bilancio delle vittime è drammatico: sono 84 i morti, fra cui 10 sono bambini, mentre i feriti sono 100 e fra questi almeno 50 in gravissime condizioni o in fin di vita. Un attentato terroristico arrivato quando la Francia si sentiva più al sicuro, al termine degli Europei di calcio. Il 14 luglio, giorno in cui si celebrano i valori dell’uguaglianza e della libertà. Da oggi però questa data verrà ricordata anche per questo tragico episodio.
Nelle scorse ore la polizia è riuscita ad identificare l’attentatore, si tratta di Lahouaiej Bouhlel ed è un 31enne tunisino residente da anni a Nizza. Anche le vittime a poco a poco iniziano ad avere un volto, un nome, una storia. Persone che erano lì per lavoro, a caccia di sogni oppure in vacanza: scopriamo insieme le loro storie, cosa sognavano, cosa facevano nella vita, per non dimenticare e per dare una dignità a chi non è solo un numero in questa tragedia, ma anche e prima di tutto, una persona.
Sean Copeland e suo figlio Brodie
Si chiama Brodie una delle piccole vittime di Nizza. Aveva undici anni ed era in vacanza con il suo papà Sean Copeland. Erano sul lungomare ad ammirare i fuochi d’artificio quando il camion è arrivato ad 80 chilometri orari e ha iniziato a investire la folla. I due venivano da Austin, in Texas, ed erano in vacanza con tutta la famiglia in Europa.
Robert Marchand
Amava lo sport Robert Marchand e ne aveva fatto una professione, diventando allenatore di atletica leggera del Club Marcigny. A ricordarlo oggi il sindaco della città di Marcigny che lo ha descritto come “un uomo appassionato, che aveva portato la squadra di atletica ai più alti livelli”.
Viktoria Savchenko
Era bellissima e giovane Viktoria Savchenko, la studentessa russa uccisa dalla furia assassina dell’attentatore a soli 20 anni. Frequentava la Financial University a Mosca e aveva grandi progetti per il futuro, ma tutti i suoi sogni sono stati spazzati via sulla Promenade des Anglais.
Bilel Labaoui
Bilel Labaoui aveva meno di trent’anni e veniva dalla Tunisia, proprio come l’attentatore franco-tunisino. Fra le vittime c’era anche lui, originario di Kasserine, falciato dal camion assassino.
Fatima Charrihi
“Mia madre è morta nell’attentato. Lei praticava il vero islam, che non è quello degli attentatori”. A parlare è Hamza, figlio di Fatima Charrihi, una delle vittime dell’attentato di Nizza. La donna, originaria del Marocco è morta di fronte agli occhi increduli dell’altro figlio che ha provato a rianimarla.
Linda Casanova, 54 anni
Linda Casanova veniva dalla Svizzera ed era volta in Costa Azzurra per una vacanza ccon il marito Gilles. I due stavano passeggiando quando sono stati travolti dal camion guidato dal terrorista. Linda è stata investita ed è morta sul colpo, mentre il marito è stato sbalzato via ed è miracolosamente sopravvissuto. A raccontare quei momenti terribili il fratello Ivano, che commosso ha svelato che Linda avrebbe compiuto il prossimo agosto 55 anni.
Mickaël Pellegrini, 28 anni
Professore di economia alla scuola superiore di Récollet, a Longwy, Francia. Era con la madre Véronique Lion (55 anni) e con i nonni Francis e Christiane Locatelli, uccisi tutti uccisi dalla follia umana.
Véronique Lion, 55 anni
Emmanuel Grout, 48 anni
Commissario di polizia.
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