Stefano Accorsi: da "Du gust is megl che uan" a sex symbol gentiluomo

L’attore Stefano Accorsi è nato il 2 marzo 1971, è quindi del segno dei pesci.

Il suo esordio è stato con il regista Pupi Avati, per il film “Fratelli e sorelle” nel 1991.

Nel 1992 gira uno spot per Maxibon Motta, che lo fa conoscere al grande pubblico. Lo spot era diretto da Daniele Luchetti e Accorsi pronunciava l’ormai celeberrima battuta in inglese maccheronico: «Du gust is megl che uan».

Nel 1995 appare nel videoclip “Una canzone d’amore” degli 883.

Ma è solo l’anno dopo che Accorsi diventa una sorta di eroe generazionale, recitando in “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”, tratto dall’omonimo romanzo di Enrico Brizzi.

Nel 1997, Accorsi torna a lavorare con Luchetti con “I piccoli maestri”.

L’idea dell’eroe generazionale si è rafforzata nel 1999 con “Radiofreccia”, che valse ad Accorsi un David di Donatello.

L’anno di grazia è per Accorsi il 2001, quando arriva nelle sale con 4 film, oggi tutti di culto: “L’ultimo bacio”, “Le fate ignoranti”, “La stanza del figlio” e “Santa Maradona”.

Nello stesso anno conosce Giovanna Mezzogiorno e inizia con lei una relazione che durerà due anni.

Nel 2002 vince la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia per “Un viaggio chiamato amore”.

Nel 2003 conosce e si innamora di Laetitia Casta. Accorsi si trasferisce a Parigi e resta al suo fianco per 10 anni: dalla loro storia nascono due figli, Orlando e Athena.

Tra i vari sodalizi artistici, molto importante è quello con Michele Placido, che porterà Accorsi a recitare in un grande capolavoro del cinema italiano nel 2005, “Romanzo criminale”.

Nel 2009 canta al Festival di Sanremo, con la PFM e Claudio Santamaria, “Bocca di rosa” come omaggio a Fabrizio De André.

Da una sua idea è nato il telefilm “1992”, dal quale saranno tratti i due sequel “1993” e “1994”. Accorsi recita anche in “1992”, di cui è stato produttore.

Sul set di “1992” ha conosciuto Bianca Vitali, che ha sposato nel 2015. Nel 2017 è nato Lorenzo.

Uno dei personaggi che vorrebbe portare sullo schermo è Ayrton Senna.

Ha interpretato un giovanissimo presidente del Consiglio italiano in “The Young Pope” di Paolo Sorrentino.

Tra i ruoli più interessanti portati a teatro, c’è quello del prete presunto pedofilo ne “Il dubbio”, ruolo che al cinema fu di Philip Seymour Hoffman.

Nel 2019 torna a essere diretto da Ferzan Ozpetek in La dea fortuna, accanto a Edoardo Leo.