Adesso guardatela e diteci se vi sembra plus-size. Stefania Ferrario ha 24 anni, è australiana e sta portando avanti la sua battaglia contro gli stereotipi. Di certo non somiglia molto alle modelle che siamo abituate a vedere: con le sue forme iper femminili sembra più una pin-up degli anni ’50. Stefania, le sue curve assassine riesce a portarle con grande raffinatezza: merito forse di un taglio cortissimo e bon ton e di un fascino piuttosto rétro. Quella di Stefania è una bellezza che saremmo tentate di associare al cinema più che alle passerelle, abituate come siamo alle ragazze “modello” Kate Moss quasi fatte con lo stampino.
Il punto è questo: ci sono le modelle “classiche”, taglia 36-38, e va bene così. Ci sono le modelle plus-size, che sfilano per le cosiddette taglie forti, e va bene anche questo. Due ideali di bellezza agli antipodi, ma in mezzo cosa c’è? La maggior parte delle donne non potrà rispecchiarsi né in un modello, né nell’altro: sono troppo rigidi, troppo estremi, troppo stereotipati. Il corpo femminile ha mille sfumature, ma questo non trova riscontro nel mondo dell’alta moda. Le regole sono rigidissime: o pesi quaranta chili, o sei plus. E sulle passerelle basta essere come Stefania (seriamente, vi sembra sovrappeso?) per essere etichettate come plus-size.
Non siamo nuove alle proteste contro gli ideali di bellezza lanciati dagli stilisti, difficili da raggiungere (impossibili per molte) e pericolosi sotto il profilo psicologico. Sono state portate avanti campagne per sensibilizzare sui disturbi alimentari e spesso anoressiche e bulimiche si sono esposte in prima persona, rendendo pubbliche le proprie foto e raccontando a tutto il mondo il loro dolore. Ogni tanto emerge una modella fuori dai canoni, ma è un caso su un milione: la realtà delle passerelle seguita a essere quella di sempre.
Stefania Ferrario si batte ogni giorno per rendere gli ideali di bellezza più umani: lavora come modella ma si rifiuta di rientrare nei canoni skinny. Posa soprattutto per brand di lingerie e sfoggia le sue curve con orgoglio, facendoci capire con molto buonsenso che una come lei non può e, soprattutto, non deve essere considerata grassa. Perché sarebbe assurdo, malsano e decisamente poco realistico.
La sua arma più efficace è l’uso dei social. Sul suo profilo Instagram ufficiale porta avanti quotidianamente la sua battaglia con foto provocatorie e hashtag che si sono diffusi a macchia d’olio. Come #DropThePlus, adottato da un gruppo di attivisti che lotta contro la rigidità della moda. Per loro è assurdo che qualunque corpo più abbondante di un manichino sia considerato plus-size. E Stefania ha adottato in pieno questo concetto: ogni giorno, con le sue foto e i suoi messaggi, fa il possibile per educare gli utenti che la seguono alla bellezza delle infinite forme del corpo femminile.
La verità è che un corpo bello è un corpo sano. Le esagerazioni non sono mai positive, né in un senso né nell’altro. Va bene battersi contro modelli femminili che possono spingere le ragazzine all’anoressia, ma anche diffondere un modello opposto sarebbe sbagliato, perché il sovrappeso eccessivo è altrettanto dannoso per la salute. Bisogna ritrovare il senso della misura, cosa di cui spesso – specie nel folle mondo della moda – ci si dimentica. Il bello della campagna di Stefania è che non cerca di imporre nessun modello, neppure il suo (in effetti non tutte nascono con curve da urlo e vitino da vespa, come lei: sarebbe pure ingiusto).
Il fattore positivo, quello che rende il suo appello assolutamente sano, è questo suo battersi a favore dell’infinita varietà del corpo umano. La bellezza può trovarsi ovunque, purché ci sia salute e cura di sé. Noi siamo d’accordo e la sosteniamo in toto. Voi che ne pensate?
Stefania per la collezione lingerie di Dita Von Teese
Stefania Ferrario nell’agosto 2017 è stata scelta come volto per la collezione di intimo firmata Dita Von Teese (regina del burlesque nonché ex moglie di Marilyn Manson).
Cosa ne pensi?