Questo non è un elenco di colpevoli: alcuni uomini hanno confessato è vero, ma altri no, anzi, hanno rigettato indignati le accuse e, prima di infangare la vita di una persona, è giusto che questa abbia il diritto di essere considerata innocente fino a prova contraria.
Ma la serie di denunce che hanno preso il via dal caso Weinstein è talmente impressionante che è difficile orientarsi e, forse, fare un punto può essere utile.
Forse Harvey Weinstein era solo la punta dell’iceberg di un universo sotterraneo in cui tutti sapevano, ma tutti tacevano, perché dopo lo scoppio della bomba che ha coinvolto l’ex numero uno della Miramax, il 5 ottobre 2017, praticamente ogni giorno si sono aggiunti nuovi nomi, nuove denunce, nuove accuse di molestie sessuali o di veri e propri stupri compiuti da volti noti dello spettacolo, ma non solo.
Il fenomeno si è rapidamente diffuso a macchia d’olio come una lunga e pesantissima ombra nera che ha travolto nomi famosi, importanti, conosciuti e amati dal pubblico, investendo non solo il mondo del cinema, ma anche quello della politica, dello sport, della televisione, della musica. Niente e nessuno è stato risparmiato dall’onda lunga dell’affaire Weinstein, le denunce sono piovute, travalicando i confini degli States, nelle stanze del Parlamento di Westminster, in Inghilterra, così come in diretta nazionale nelle televisioni italiane. Ormai si è perso il conto delle donne (e degli uomini) che hanno confessato di aver ricevuto “attenzioni particolari”, se non vere e proprie violenze, e il numero degli accusati è a dir poco impressionante.
Ci si divide, come in fondo è d’abitudine, tra “innocentisti e colpevolisti”, tra chi difende a spada tratta i nomi tirati in ballo dalle denunce o li condanna senza se e senza ma, in molti si domandano il motivo per cui tutte queste accuse siano uscite allo scoperto solo ora, e incredibilmente tutte insieme, e chi in fondo non ci crede nemmeno un po’ alle parole delle donne che accusano, e le bolla come maldestre arrampicatrici sociali in cerca di fama, qualche copertina e, ovviamente, grana.
Di certo, Harvey Weinstein e le sue accusatrici hanno aperto il coperchio del vaso di Pandora su un segreto che, dopo tutto, negli ambienti interessanti tanto segreto non sembrava essere. Spetterà alle autorità accertare la realtà dei fatti e fare chiarezza su dove stia la verità e se invece, in alcuni casi, si tratti di calunnie, ma l’impressione è che la vicenda non sia destinata a chiudersi qui.
In principio fu Harvey Weinstein
L’ex numero uno della Miramax, co-fondata con il fratello Bob nel 1979, è stato accusato, secondo quando riportato da Vanity Fair in un articolo del 29 ottobre 2017, da 82 donne. Fra loro, moltissime attrici famose, ma anche assistenti.
Anche il fratello Bob sarebbe coinvolto
In un’intervista rilasciata a Variety il 16 ottobre, la produttrice Amanda Segel ha dichiarato di aver subito per tre mesi avances non gradite, fino a quando non è intervenuto il suo legale, che ha minacciato il produttore di interrompere il rapporto di lavoro. Il co-fondatore della Miramax e poi della Weinstein Company nega.
Ben Affleck
L’attrice Hilarie Burton ha raccontato che nel 2003, quando lei era una vj ventunenne di Mtv, Affleck, ospite in trasmissione, le toccò il seno in diretta: “Risi per non piangere“, ha ricordato Burton. Poco dopo, Affleck, che aveva detto di essere disgustato dopo l’esplosione del caso Weinstein, si è scusato pubblicamente.
Casey Affleck
Il fratello minore di Ben Affleck ha ricevuto una doppia denuncia per molestie sessuali, da parte di due donne che hanno collaborato alla realizzazione di Io sono qui, il documentario girato dal cognato Joaquin Phoenix.
Kevin Spacey
Il 29 ottobre, l’attore Anthony Rapp ha raccontato a BuzzFeed di essere stato molestato appena quattordicenne dal premio Oscar, che allora aveva 26 anni. Spacey ha risposto: “Non ricordo, ma se è vero mi scuso” e ha fatto coming out, confessando di essere gay. Netflix ha sospeso la produzione della sua serie, House of Cards, e l’attore ha subito il ritiro dell’Emmy che gli sarebbe spettato quest’anno.
Dustin Hoffman
L’attore premio Oscar è stato accusato da due donne: la scrittrice Anna Graham Hunter ha raccontato di una molestia subita nel 1985, quando era una stagista diciassettenne sul set di Morte di un commesso viaggiatore. “Mi palpeggiò, parlò di sesso“, ha rivelato all’Hollywood Reporter il 1° novembre. La produttrice Wendy Riss Gatsiounis, invece, ha dichiarato a Variety che nel 1991, quando era una giovane autrice, l’allora cinquantaquattrenne le chiese se avesse mai avuto rapporti intimi con un uomo maturo, prima di aggiungere che sarebbe stato “un nuovo corpo da esplorare“.
Fausto Brizzi
Il regista di Notte prima degli esami è stato accusato da almeno dieci donne, che hanno inviato mail alla trasmissione Le Iene per confessare le molestie e gli stupri subiti. Brizzi, attraverso il suo legale, ha fatto sapere di non aver mai avuto rapporti non consenzienti, e ha aggiunto di aver sospeso, in via precauzionale e per evitare strumentalizzazioni, tutte le attività lavorative e imprenditoriali. Le sue accusatrici, tranne due, hanno preferito mantenere l’anonimato.
Andy Dick
L’attore è stato licenziato a metà ottobre dalla produzione del film indipendente Raising Buchanan per “molestie sessuali e cattiva condotta”: Dick sarebbe stato accusato da almeno quattro membri della troupe. La notizia è stata pubblicata dall’Hollywood Reporter il 31 ottobre. Dick si è difeso dicendo “Posso aver baciato qualcuno sulla guancia e poi averlo leccato, ma non sono un stupratore“.
Vitaly Scherbo
La ginnasta ucraina Tatiana Gutsu il 17 ottobre, con un post su Facebook, ha accusato il campione bielorusso di averla violentata a Stoccarda nel 1991, durante gli Europei, quando lei aveva 15 anni e lui 19. “È un mostro che mi ha imprigionata nella paura per tanti anni“.
Terry Richardson
Il fotografo di moda, più volte accusato di molestie, è finito nell’occhio del ciclone perché le modelle che lo hanno denunciato hanno dichiarato che fosse sua abitudine spogliarsi sul set, o palparle. Il gruppo Condé Nast ha fatto sapere di aver tagliato i rapporti con lui. La replica affidata al portavoce dice: “È noto che le sue foto siano sessualmente esplicite, ma i soggetti sono sempre stati consenzienti“.
Giuseppe Tornatore
Il regista vincitore dell’Oscar per Nuovo cinema Paradiso è stato accusato dalla showgirl Miriana Trevisan di averla palpeggiata durante un incontro di lavoro in cui i due dovevano discutere del film in lavorazione, La leggenda del pianista sull’oceano. Tornatore ha smentito recisamente le accuse, minacciando di adire le vie legali.
Steven Seagal
È stata l’ex star di ER Julianna Margulies, a puntare il dito contro la star degli action movies, in un’intervista radio del 4 novembre in cui ha dichiarato come, appena ventritreenne, raggiunse Seagal in hotel per parlare di un film. Lo trovò da solo e lui le fece vedere la sua pistola: “Mi sono messa a gridare. Non so come abbia fatto a uscire illesa da quella stanza”. Pochi giorni dopo si è aggiunta anche l’accusa di Portia de Rossi che ha dichiarato via Twitter come, durante un provino nel suo ufficio, l’attore si slacciò i pantaloni spiegandole l’importanza di avere chimica sullo schermo.
Andy Signore
Il creatore degli Honest Trailer è stato accusato di molestie via Twitter da cinque donne: la Youtuber April Dawn ha scritto di essere stata aggredita più volte, una ex stagista ha rivelato che Signore si masturbò davanti a lei. Andy è stato sospeso il 6 ottobre dal ruolo di vice presidente di Defy Media.
Robert Scoble
L’esperto di tecnologia è stato accusato di molestie sessuali fisiche e verbali da tre donne, che hanno parlato a Medium. “So che le scuse non sono sufficienti, non cancellano i torti del passato“, ha risposto il cinquantaduenne.
Rick Najera
Il direttore della Diversity Comedy Showcase della CBS è stato accusato di aver molestato gli artisti della manifestazione dal 2009 al 2014. L’emittente ha fatto sapere a Variety di aver saputo di questi episodi nel marzo scorso, ma che solo adesso sono emersi nuovi fondamentali dettagli, che hanno portato al licenziamento di Najera, il 26 ottobre.
Peter Pilz
Il deputato austriaco, che ha militato a lungo nei Verdi, è stato accusato di avere molestato una giovane donna che lavorava nello staff del Partito Popolare Europeo, durante un forum a Alpbach nel 2013. “Mi mise le mani ovunque” ha dichiarato la donna al settimanale Der Falter. “Ero ubriaco, non posso commentare. Mi dispiace. Ho sempre preteso standard alti, e adesso questi standard valgono anche per me” ha spiegato Pilz, prima di dimettersi, il 4 novembre.
Charlie Elphicke
Il deputato conservatore britannico e membro della commissione Tesoro dei Comuni, è stato accusato di molestie a suo carico trasmesse alla polizia da fonte al momento anonima. Nel dubbio, il deputato è stato sospeso il 3 novembre.
Michael Fallon
Sir Fallon, ministro britannico della Difesa, ha confessato di avere ripetutamente toccato le ginocchia della giornalista, Julia Hartley-Brewer, durante un congresso dei Tories nel 2002. Il suo nome era apparso sull “lista della vergogna”, compilata dalle assistenti, per denunciare le molestie. Fallon si è dimesso il primo novembre, spiegando di essersi comportato “al di sotto degli standard richiesti“.
Max Stafford-Clark
Il regista teatrale inglese è stato accusato di “comportamenti sessuali sgraditi” da diverse donne che hanno lavorato con lui. Stafford-Clark è stato costretto a lasciare la sua compagnia, Out of Joint,spiegando di non voler mettere a disagio gli ex colleghi.
Matthew Weiner
Il creatore di Mad Men è stato accusato da Kate Gordon, ex assistente e sceneggiatrice di alcuni episodi della serie, che ha rivelato a Information che una sera, rimasti al lavoro fino a tardi, Weiner le avrebbe chiesto di farsi vedere nuda. “Sono rimasta pietrificata, ma ho detto di no“. Un anno dopo Gordon è stata estromessa dal team degli autori. Weiner ha replicato di non ricordare, ma che quelle parole non rientrano nel suo modo di fare.
Leon Wieseltier
Il direttore di New Republic è stato accusato di essersi comportato in modo inappropriato con i dipendenti, baciando diverse collaboratrici, commentando la loro vita sessuale e ringraziandole quando indossavano una minigonna. Si è scusato per averle umiliate.
Louis C.K.
Il comico e creatore della serie Louie è stato accusato da cinque donne che hanno confidato le molestie al New York Times: tutte raccontano di come CK si sia masturbato davanti a loro, nonostante non fossero consenzienti. Lui ha ammesso tutto, scusandosi: “Queste storie sono vere. Quando sei in una posizione di potere chiedere di guardare il tuo pene non è una domanda. Per quelle donne è stata un’imposizione. Sono pentito, ho arrecato del dolore“.
Andrew Kreisber
Il produttore esecutivo di Supergirl è stato accusato di molestie e di contatti fisici inappropriati da 15 donne e quattro uomini, tra ex e attuali dipendenti, che hanno preferito rimanere anonimi. Secondo quanto riferito da Variety, Kreisberg avrebbe chiesto ripetuti massaggi e avrebbe baciato le donne senza il loro permesso. Il 12 novembre è stato sospeso dalla Warner Bros, anche da TV Group. Kreisberg si è difeso spiegando di aver dato “qualche bacio sulla guancia o un abbraccio, ma mai con intenzione sessuale“.
Knight Landesman
L’editore di Artforum è stato accusato di avere molestato nove donne, giovani e a inizio carriera. La prima a denunciarlo è stata Amanda Schmitt, che ha rivelato nel 2016 di essere stato oggetto, appena ventunenne, di “attenzioni sessuali non gradite“. Altre donne si sono aggiunte raccontando di sms espliciti, richieste di baci e di massaggi.
John Besh
Lo chef è stato accusato il 21 ottobre da 25 donne, che hanno dichiarato di aver subito abusi sessuali sul posto di lavoro. Una lo accusa di averla aggredita da ubriaca. Besh si è dimesso pochi giorni più tardi dalla guida del Besh Restaurant Group, chiedendo scusa per ogni comportamento inopportuno.
Jeremy Piven
L’attore è stato accusato di molestie sessuali da tre donne, fra cui Ariane Bellamar, coniglietta di Playboy, la prima a denunciare su Twitter di essere stata palpeggiata più volte. A lei si è aggiunta l’attrice Cassidy Freeman che ha scritto “So quello che mi hai fatto quando ero molto giovane. Spero che d’ora in poi lo terrai nei pantaloni” sul suo profilo Instagram. Anche la direttrice pubblicitaria Tiffany Bacon Scourby ha rivelato a People che nel 2003 Piven si è masturbato davanti a lei. Lui respinge tutte le accuse.
Jeffrey Tambor
L’attore è stato accusato di molestie dall’ex assistente transgender, Van Barnes, in un post pubblicato sul suo profilo Facebook privato. Lui nega di aver avuto comportamenti impropri e si dichiara sconvolto per le accuse.
Mark Garnier
Il sottosegretario al commercio estero del governo britannico ha ammesso di aver chiesto all’ex assistente Caroline Edmondson di comprare due sex toys in un negozio hard di Soho e di averla chiamata “tette di zucchero”, specificando però che si trattasse di uno scherzo. La premier Theresa May ha aperto un’inchiesta.
Tyler Grasham
L’agente è stato accusato dal regista Blaise Godbe Lipman, che via Facebook ha confessato di essere stato molestato nel 2007, quando era un attore adolescente. A lui si sono aggiunte altre giovani star che hanno mosso le stesse accuse a Grasham, il quale è stato licenziato dall’Agency for the Performing Arts di Hollywood e non rappresenta più Finn Wolfhard di Stranger Things.
R. Kelly
Kitti Jones, ex fidanzata del rapper, in un’intervista a Rolling Stone, ha denunciato di aver subito abusi fisici e di essere stata costretta dal 2011 al 2013 a fare sesso con altre donne. La sua accusa si aggiunge a quella di pedofilia e a quelle di plagio denunciate a BuzzFeed da sei ragazze nel luglio del 2017. Il cantante respinge ogni accusa.
George Riley
Il giornalista sportivo ha ricevuto 84 denunce di molestie sessuali avvenute nell’ambito lavorativo. Riley è stato sospeso dalla BBC il 29 ottobre.
George Bush senior
L’attrice Heather Lind ha accusato l’ex presidente Usa di averla palpeggiata mentre posavano per una foto, nel 2013. Alla sua accusa si è aggiunta l’attrice Jordana Grolnick, che ha parlato di un episodio del 2016.
Gary Goddard
Il produttore è stato accusato di molestie da Anthony Edwards, ex star di ER che, tramite Medium, ha fatto sapere di essere stato abusato sessualmente all’età di 12 anni. “Goddard è stato il mio mentore, ma ha sfruttato la mia vulnerabilità. Mi ha molestato per anni, ha stuprato il mio migliore amico“. Il produttore nel 2014 era già stato denunciato da un adolescente britannico, rimasto anonimo. Lui respinge con forza tutte le accuse.
Ethan Kath
Il musicista canadese è stato accusato di stupro dall’ex compagna di band Alice Glass, che ha dichiarato che gli abusi sono iniziati quando aveva 15 anni, e che questo è stato il motivo per cui ha lasciato il gruppo nel 2014. Kath ha fatto sapere che la versione dei fatti della donna “è pura finzione“.
Ed Westwick
È la collega Kristina Cohen a denunciare l’attore di Gossip Girl: Westwick l’avrebbe stuprata dopo una cena a casa sua.
Chris Savino
Il creatore del cartone animato A casa dei Loud è stato accusato da una decina donne di aver inviato messaggi osceni e di aver offerto loro un lavoro, in cambio di favori sessuali. Lo sceneggiatore è stato licenziato da Nickelodeon il 19 ottobre. Savino ha scritto su Facebook di essere dispiaciuto, e di aver imparato la lezione.
David Blaine
L’ex modella inglese Natasha Prince ha raccontato al Daily Beast che l’illusionista americano l’avrebbe violentata nell’estate del 2004, a Londra, a 21 anni compiuti da pochi giorni. Scotland Yard sta indagando.
David Guillod
Il produttore di Atomic Blonde è stato accusato di abusi da quattro donne, fra cui l’attrice Jessica Barth, che ha raccontato a The Wrap di essere stata drogata e aggredita sessualmente nel 2012, quando Guillod era il suo manager. Le altre donne hanno invece dichiarato di essere state violentate nel suo appartamento nel 2015, mentre un’altra ex dipendente ha denunciato una violenza durante un ritiro aziendale nel 2014.
Damian Green
Il nome del numero due di Teresa May sarebbe associato al sito di scambisti Ashley Madison. Inoltre, la giovane attivista Tory, Kate Maltby, lo accusa di averla palpeggiata in un pub nel 2015, mentre il Sunday Times ha rivelato che nel 2008 fu trovato sul suo pc del materiale pornografico compromettente.
Stephen Crabb
L’ex ministro inglese per il Lavoro e le Pensioni è stato accusato di aver avuto relazioni con sue ricercatrici, e di aver mandato sms sessualmente espliciti a una diciannovenne dopo un colloquio di lavoro. Crabb, all’epoca ministro per il Galles, ha confermato la storia e si è scusato.
Clive Lewis
L’ex ministro ombra della Difesa è stato accusato di aver palpeggiato un’attivista durante l’annuale conferenza del partito laburista a Brighton. Lewis nega, ma il suo partito indaga per “reiterati palpeggiamenti“.
C. Robert Chow
Il manager di Fidelity Investments, una delle più grandi società di investimento al mondo,secondo il Wall Street Journal è colpevole di commenti inappropriati nei confronti dei colleghi. Insieme a lui è stato allontanato dall’azienda anche il collega Gavin Baker.
Brett Ratner
È stata l’attrice Olivia Munn, assieme ad altre cinque donne, a denunciare il regista di The Family Man di aver approfittato di loro, con la promessa di un piccolo ruolo. La Munn racconta un episodio del 2004, quando Ratner si sarebbe masturbato davanti a lei, sul set. Playboy ha interrotto la biografia su Hugh Hefner a cui Ratner stava lavorando.
Gavin Baker
Baker è accusato di aver aggredito sessualmente un’impiegata di 26 anni.
Bill O'Reilly
Il giornalista televisivo è stato licenziato da Fox News nell’aprile dl 2017, dopo che il New York Times aveva rivelato il pagamento di diverse somme alle donne che lo accusavano di molestie. Dopo lo scandalo Weinstein lo stesso NYT ha pubblicato un altro accordo da 32 milioni di dollari, pagati per evitare la denuncia di un’ex analista dell’emittente, Lis Wieh.
Roy Moore
L’ex giudice ultraconservatore della Corte Suprema dell’Alabama avrebbe “iniziato al sesso” un’adolescente, Leigh Corfman, conosciuta in tribunale nel 1979, durante la separazione dei genitori. La donna, oggi 53 anni, ha raccontato al Washington Post di essere stata “pesantemente molestata” quando aveva 14 anni, dato che Moore, allora procuratore distrettuale, avrebbe chiesto di parlare da solo con lei, l’avrebbe spinta a spogliarsi e l’avrebbe ripetutamente palpeggiata. Lui nega, e parla di un complotto teso a rallentare la sua corsa al Senato.
Gilbert Rozon
Il produttore canadese, fondatore del festival Juste pour rire, è stato accusato di molestie da nove ex collaboratrici, alcune minorenni all’epoca dei fatti: si parla di violenze e stupri che sarebbero avvenuti negli ultimi 30 anni. Rozon si è dimesso.
Lockhart Steele
Il redattore capo di Vox Media è stato accusato di molestie dalla sviluppatrice Eden Rohatensky, che sarebbe stata aggredita durante un viaggio in auto. “Mi ha palpeggiata e baciato il collo“. Steele è stato licenziato da Vox il 19 ottobre.
Tariq Ramadan
Il teologo dell’Islam è stato accusato di stupro da due donne, in Francia, la scrittrice Henda Ayari, che ha dichiarato di essere stata violentata a Lione nel 2012, durante una convention musulmana, e un’altra ragazza, che ha preferito farsi chiamare Christelle, che sarebbe stata aggredita nel 2009. Il 7 novembre l’Università di Oxford, dove Ramadan insegna Studi islamici contemporanei, ha deciso di sospenderlo. Lui nega tutto.
Roy Price
Il capo della programmazione di Amazon Studios è stato accusato di molestie da Isa Hackett, la produttrice delle serie di punta dello streaming di Amazon, che durante il San Diego Comic-Con sarebbe stata importunata da Price sul taxi, anche con ripetute richieste di avere un rapporto sessuale. Il 17 ottobre Price ha rassegnato le dimissioni.
Alex Loustau
Il consigliere regionale, molto vicino a Marine Le Pen del Front National, sarebbe stato denunciato da una collaboratrice, costretta a subire ricatti e minacce per mesi.
Hamilton Fish V
L’editore e presidente di New Republic è stato denunciato da diverse donne per “allusioni, commenti sprezzanti nei confronti delle impiegate con figli, richieste di massaggi alla schiena“. Secondo l’Huffington Post, inoltre, Fish avrebbe addirittura tentato di strangolare una collega che aveva chiesto il suo aiuto durante una riunione.
Mark Halperin
La CNN riporta le denunce di cinque donne, riferite al periodo in cui Halperin rivestiva il ruolo di responsabile politico di ABC News. “Sono salita a prendere una soda nel suo ufficio e a parlare, mi ha baciato e ha afferrato il mio seno. È stato uno choc“, ha rivelato una delle accusatrici. Halperin ha chiesto subito scusa con un comunicato, ma la NBC ha annunciato la sua sospensione.
Larry Nassar
Il medico della nazionale Usa è stato accusato su Twitter dall’ex ginnasta statunitense McKayla Maroney, che sostiene che gli abusi sarebbero iniziati all’età di 13 anni. Il 10 novembre si è aggiunta la denuncia di Aly Raisman. A oggi sono più di 125 le donne che l’hanno denunciato.
James Toback
Il regista è accusato di avere adescato negli anni donne giovanissime, tra cui Julianne Moore e Selma Blair, promettendo loro un provino se fossero andare nel suo appartamento, dove le aggrediva sessualmente. A oggi, le denunce a suo carico sono 200.
Yves Cochet
L’ex ministro dell’Ambiente francese avrebbe inviato all’assistente di un collega, di 25 anni, un sms in cui si dichiarava deluso per il suo rifiuto di un invito a cena nonostante il desiderio di Cochet di condividere “passioni, sogni e fantasie“.
Kelvin Hopkins
Il deputato laburista britannico è stato sospeso per presunti abusi sessuali su una giovane militante, Ava Etemadzadeh, che ha raccontato di quando, nel 2013, all’università di Essex, il politico l’avrebbe abbracciata “con troppa forza” e poi, due anni più tardi, invitata in Parlamento, rivolgendole domande molto personali e inviandole un messaggio “equivoco“.
Carl Sargeant
L’ex ministro laburista del Galles è stato trovato morto il 7 novembre, dopo le accuse di “comportamenti inappropriati di tipo sessuale” fatte da tre donne. Il politico era stato rimosso dal suo incarico e sospeso dal partito il 3 novembre. Secondo i media britannici, l’ipotesi più accreditata è quella del suicidio.
Michael Oreskes
Il capo delle news di NPR è stato accusato sul Washington Post da due donne: una dice di essere stata molestata negli anni ’90, quando il giornalista, allora al New York Times, l’avrebbe baciata con la forza su un taxi, mentre un’altra ha detto di aver subito abusi durante una riunione.
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