"L'età è solo un dettaglio": 12 segreti di eterna giovinezza di Iris Apfel
Iris Apfel è un'icona con tanti segreti di giovinezza e stile; nella sua vita ha fatto di tutto, compreso scrivere un'autobiografia e debuttare in passerella... A 97 anni.

Iris Apfel è un'icona con tanti segreti di giovinezza e stile; nella sua vita ha fatto di tutto, compreso scrivere un'autobiografia e debuttare in passerella... A 97 anni.
Istrionica, travolgente, iconica.
Gli aggettivi per lei si potrebbero sprecare, ma non sarebbero mai comunque sufficienti a descrivere totalmente la personalità vulcanica di questa arzilla novantantottenne.
Nata il 29 agosto 1921, Iris Apfel è una che non solo ha attraversato eventi storici, cambiamenti culturali, profonde rivoluzioni sociali, ma che ne è stata parte integrante. Lei la sua vita l’ha vissuta respirando a pieni polmoni, cogliendo dove ha potuto la bellezza e l’essenza di tutte le cose, cercando poi di trasmetterle agli altri.
E non si è mai fermata, neppure ora; anzi, a 97 anni ha fatto il suo debutto ufficiale in una veste che prima aveva vissuto solo indirettamente, firmando il suo primo contratto con un’agenzia che cura gli interessi di modelle e modelli. E non una qualunque, ma la prestigiosa IMG Models, la stessa che cura, per citarne solo alcune, gli interessei delle sorelle Hadid, Kaia Gerber, Gisele Bundchen, e Ashley Graham.
Sì, Iris si era già prestata per alcune campagne pubblicitarie, come quelle per Kate Spade, MAC Cosmetics e HSN, ma solo a 97 anni è diventata una modella a tutti gli effetti; perché è stato scelto il suo volto lo ha spiegato Ivan Bart, presidente di IMG Models e IMG Fashion Properties:
Iris è un’icona con un talento smisurato. Sprizza creatività e ispirazione da tutti i pori e siamo felicissimi di poter esplorare opportunità nuove e uniche con lei dal momento che i suoi doni naturali possono essere condivisi con il mondo. A 97 anni Iris continua a dimostrare che l’età è solo un numero e non può essere qualcosa che ti definisce.
Designer, stilista, esteta prima di tutto, Iris, nata da padre americano e madre russa, è cresciuta da anticonformista, anticonvenzionale, da “anti”, insomma, in tutto e per tutto. Dichiarando di “non essere mai stata fan di Chanel” quando lo stile di Coco era universalmente considerato sinonimo di eleganza femminile, Iris ha sempre privilegiato l’eccentricità, la stranezza, ritrovata nei bijoux più appariscenti o negli occhiali dalle montature più grandi possibili.
Eppure la signora Apfel, così rivoluzionaria e dalla vita straordinaria, ha avuto nel privato qualcosa di felicemente e incredibilmente “ordinario”: un matrimonio durato 67 anni e concluso nel 2015 con la morte dell’amato Carl, che di anni, al momento della scomparsa, ne aveva 101.
Con il suo stile inconfondibile che mescola capi di haute couture a pezzi presi dal mercatino delle pulci, come le insegnò la mamma ( “Mamma era all’avanguardia per i suoi tempi, molto intelligente, sempre elegante – disse in un’intervista- … mi ha anche insegnato a fare shopping nei negozi con gli sconti e a contrattare sul prezzo. Ho imparato da lei che conta il valore di una cosa, non quanto costa”.) Iris ha un concezione tutta sua di giovinezza e vecchiaia, ma soprattutto un’autoironia impetuosa e invidiabile che ti fanno comprendere come sia possibile che sia arrivata a 99 anni con lo spirito di una bambina. Si definisce una “geriatric starlet” , una star della terza età, per intenderci, e quando critica l’ossessivo attaccamento dei giovani per smartphone e tecnologia lo fa con una frase di George Bernard Shaw:
La giovinezza è una cosa magnifica, che crimine sprecarla nei ragazzi.
Ma di frasi memorabili anche lei ne ha dette, nel corso della sua infinita carriera partita quando, a 19 anni, viveva nel quartiere newyorchese del Queens e fu mandata dal padre, il vetraio Samuel Barrel, e dalla mamma Sadye, proprietaria di una boutique di moda, troppo impegnati per occuparsi della loro unica figlia, da una zia che aveva deciso di farla diventare una “signora”. Che per lei, ricorda Iris, “voleva dire vestirsi in un certo modo e saper giocare a bridge. Ma le carte mi annoiavano e un bel giorno ho detto basta. Ho deciso di far contenta me stessa e non gli altri“.
Dopo aver studiato arte alla New York University e alla University of Wisconsin, Iris ha approfondito qualcosa che era già evidente in lei, il gusto per la bellezza e per le cose piacevoli, lo stile trasmessole proprio dalla mamma che, dice, le aveva insegnato come con un unico tubino nero, cambiando gli accessori, si potesse essere perfette giorno e notte.
Nel 2015 il regista Albert Maysles le ha dedicato un documentario intitolato proprio Iris, un grandissimo riconoscimento alla carriera di una donna che ha sempre considerato naturale essere una donna indipendente e ama molto poco essere definitiva femminista. Ma lei, ovviamente, non si adagia sugli allori, non lo ha mai fatto: il suo ultimo libro è uscito nel marzo 2019 e si intitola Iris Apfel: icona per caso. Riflessioni di una star della terza età, mentre nel 2016 l’abbiamo vista come protagonista dello spot dell’automobile Citroën DS 3.
Ancora oggi, dice di voler essere ricordata come “la teenager vivente più vecchia al mondo”.
Non si possono riassumere 98 anni straordinari in poche righe, ma certo alcune delle sue frasi più celebri riusciranno a raccontarci tanto di questa donna incredibile dai grandi occhiali, un’icona del Ventesimo secolo da ammirare in ogni sua bizzarra sfumatura.
Articolo originale pubblicato il 21 Agosto 2017
A 97 anni Iris ha debuttato in passerella, messa sotto contratto dalla IMG Models.
Sono molto eccitata. Non ho mai avuto un vero agente – ha detto Iris al Women’s Wear Daily – Sono una ragazza fai-da-te. Non mi sarei mai aspettata che la mia vita prendesse questa direzione, quindi non ero preparata. È successo tutto così improvvisamente, e alla mia tenera età, non pensavo che avrei messo in piedi un’attività e che mi sarei fatta coinvolgere in tutte queste cose. Credevo fosse un fuoco di paglia, che non durasse. In qualche modo le persone mi hanno trovato, mi hanno semplicemente chiamato. Tommy Hilfiger ha detto che non era questo il modo corretto di farlo e ci ha messo in contatto [con l’agenzia]. Sono molto entusiasta e grata per l’opportunità.
Non bado mai all’età di una persona: se mi piace, è giovane e bella, altrimenti è vecchia e brutta.
Il segreto per avere stile è capire chi sei, ma questo lo capisci solo dopo anni.
Non vedo nulla di così sbagliato in una ruga. È un sorta di distintivo di coraggio.
Se sei pettinata bene e indossi un bel paio di scarpe te la puoi cavare in ogni situazione.
Non ho nessuna regola, anche perché le infrangerei tutte.
Nella vita devi provarci, sempre. Hai un unico viaggio. Devi sempre ricordatelo.
Quando non ti vesti come tutti gli altri non devi neanche pensare come tutti gli altri.
‘Vivi e lascia vivere’ è il mio motto, non me ne sto seduta a giudicare gli altri. Non critico mai come si vestono gli altri e non mi piace dire quali stilisti amo. Ognuno deve fare a modo suo. È più importante essere felici che vestirsi bene.
Prendete la vita nelle vostre mani, siate intraprendenti, esercitate la curiosità, fate esperimenti fuori dal coro. C’è un grande mondo là fuori che vi aspetta.
Se dovessi per forza scegliere tra spendere molti soldi per gli accessori o un vestito, di sicuro sceglierei i gioielli, essenziali per un look più di ogni altra cosa.
Che cosa vuol dire femminismo? Essere una donna indipendente per me è naturale. Non mi piacciono le etichette e il far parte di gruppi. E so che noi donne non possiamo avere tutto. Chi lo crede diventa nevrotica. Se vuoi una carriera a tempo pieno, non puoi avere figli. Per questo io non ne ho voluti, mi sarei sentita frustrata se avessi dovuto rinunciare ai viaggi e al mio lavoro. Talvolta rimpiango questa decisione, ma la vita è una serie di scelte e se vuoi tutto non ottieni niente. Non puoi essere ingorda.
Faccio quello che ho sempre fatto da 70 anni. Forse ero troppo avanti e ora la gente mi ha raggiunto.
Rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
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