*** Aggiornamento del 3 agosto 2021 ***
Il grande ritorno di Hugh Grant, al cinema, con The Gentlemen di Guy Ritchie, ma soprattutto con la serie The Undoing – Le verità non dette, in cui recita con Nicole Kidman e la nostra Matilda De Angelis.
Intervistato da Vanity Fair, l’attore ha parlato, tra le altre cose, anche del suo modo di relazionarsi con i social, spiegando di esserne terrorizzato.
Probabilmente abbiamo sempre dato troppa importanza al giudizio degli altri. Una delle cose che mi spaventa maggiormente in questo periodo è, Instagram. Non ho un account personale ma mia moglie mi fa vedere il suo ogni tanto, e quello che mi inorridisce come sia completamente priva di umorismo, perché le persone parlano della loro vita senza dire mai ‘la mia vita fa schifo’ o cose come ‘non sta andando tanto bene’ oppure ‘i miei figli sono impossibili da gestire’. È tutto falsissimo, ‘Va tutto benissimo siamo fortunati’. Lo trovo assolutamente inquietante e strano.
In un’altra intervista del 2020, invece, Grant ha parlato del suo ruolo di padre e di come la sua vita, a 61 anni e con cinque figli, sia radicalmente cambiata.
Ora faccio una vita impietosa, estenuante! Ho scoperto, per esempio, che se hai la mia età e cinque bambini in casa, non puoi permetterti hangover, i postumi delle sbornie! Però è molto bello, e a volte mi sento dire che sono pure migliorato come attore negli ultimi anni. Penso che sia per questi bimbetti che adesso so amare così bene. Non lo trova commovente? Sul serio, mi sento più aperto e meno legato, rigido.
*** Articolo originale ***
Se dovessimo pensare a un dandy tipicamente inglese dei giorni nostri, sicuramente le prime immagini che ci verrebbero in mente sarebbero la chioma scapigliata e gli occhiali da intellettuale, posati davanti a quei grandi occhi azzurri, di Hugh Grant.
Lui, che potrebbe benissimo essere uscito da uno dei romanzi di Oscar Wilde, in trent’anni di carriera ha saputo non solo raccontare l’amore, anche nei suoi lati più tragicomici, come in Quattro matrimoni e un funerale, ad esempio, ma anche incarnare alla perfezione un tipo moderno di eroe romantico, timido, impacciato; uno di quelli che, per dirla francamente, con le donne ci sa fare poco e niente, ma che, proprio nel suo essere imbranato, intellettuale, insomma l’antitesi delle sexy star tutte muscoli, riesce a conquistarle.
Sul set e anche fuori, dato il numero di donne che lo hanno accompagnato nella vita: a cominciare da Elizabeth Hurley, una storia importantissima durata dal 1987 al 2000; la modella lo ha praticamente “visto crescere” professionalmente, dall’esordio in Maurice, dove interpreta uno studente che confessa la propria omosessualità nella puritana Inghilterra di inizio ‘900, per cui ha vinto la prestigiosa Coppa Volpi al festival di Venezia come miglior attore, fino alla consacrazione di Notting Hill, al fianco di Julia Roberts.
Dopo di lei Hugh ha avuto altre due storie importanti, cinque figli in pochi anni da due donne diverse, un vero e proprio record da playboy impenitente che, pure, non riesce a farlo risultare uno sciupafemmine, ma un affascinante gentiluomo. Hugh piace perché ha i modi di un lord d’altri tempi, lo humour brillante e mai volgare tipico di chi fa delle battute e della simpatia l’arma per nascondere la propria timidezza, che nonostante tutto esce prepotentemente, in particolare quando si parla del rapporto con i media: Hugh è restio alle interviste, non per presunzione ma proprio perché si trova a disagio con microfoni e telecamere puntate, a meno che non siano quelle di un film.
Forse è per questo che il ruolo dell’eterno insicuro gli riesce tanto bene: perché in fondo lo è anche nella vita reale, tanto che, durante una (rara) intervista concessa a Repubblica per la presentazione di Florence, nel 2016, disse:
… sono sempre insicuro e per tutta la carriera ho sempre pensato che l’ultimo mio film fosse appunto l’ultimo. Sono sempre stato la pecora nera della famiglia: mio fratello maggiore per esempio è un broker di successo, si occupa di economia e finanza, fa fare un sacco di soldi agli altri e ne fa molti per se stesso: io sono sempre stato considerato lo scemo di turno. Simpatico, sì, ma destinato a niente.
Che l’attore abbia una bassa opinione di sé lo ha ribadito anche in una più recente intervista, datata 2019, in cui ha tragicamente rinnegato tutte le commedie romantiche che lo hanno reso famoso.
Ogni decisone che ho preso era probabilmente sbagliata. In quel momento della mia carriera, dopo Quattro matrimoni, quando il mondo era alla mia portata, avrei dovuto prendere decisioni più interessanti e fare cose diverse. Invece, mi sono ripetuto in modo identico per almeno altre 17 volte di fila. Per fortuna, sono diventato troppo vecchio e grasso per recitare in commedie romantiche. Ora faccio altro e mi odio un po’ meno.
Forse, però, Hugh tende a essere un po’ troppo autocritico: la sua carriera parla di BAFTA e Golden Globe vinti, e di una serie infinita di candidature e nomination ai più importanti premi cinematografici, e il pubblico ha sempre dimostrato di amarlo e di continuare a seguirlo, anche dopo tutti questi anni.
Anche, o forse soprattutto, perché Hugh è sempre sembrato tanto, meravigliosamente, “normale”: affatto ossessionato dall’aspetto fisico, dalla giovinezza a tutti i costi, capace di accettare serenamente rughe e chili in più. Tutto questo ha fatto di lui un sex symbol amatissimo, sicuramente fuori dall’ordinario, uno che parla di se stesso come di “un cretino fortunato“, ma incredibilmente romantico ed eccezionalmente British.
È stato un parlamentare omosessuale in una miniserie BBC
Hugh ha interpretato il membro della Camera dei Comuni Jeremy Thorpe nella miniserie A very English scandal, andato in onda su BBC One nel maggio del 2018, arrivata anche in Italia nel novembre dello stesso anno, su Fox Crime.
In Paddington
Nel 2017 Hugh ha recitato in Padddington 2, uscito nel 2017, la storia dell’orso di peluche creato da Michael Bond, dove interpreta Phoenix Buchanan, un ex attore famoso ormai sul viale del tramonto. Davvero non il suo caso.
Accanto a Meryl Streep
Nel 2016 Hugh recita con Meryl Streep in Florence, film basato sulla storia vera della peggior cantante della storia, la dama di società di New York Florence Foster Jenkins, e del suo sogno di diventare una grande cantante dell’Opera, nonostante la sua pessima voce. Hugh ha interpretato il suo adorante ma infedele marito, l’aristocratico attore disoccupato Clair Bayfield, che si è sempre preso cura di lei, proteggendola dalle critiche feroci.
Non ha paura di invecchiare
Sono diventato troppo vecchio e grasso per recitare in commedie romantiche – ha detto Hugh nel 2019 – Ora faccio altro e mi odio un po’ meno.
Giovanissimo
Il suo vero esordio nel mondo del cinema avviene nel 1987, prima con un piccolo ruolo in Misfatto bianco, poi con l’interpretazione di Maurice, tratto dal romanzo omonimo di E. M. Forster.
La svolta in Quattro matrimoni e un funerale
Nel 1993 il regista Mike Newell lo sceglie per interpretare il ruolo del timido Charles nellaa commedia Quattro matrimoni e un funerale, con Andie MacDowell.
Mickey occhi blu
È una commedia che “prende” in giro il mondo della criminalità organizzata quella interpretata al fianco di James Caan nel 1996.
L'amore di una vita
Mentre la sua carriera inizia a decollare, Hugh è fidanzato con la modella Elizabeth Hurley, conosciuta nel 1987. I due staranno insieme fino al 2000, e rimarranno grandi amici, tanto che Hugh farà da padrino a Damian, figlio di Liz, e lei sarà invece la madrina di Tabitha, la sua primogenita.
Una pagina nera nella sua vita
Nel 1995 Hugh viene sorpreso in compagnia di una prostituta e arrestato dalla polizia di Los Angeles per atti osceni in luogo pubblico. Questo scandalo non riesce comunque a fermare la sua ascesa fra le star del cinema.
La star e il timido libraio
Nel 1999 Hugh gira Notting Hill accanto a Julia Roberts. Lei è Anna Scott, star di Hollywood, lui William Tucker, timido proprietario di una libreria. Il film è una fiaba moderna in cui la celebrità si innamora del perfetto sconosciuto.
Il playboy in Bridget Jones
Nei due film di Bridget Jones Hugh è Daniel Cleaver, brillante e donnaiolo capoufficio di Birdget, che si contende l’amore della donna con Colin Firth, ovvero Mark Darcy.
Nel ruolo di cantante
Dopo About a boy, per cui ottiene una candidatura ai Golden Globe, Hugh recita in Scrivimi una canzone nel 2007, con Drew Barrymore, ruolo per cui ha dovuto imparare a ballare e recitare.
L'amore per Jemima
Sul fronte privato, proprio nel 2007 Hugh chiude la sua storia con l’ereditiera Jemima Kahn, che durava dal 2004.
Con Sarah Jessica Parker
Nel 2009 esce Che fine hanno fatto i Morgan, dove Hugh e la star di Sex & the city Sarah Jessica Parker interpretano una coppia sull’orlo del divorzio, messa sotto protezione dopo aver assistito a un omicidio e spedita in uno sperduto paesino americano.
Cinque figli in otto anni
Sono due i figli che Hugh ha da Tinglan Hong: Tabitha, nata nel 2011, e Felix, che viene al mondo nel 2012. Peccato, però, che nel frattempo Hugh abbia avuto altri due figli…
Con Anna
Hugh, prima di Tinglan, aveva infatti una storia con la produttrice televisiva svedese Anna Elisabet Eberstein, e in effetti, nel 2014 riconosce il figlio avuto con lei due anni prima; non solo, nel 2015 Anna lo rende padre per la quarta volta, e nel 2018 per una quinta (non ha voluto rivelare il sesso dell’ultimo bebè). Oggi i due fanno coppia fissa, tanto da aver celebrato un matrimonio a sorpresa il 25 maggio 2018. Hugh ha detto, con il suo caratteristico humour:
Abbiamo comprato una casa estiva in campagna e la sto rimettendo a posto. Da quello che ne capisco la Svezia è abitabile solo un mese all’anno. Ho imparato solo una frase: ‘Attento alla cacca di cane!’. Importantissima frase da sapere quando hai bambini piccoli. Mi piacciono le polpette svedesi e se prima ero convinto di essere un discreto bevitore, da quando sto con Anna mi sono dovuto ricredere. In Svezia bevono tutti professionalmente.
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