"Una persona con sindrome di Down ha bisogno di essere massaggiata da un gatto?"

Ma quali "bisogni speciali"? Questo è quello di cui ha bisogno chi è affetto da Sindrome di Down. Cosa c'è di speciale?

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Lauren Potter è l’amatissima Becky Jackson di Glee, e una ragazza diventata il simbolo di quanto la forza di volontà e la fiducia in sé possano condurre a raggiungere obiettivi impensabili per molti altri. La ragazza, nata con la sindrome di Down, ha infatti una fantastica carriera nel campo della recitazione, è stata nominata nel 2011 al Comitato del Presidente per le persone con disabilità intellettive dall’ex capo americano Obama, ed è da sempre impegnata attivamente contro il bullismo – di cui lei stessa è stata vittima da bambina – e in favore dell’inclusività.

Nel 2017, ad esempio, in occasione della giornata dedicata alla Sindrome di Down, assieme all’associazione CoorDown – Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down – ha presentato la campagna internazionale Not Special Needs Just Human Needs.

Un video, realizzato da Wayne McClammy, che ha visto anche la partecipazione di John McGinley, il dottor Perry Cox in Scrubs.

Nella clip le persone nate con un cromosoma in più esprimono i loro bisogni (e diritti): istruzione, lavoro, opportunità, amici e amore. Nessun bisogno particolare o, come spesso viene scritto riguardo alle persone con sindrome di Down, nessun bisogno speciale. Le persone con sindrome di Down non chiedono nulla di straordinario, solo che vengano rispettati i loro diritti, senza discriminazioni.

Mai visto una persona con sindrome di Down chiedere di mangiare uova di dinosauro o essere massaggiate da un gatto?

Il nostro obiettivo – ha spiegato a proposito del progetto Sergio Silvestre, presidente di CoorDown Onlus – è quello di contribuire a un cambiamento profondo di atteggiamento verso le persone con sindrome di Down e più in generale verso il mondo della disabilità. Vogliamo dare ai nostri ragazzi opportunità e strumenti che possano garantire loro un futuro sereno e siamo convinti che debbano essere loro stessi a rivendicarlo facendo sentire direttamente la propria voce.

Lauren, naturalmente, non poteva rifiutare di prendere parte a questa iniziativa.

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