Sono residenti, lavoratrici, viaggiatrici, di passaggio. Ma sono prima di tutto donne e hanno un’opinione in merito al divieto di portare il burkini: il bel progetto fotografico realizzato a Nizza, a poco più di un mese dal tragico attentato sulla Promenade des Anglais, punta a far esprimere le donne su una questione che le tocca da vicino, sebbene magari non abbiano lo stesso credo delle donne affette dal divieto. La questione è diventata di proporzioni mondiali negli ultimi giorni dopo che sono uscite foto di una donna a cui è stato chiesto di spogliarsi da quattro poliziotti sulla spiaggia di Nizza perché non rispettava il divieto di indossare il burkini.
La prima ordinanza “anti burkini” era stata emessa a fine luglio dal sindaco di Cannes, David Lisnard, seguito a ruota da diversi sindaci nel sud della Francia, in un Paese che è stato duramente colpito nell’ultimo anno. Quindi anche un burkini, un costume da bagno integrale che copre gambe e braccia (a volte è anche solo una tunica e un paio di leggins) e il capo come vuole la fede musulmana, può diventare minaccia e fra scattare l’allarme. Sono tante le vittime del terrorismo negli ultimi tempi ed è molto difficile capire come potremmo proteggere le persone a noi più care alla luce degli attacchi, ma non bisogna confondere le cose e farci prendere dalla paura.
In una multa da 38 euro, fatta ad un’altra donna in burkini sulle spiagge di Cannes, si legge che “l’abbigliamento della donna non rispettava i buoni princìpi morali e il secolarismo“. Se alla base si cerca di contrastare l’obbligo delle donne di indossare quegli abiti, una sorta di liberazione come alcuni pensano, dall’altra parte con questi divieti si va ad imporre un’altro obbligo alle donne. Una questione decisamente spinosa e non facile da affrontare su tutti i fronti. Per ora il Tribunale di Nizza ha sospeso il divieto e il Collettivo contro l’Islamofobia in Francia ha presentato altri quattro ricorsi.
Ma cosa ne pensano le donne a Nizza? Buzzfeed ha chiesto a 12 donne incontrate sulla Promenade des Anglais, quello stesso lungomare che ha fatto da scenario al terribile attentato del 14 luglio, “Cosa significa per le donne il divieto di portare il burkini?” e le risposte sono state varie, interessanti, toccanti e piene di verità, difficilmente ascoltate.
Dominique B, 56 anni dalla Francia
“Il divieto è una spinta verso la libertà”
Anne, 23 anni dall'Italia
“È il simbolo di una religione, ma le donne dovrebbero esser libere di indossare quello che vogliono”
Laura, 25 anni di Londra ma vive a Dubai
“Fa sentire le donne senza poteri e controllate dalla società”
Sarah, 19 anni dalla Francia
“Penso che il burkini non sia pericoloso, una donna può indossare quello che vuole. L’uomo non ha diritto di scegliere i vestiti di una donna.”
Anita, 17 anni dalla Croazia
“È come quando le donne non potevano votare. Chi siete voi per imporre a chiunque di esprimere la propria religione?”
Nadia, 19 anni, dalla Francia
“Lasciate in pace le donne!”
Nataliya, 21 anni dalla Russia
“Ognuno può scegliere cosa indossare per conto proprio”
El Batoul, 26 anni dall'Algeria
“Dovete lasciare le donne fare quello che vogliono”
Riko, 16 anni
“Possono fare quello che vogliono, INEGUAGLIANZA, non c’è rapporto tra la religione e passare il tempo in spiaggia.”
Adrienne, 24, dalla Svizzera
“Nel 2016, gli uomini decidono cosa devono indossare le donne. Come sempre.”
Karine, 26 anni dalla Francia
“Ogni persona dovrebbe poter fare tutto quello che vuole. È un peccato doversi coprire quando fa molto caldo ma ogni persona dovrebbe essere libera di fare come vuole.”
Iris, 24 anni dalla Svizzera
“Il divieto del burkini reprime i diritti delle donne”
Cosa ne pensi?