Trascinato di peso giù dall'aereo perché il volo è in overbooking

Un video scioccante, un atteggiamento inaccettabile verso un passeggero che ha regolarmente pagato il suo biglietto.

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Se una denuncia di furto fosse trattata come una denuncia di stupro

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È ancora bufera sulla United Airlines. La compagnia statunitense, fra le più importanti per numero di voli e passeggeri trasportati, già nelle scorse settimane aveva fatto (negativamente) parlare di sé per aver impedito ad alcune ragazze di salire a bordo, a causa del loro abbigliamento giudicato “non consono” rispetto agli standard richiesti: le passeggere a cui è stato negato il volo, infatti, indossavano dei leggings.

Evidentemente, però, alla United non riescono proprio a tenersi lontani dai guai, e stavolta la compagnia aerea finisce nell’occhio del ciclone addirittura per aver letteralmente trascinato di peso giù dall’aereo un passeggero. Il motivo? Non per terrorismo o perché ritenuto un soggetto indesiderato a bordo, ma semplicemente perché il volo era in overbooking, ovvero troppo pieno rispetto a quelli che dovevano essere i passeggeri effettivamente presenti a bordo.

Cerchiamo di fare chiarezza: tutto nasce la scorsa domenica sera, sul volo United Airlines 3411 diretto da Chicago a Louisville, quando gli assistenti di bordo si accorgono che c’è qualcosa che non va con i numeri a bordo. Alcuni sostengono che siano stati venduti quattro biglietti in overbooking, altri che doveva essere fatto spazio a quattro dirigenti della United. Fatto sta che un numero pari di passeggeri paganti avrebbe dovuto lasciare il proprio posto, e per convincerli la crew a bordo ha scatenato una vera e propria asta, offrendo prima 400, poi 800, infine 1000 dollari più un posto in albergo per persuadere i quattro destinati a scendere e partire il giorno dopo.

In tre hanno accettato, ma l’ultimo, un uomo di 69 anni, ha rifiutato, spiegando di essere un medico che stava rientrando a casa e di avere delle visite già fissate per la mattina successiva. A quel punto il personale dell’aereo chiama le forze dell’ordine, che dapprima fanno un ultimo tentativo pacifico per convincere l’uomo, poi si decidono a passare alle maniere coatte, strappando l’uomo dal proprio posto per poi strattonarlo e trascinarlo di peso lungo il corridoio dell’aereo.

La United, naturalmente, ha cercato di correre ai ripari il prima possibile, tramite un comunicato ufficiale, postato poi anche sulla pagina Twitter dell’azienda, scritto da Oscar Munoz, amministratore delegato della compagnia.

Il nostro staff sta lavorando con tutte le parti e le autorità per chiarire la situazione e stiamo cercando di metterci in contatto con il passeggero allontanato per parlargli direttamente e risolvere la cosa assieme.

La compagnia si è anche scusata per aver venduto più biglietti rispetto ai posti disponibili, ma le giustificazioni sono comunque sembrate piuttosto tardive, anche perché il regolamento, al punto numero 2, parla estremamente chiaro:

Se in un volo in overbooking non ci sono volontari sufficienti a sbarcare allora la compagnia non farà salire quelli ancora non imbarcati.

Dal video risulta però evidente che l’uomo fosse già imbarcato e comodamente seduto al proprio posto. Hanno cercato di placare le acque anche le forze dell’ordine, scrivendo in un comunicato:

Verso le 6 del pomeriggio un asiatico sessantanovenne ha dato in escandescenze quando gli è stato chiesto di scendere perché il volo era in overbooking.  A quel punto sono stati chiamati gli agenti aeroportuali i quali hanno tentato di accompagnare fuori il passeggero. Nel tentativo l’uomo è caduto e la sua testa ha sbattuto su un sedile procurandosi una ferita. Portato al Lutheran General Hospital è stato medicato. L’inchiesta continua.

I primi provvedimenti, comunque, sono stati presi: il dipartimento dell’aviazione dello scalo di Chicago ha infatti comunicato che uno degli ufficiali che hanno rimosso il passeggero è stato messo in aspettativa “per non aver rispettato le procedure previste“.

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