Golden Globe, il discorso di Oprah Winfrey sulle donne è da standing ovation

Perché il discorso di Oprah Winfrey ai Golden Globe del 2018 è sempre attuale e dovrebbe essere ascoltato da tutti (non solo dalle donne).

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Spesso le star ci offrono dei discorsi indimenticabili: si tratta di parole piene di esperienze personali, alcune particolarmente malinconiche, altre, al contrario, celebrano il loro lavoro in tutte le varie sfaccettature. Dopo le considerazioni dalla cantante Pink in onore della figlia Willow agli MTV Music Awards 2017 e quelle dell’attrice Evan Rachel Wood circa la sua bisessualità alla consegna del premio Human Rights Campaign Visibility Award sempre nello stesso anno, ecco che un altro discorso conquista la completa standing ovation di tutti gli spettatori, quello dell’attrice Oprah Winfrey durante i Golden Globe 2018 che, al momento della consegna del premio per la carriera, ha voluto dedicare la sua orazione alle donne.

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In fondo, questa stessa 75° edizione dell’evento è stata diversa dalle precedenti: dopo che il mondo di Hollywood (e non solo) è stato colpito dallo scandalo Weinstein, che a distanza di mesi continua a far giustamente discutere, era impossibile non omaggiare durante la serata la forza di tutte quelle donne che hanno trovato il coraggio di denunciare i soprusi e le molestie sui posti di lavori.

Quello che so di sicuro è che dire la verità è lo strumento più potente che abbiamo e sono particolarmente orgogliosa e ispirata da tutte quelle donne che sono state abbastanza forti e abbastanza potenti per parlare apertamente delle proprie storie personali. Alcune di voi in questa stanza sono state celebrate per la storia che hanno raccontato e quest’anno noi siamo diventate la Storia.

Ha annunciato l’attrice premiata, come si può sentire nel video allegato. Con le sue potenti parole, Oprah ha raccontato non solo la discriminazione di genere ma anche quanto essa sia imprescindibile dal lavoro che si svolge, dalla posizione geografica in cui ci si trova, dalla propria razza, politica e religione. Ma non si è ferma a ciò, l’attrice ha citato un nome che – anche a distanza di anni dall’accaduto – sembra averla segnata particolarmente: Recy Taylor, una giovane madre di colore che nel 1944 fu rapita da quattro uomini bianchi, violentata e abbandonata sul ciglio della strada. Una triste storia che non ha alcun lieto fine: come raccontato dall’attrice, i sei criminali, infatti, non solo mai stati perseguiti dalla legge.

Recy Taylor è morta dieci giorni fa, a pochi giorni dal suo 98° compleanno. Ha vissuto come tutte noi abbiamo vissuto, per troppi anni in una cultura spezzata da uomini brutalmente potenti.

Ha aggiunto Oprah Winfrey, terminando con un’importante spunto di riflessione.

Per troppo tempo le donne non sono state accettate o credute quando hanno osato rivelare la verità sul potere di quegli uomini. Ma il tempo è scaduto.

Una frase finale che, se ascoltata nella sua versione in lingua originale, cita quel movimento nato proprio in sostegno delle molestie contro le donne sul lavoro (Time’s Up) e che ha ispirato e contraddistinto non solo il red carpet delle celebrità durante i Golden Globe 2018 ma, soprattutto, l’intero svolgimento della serata.

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